La Corte di Cassazione si è pronunciata su un caso di responsabilità disciplinare di un notaio, sanzionato per tre diverse condotte. La Suprema Corte ha confermato l’illegittimità della certificazione sull’uso legale di titoli nobiliari, in quanto privi di qualsiasi riconoscimento giuridico nell’ordinamento repubblicano. Ha inoltre stabilito che la redazione di atti di conferma non necessari, pur non violando norme specifiche, può ledere il decoro professionale. Infine, ha chiarito che, a seguito della liberalizzazione delle tariffe, la prestazione di servizi a compensi minimi o nulli non costituisce di per sé un illecito disciplinare, a meno che non integri una forma di concorrenza sleale specificamente normata.
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