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Diritto Civile

Liquidazione coatta amministrativa, interruzione del processo

La sentenza chiarisce che l’apertura della liquidazione coatta amministrativa di una banca costituisce causa di interruzione del processo e che il termine per la riassunzione decorre dalla data in cui le parti ne hanno avuto conoscenza legale. Inoltre, si afferma il principio secondo cui la violazione degli obblighi informativi da parte dell’intermediario finanziario non determina la nullità del contratto, ma può dar luogo a responsabilità precontrattuale o contrattuale.

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Difetto di legittimazione passiva in materia sanitaria

La sentenza chiarisce il principio in base al quale l’individuazione del soggetto legittimato passivo per il pagamento di prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate, debba essere ricercata nella normativa regionale. Inoltre si ribadisce l’infondatezza della domanda di pagamento per prestazioni extrabudget.

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Risoluzione del contratto di affitto di ramo d'azienda

La sentenza ribadisce i principi di diritto in materia di risoluzione del contratto per inadempimento, effetti della clausola risolutiva espressa, onere della prova, simulazione del contratto, distinzione tra affitto di azienda e locazione di immobile ad uso commerciale.

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Nullità del lodo arbitrale per vizio della clausola compromissoria

La sentenza afferma il principio di diritto secondo cui una clausola compromissoria che non specifica il numero degli arbitri o il metodo per la loro nomina è nulla. Tale nullità genetica ed insanabile, comporta la nullità del lodo, rendendo impossibile una fase rescissoria. La sentenza richiama la giurisprudenza secondo cui, in caso di inesistenza del lodo per mancanza dei requisiti della clausola compromissoria, non si può passare alla fase rescissoria. Inoltre, ribadisce il principio per cui la riforma, anche parziale, della sentenza di primo grado, ha effetto sulle parti dipendenti dalla parte riformata, determinando la necessità per il giudice d’appello di rinnovare il regolamento delle spese.

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Revoca concessione di vendita e risarcimento danni

La sentenza definisce la legittimità della revoca di una concessione di vendita in presenza di giusta causa, analizzando la condotta delle parti e la validità del recesso. Approfondisce inoltre i temi della concorrenza sleale e del risarcimento danni da lucro cessante.

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Risoluzione del contratto di locazione per inadempimento

La sentenza ribadisce il principio giuridico secondo cui il contratto di locazione può essere risolto per inadempimento del conduttore nel caso di reiterati ritardi nel pagamento dei canoni, anche se di lieve entità, qualora tali ritardi risultino contrari a buona fede e alterino l’equilibrio contrattuale. La sussistenza di un termine essenziale per il pagamento del canone deve essere valutata alla luce del caso specifico e dell’intenzione delle parti.

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Distanze legali e nuova costruzione

La sentenza chiarisce la differenza tra ristrutturazione edilizia e nuova costruzione, ribadendo che in caso di aumento di volumetria si applica la normativa sulle distanze legali. Inoltre, si evidenzia come l’onere della prova del titolo costitutivo della servitù spetti a chi ne beneficia.

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Risoluzione contratto di appalto per grave inadempimento

La sentenza affronta la risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento dell’appaltatore. Vengono analizzati i presupposti per la risoluzione per inadempimento ex art. 1453 c.c. rispetto all’applicabilità dell’art. 1668 c.c., affermando che la prima trova applicazione anche in caso di esecuzione parziale dell’opera. Viene inoltre esclusa la possibilità per l’appaltatore di ottenere il pagamento del corrispettivo per le opere già eseguite, non essendo applicabile l’art. 1458 c.c. in caso di mancato raggiungimento anche parziale dell’interesse creditorio. Infine si esclude la possibilità di applicare l’azione generale di arricchimento, data la sua natura sussidiaria.

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Recesso anticipato dal contratto di locazione

La sentenza chiarisce i principi giuridici del recesso anticipato dal contratto di locazione per gravi motivi, affermando che la scelta imprenditoriale non costituisce grave motivo e che le valutazioni vanno fatte ex-ante.

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Responsabilità del mediatore immobiliare

La sentenza chiarisce la responsabilità del mediatore immobiliare per mancata verifica della commerciabilità del bene, stabilendo che l’accoglimento dell’appello incidentale dell’assicuratore giova anche al mediatore senza necessità di impugnazione incidentale.

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Determinazione del valore della causa dell'azione revocatoria

Il valore della causa in un’azione revocatoria si determina in base al credito per cui si agisce e non al valore del bene oggetto di revocazione. Le spese legali si liquidano secondo i parametri del D.M. n. 55/2014.

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Opposizione a precetto per assegno bancario

Nel caso di opposizione a precetto basato su assegno bancario, il disconoscimento dell’autenticità del titolo da parte del presunto debitore esonera il creditore dall’onere di provare il rapporto sottostante. La querela di falso è necessaria solo in caso di riempimento “absque pactis” dell’assegno.

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Scioglimento di contratto preliminare per fallimento

La sentenza ribadisce i principi giuridici in caso di scioglimento di un contratto preliminare per fallimento di una delle parti e l’inammissibilità di riproporre eccezioni già sollevate e rigettate in sede cautelare.

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Opposizione esecuzione immobiliare per mutui

La sentenza chiarisce i principi in tema di perfezionamento del contratto di mutuo, usura e collegamento tra la concessione del credito e la stipula di contratti assicurativi.

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Appalto - Opere Aggiuntive - Interessi Moratori e Spese Processuali

In caso di ritardo nei pagamenti in transazioni commerciali, si applicano gli interessi di mora dalla scadenza del termine. L’accoglimento parziale della domanda non configura soccombenza reciproca, ma può giustificare la compensazione delle spese processuali.

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Revoca finanziamento e fideiussione

La sentenza chiarisce il principio secondo cui, in caso di revoca di un finanziamento per irregolarità contabili, la compagnia fideiussoria è tenuta al pagamento qualora il debitore principale non dimostri l’inesistenza delle irregolarità. La prescrizione decorre dalla verifica finale e non dalla comunicazione della stessa.

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Appalto, varianti, riconoscimento del credito per lavori aggiuntivi

In un contratto di appalto, le variazioni non previste possono essere eseguite senza autorizzazione solo se strettamente necessarie. Le altre necessitano dell’accordo tra le parti o di una pronuncia del giudice. In assenza di accordo o di preventiva autorizzazione, il giudice determina il corrispettivo basandosi sul preventivo o sui prezzi di mercato.

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Contratto di somministrazione e consumi idrici

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere della prova nei contratti di somministrazione, affermando che spetta all’utente dimostrare l’eccessività dei consumi e la non dipendenza dalla propria volontà, mentre il gestore deve provare il regolare funzionamento del contatore. Inoltre, la mancata contestazione formale dell’entità della pretesa creditoria e la mancata prova di una transazione escludono la restituzione di quanto pagato.

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Prestito e il valore probatorio delle dichiarazioni rese da testimoni

La sentenza chiarisce l’onere della prova in tema di prestito e il valore probatorio delle dichiarazioni rese da testimoni ‘de relato actoris’ rispetto a quelli ‘de relato’.

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Interessi moratori tra privati e pubblica amministrazione

In caso di ritardo nei pagamenti in transazioni commerciali, anche tra privati e pubblica amministrazione, si applicano gli interessi moratori previsti dal D.Lgs. 231/2002, indipendentemente dal fatto che la pubblica amministrazione abbia agito iure privatorum o iure imperii.

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