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Diritto Civile

Azione di indebito arricchimento: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5480/2024, ha stabilito un importante principio in materia di contratti con la Pubblica Amministrazione. Il caso riguardava una società fallita che aveva fornito servizi a un Comune in base a un contratto nullo per difetto di forma scritta. La Corte ha chiarito che, sebbene il contratto fosse invalido, la presenza di un regolare impegno di spesa da parte dell'ente impedisce di configurare una responsabilità diretta del funzionario. Di conseguenza, il fornitore può esperire l'azione di indebito arricchimento direttamente nei confronti del Comune, poiché manca un'altra azione specifica per ottenere il proprio compenso. La sentenza cassa la decisione della Corte d'Appello che aveva erroneamente negato tale possibilità.
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Ultra petita espropriazione: limiti del giudice
Una società di costruzioni ha impugnato in Cassazione la decisione della Corte d'Appello che aveva liquidato un'indennità di espropriazione inferiore a quella richiesta dallo stesso Comune espropriante. La Suprema Corte ha accolto il ricorso, cassando la sentenza per violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato. Il caso chiarisce i limiti del potere del giudice nel determinare il quantum dell'indennità, stabilendo che in assenza di una domanda riconvenzionale, non si può andare oltre (o al di sotto) della richiesta della parte attrice, configurando altrimenti un vizio di ultra petita espropriazione.
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Trattenimento straniero: rinvio per questione UE
La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, esamina un ricorso del Ministero dell'Interno contro la mancata convalida del trattenimento di un cittadino straniero. Il trattenimento era basato sulla mancata presentazione del passaporto o di una idonea garanzia finanziaria. Rilevando che una questione pregiudiziale sulla compatibilità di tale garanzia con il diritto dell'Unione Europea è già stata sollevata in altri procedimenti, la Corte ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo, in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia UE.
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Obblighi informativi banca: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione interviene su un caso di investimenti in obbligazioni estere ad alto rischio, precisando gli obblighi informativi dell'intermediario finanziario. La Corte ha stabilito che avvertimenti generici sul rischio non sono sufficienti. L'intermediario deve fornire informazioni specifiche e circostanziate sul prodotto, e l'esperienza del cliente non attenua tale dovere. Una volta accertato l'inadempimento informativo, il nesso causale con il danno è presunto, e spetta alla banca provare il contrario. La sentenza è stata cassata con rinvio alla Corte d'Appello.
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Garanzia finanziaria migranti: la Cassazione attende la UE
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno sospeso un caso riguardante la validità della garanzia finanziaria fissa richiesta ai richiedenti asilo come alternativa al trattenimento. La Corte attende la pronuncia della Corte di Giustizia Europea sulla compatibilità di tale misura, che non permette una valutazione individuale, con il diritto dell'Unione Europea.
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Responsabilità randagismo: onere prova del Comune
Un automobilista subisce danni alla propria vettura a causa di un impatto con un cane randagio. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5339/2024, conferma la condanna del Comune al risarcimento, delineando un importante principio sulla responsabilità per randagismo. Viene stabilito che, una volta individuato l'ente preposto al controllo del fenomeno (il Comune, in base alla legge regionale), spetta a quest'ultimo dimostrare di aver predisposto un servizio adeguato ed efficiente per la cattura degli animali. In assenza di tale prova, la responsabilità dell'ente per i danni occorsi è presunta.
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Garanzia finanziaria migranti: rinvio alla Corte UE
Il Ministero dell'Interno ha contestato la mancata convalida della detenzione di un richiedente asilo, trattenuto per non aver fornito un passaporto o la prevista garanzia finanziaria. La Corte di Cassazione, rilevando che la stessa questione di legittimità è già stata sottoposta alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in altri procedimenti, ha sospeso il giudizio. La Corte attenderà la pronuncia europea, ritenuta decisiva per risolvere il caso sulla "garanzia finanziaria migranti".
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Garanzia finanziaria migranti e rinvio pregiudiziale
La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha esaminato il ricorso del Ministero dell'Interno contro la mancata convalida del trattenimento di un richiedente asilo. Al centro della controversia vi è la legittimità della garanzia finanziaria fissa, prevista come alternativa alla detenzione. Rilevando che la questione sulla compatibilità di tale misura con il diritto dell'Unione Europea è già stata sollevata in altri procedimenti e sottoposta alla Corte di Giustizia UE, la Cassazione ha sospeso il giudizio, rinviando la causa in attesa della pronuncia europea.
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Regolamento di giurisdizione: il contraddittorio
La Corte di Cassazione, con un'ordinanza interlocutoria, ha affrontato un caso di regolamento di giurisdizione in una complessa lite ereditaria e societaria a carattere internazionale. La Corte non ha deciso sulla competenza giurisdizionale, ma ha rilevato un vizio procedurale: la mancata notifica del ricorso a una delle parti originarie del giudizio. Ribadendo il principio del litisconsorzio necessario processuale in questa sede, ha ordinato l'integrazione del contraddittorio, sospendendo la decisione nel merito e rinviando la causa a nuovo ruolo.
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Garanzia finanziaria stranieri: la Cassazione attende
La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha sospeso la decisione su un ricorso del Ministero dell'Interno contro la mancata convalida di un provvedimento di trattenimento di un cittadino straniero. Il trattenimento era basato sulla nuova normativa che prevede una garanzia finanziaria per stranieri in alternativa alla consegna del passaporto. Poiché la compatibilità di tale norma con il diritto europeo è già stata sottoposta alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in un altro procedimento, la Cassazione ha disposto il rinvio della causa, attendendo la pronuncia europea che sarà decisiva.
