Un'azienda del settore distillati, ritenuta responsabile per l'inquinamento di alcuni corsi d'acqua, ha impugnato in Cassazione la sentenza che la condannava a risarcire il danno ambientale e il danno all'immagine a favore del Comune territorialmente competente. La Corte Suprema ha rigettato il ricorso, confermando la condanna. Tra i punti salienti, la Corte ha ribadito la legittimazione del Comune ad agire, ha escluso l'efficacia di un precedente giudicato tra parti diverse e ha chiarito che l'appello sul merito della causa riapre la valutazione su tutti gli aspetti, inclusa la quota di responsabilità, che è stata confermata al 70%. La decisione sottolinea l'importanza del ripristino effettivo dell'ambiente e la piena responsabilità dell'inquinatore.
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