La Corte d'Appello di Genova ha riformato una sentenza di primo grado, negando il risarcimento a un consumatore nel contesto dello scandalo 'dieselgate'. La decisione chiarisce che, per ottenere un risarcimento, non è sufficiente dimostrare l'esistenza di una pratica commerciale scorretta da parte del produttore di auto. Il consumatore ha l'onere di provare il 'danno conseguenza' specifico e concreto, ovvero il pregiudizio economico effettivamente subito, e il nesso causale tra la pratica e tale danno. In assenza di questa prova, la domanda di risarcimento viene respinta.
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