La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha stabilito che la prescrizione del diritto al risarcimento danni da fatto illecito decorre dal momento in cui il danneggiato ha, o avrebbe dovuto avere con ordinaria diligenza, conoscenza della riconducibilità causale del danno a un terzo. Nel caso di un'esondazione del 1992, la Corte ha identificato tale momento con il rinvio a giudizio di un funzionario pubblico nel 2000, e non con la successiva sentenza di condanna. Di conseguenza, l'azione risarcitoria, avviata nel 2015, è stata dichiarata prescritta.
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