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Avvocato stabilito anzianità: no al cumulo per i cassazionisti
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'anzianità maturata come avvocato stabilito non può essere cumulata con quella successiva da avvocato integrato per raggiungere i dodici anni necessari all'iscrizione nell'albo speciale per le giurisdizioni superiori. La Corte ha chiarito che si tratta di due forme di esercizio della professione ontologicamente diverse e non assimilabili.
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Surrogazione fideiussore: obbligo dell’importatore
Una compagnia assicuratrice, in qualità di fideiussore di uno spedizioniere doganale, paga i dazi non versati da quest'ultimo. Successivamente, agisce in surrogazione contro l'importatore della merce per recuperare la somma. La Corte di Cassazione, confermando le decisioni dei giudici di merito, stabilisce che l'importatore è tenuto a rimborsare il fideiussore. Questo perché l'importatore è il soggetto passivo principale dell'obbligazione tributaria verso l'amministrazione doganale. L'eventuale inadempimento nei rapporti interni tra l'importatore e i suoi spedizionieri (mandatari o sub-mandatari) non è opponibile al fideiussore che ha saldato il debito e che, tramite la surrogazione fideiussore, subentra nei diritti del creditore originario.
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Azione Revocatoria: il vincolo familiare è prova
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5328/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di due coniugi avverso una sentenza che rendeva inefficace un trasferimento immobiliare tra loro. Al centro del caso un'azione revocatoria promossa da un istituto di credito. La Corte ha ribadito un principio consolidato: nell'ambito dell'azione revocatoria, il vincolo di coniugio e la convivenza costituiscono una presunzione grave, precisa e concordante della conoscenza, da parte del coniuge acquirente, della situazione debitoria dell'altro coniuge, integrando il requisito della 'scientia damni'.
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Garanzia finanziaria immigrazione: la Cassazione attende
Il Ministero dell'Interno ha impugnato la mancata convalida del trattenimento di un richiedente asilo. La questione centrale riguarda la legittimità della garanzia finanziaria immigrazione, fissata in un importo standard come alternativa alla detenzione. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha sospeso il giudizio in attesa di una pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea sulla compatibilità di tale misura con il diritto comunitario.
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Garanzia finanziaria immigrazione: stop della Cassazione
La Corte di Cassazione, con un'ordinanza interlocutoria, ha sospeso un ricorso del Ministero dell'Interno contro la mancata convalida del trattenimento di un richiedente asilo. La questione centrale riguarda la compatibilità della garanzia finanziaria immigrazione, fissata in un importo standard, con il diritto dell'Unione Europea. Il giudizio è stato rinviato in attesa di una pronuncia della Corte di Giustizia dell'UE su un caso analogo.
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Eccezione in senso stretto: la Cassazione decide
Una coppia impugna in Cassazione la declaratoria di inefficacia di un atto di vendita immobiliare tra coniugi, sostenendo di aver sollevato tardivamente un'eccezione. La Corte Suprema rigetta il ricorso, confermando che l'irrevocabilità dell'atto dispositivo compiuto per pagare un debito scaduto costituisce un'eccezione in senso stretto, da proporsi tassativamente nella prima difesa utile, pena la decadenza. La sentenza ribadisce il consolidato orientamento giurisprudenziale sulla natura e i tempi di proposizione di tale difesa.
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Elezioni forensi: la Cassazione decide su un caso chiave
Un'ordinanza interlocutoria delle Sezioni Unite della Cassazione affronta una complessa vicenda legata alle elezioni forensi di un Ordine locale. Il caso nasce dalla dichiarazione di ineleggibilità di alcuni candidati da parte della commissione elettorale, decisione poi annullata dal Consiglio Nazionale Forense (CNF) per vizi procedurali, tra cui un conflitto di interessi di alcuni componenti della commissione. Impugnata la decisione del CNF, la Cassazione ha rigettato l'istanza di sospensione ma, data la rilevanza della questione sui poteri della commissione elettorale, ha rinviato la causa a una pubblica udienza per una decisione di principio.
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Cessazione materia del contendere: accordo in appello
Una società, condannata in primo grado al risarcimento danni per una protesi difettosa, ha proposto appello. Durante il giudizio, le parti hanno raggiunto un accordo transattivo, dimezzando le somme dovute. La Corte di Appello di Ancona, preso atto dell'accordo, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere, annullando di fatto la sentenza precedente e compensando le spese legali del grado di appello.
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Ripetizione dell’indebito: chi paga e chi riceve?
La Corte di Cassazione chiarisce i ruoli nell'azione di ripetizione dell'indebito. Un condominio che riceve una somma di denaro dal conto di un altro condominio, a causa di un trasferimento disposto dal comune amministratore, è tenuto alla restituzione. La Corte ha stabilito che, ai fini dell'azione, rileva unicamente lo spostamento patrimoniale privo di giustificazione. Il soggetto che si è arricchito (accipiens) deve restituire la somma a colui il cui patrimonio è stato diminuito (solvens), a prescindere da eventuali responsabilità dell'amministratore.
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Rinuncia al ricorso: no al doppio contributo
Una struttura sanitaria e una compagnia assicurativa hanno interrotto il loro contenzioso in Cassazione tramite una rinuncia al ricorso. La Corte Suprema, prendendo atto dell'accordo, ha dichiarato estinto il giudizio. La decisione chiarisce un principio fondamentale: in caso di rinuncia al ricorso, non si applica il raddoppio del contributo unificato, poiché tale sanzione è prevista solo per i casi di rigetto o inammissibilità e non può essere estesa a un atto volontario che conclude il processo.
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