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Diritto Civile

Divisione ereditaria e spese di lite

La sentenza definisce un caso di divisione ereditaria affrontando le questioni relative alla non comoda divisibilità, alla formazione dei lotti e al calcolo dei conguagli. Inoltre, chiarisce i criteri di ripartizione delle spese di lite, evidenziando come la soccombenza non sia l’unico parametro applicabile in materia di divisione.

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Riduzione spese di lite per soccombenza reciproca

In caso di soccombenza reciproca, il giudice deve valutare attentamente la ripartizione delle spese processuali, evitando di addossarle interamente ad una sola parte.

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Produzione copia raccomandata e interruzione prescrizione

Nel caso di contratti di mutuo con pagamento rateale, il termine di prescrizione decennale decorre dalla scadenza dell’ultima rata e non dalle singole scadenze. La produzione della sola copia della raccomandata, senza la necessità di esperire querela di falso, è sufficiente a dimostrare l’interruzione della prescrizione.

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Notifica al destinatario con denominazione incompleta

La sentenza chiarisce la validità di una notifica amministrativa anche in caso di denominazione incompleta del destinatario, qualora l’indirizzo PEC risulti da pubblici registri. Inoltre, ribadisce l’impossibilità per il giudice ordinario di sindacare il merito di valutazioni tecnico-discrezionali dell’amministrazione in merito a bandi di gara.

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Improcedibilità della domanda in caso di fallimento

La Corte d’Appello ha stabilito che in caso di fallimento di una delle parti di un contratto, la domanda di risoluzione connessa a pretese restitutorie o risarcitorie deve essere proposta esclusivamente nell’ambito del procedimento di verifica dello stato passivo, in ossequio al principio di par condicio creditorum e alle esigenze di specializzazione e concentrazione della procedura concorsuale. La Corte ha pertanto dichiarato l’improcedibilità della domanda di risoluzione avanzata in sede di cognizione ordinaria.

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Spese legali nel processo penale d'appello

La sentenza affronta il tema del calcolo delle spese legali nel processo penale d’appello, con particolare riferimento alla corretta applicazione dei parametri previsti dal D.M. 55/2014 e dal Protocollo d’intesa del 2016. Viene inoltre affrontato il tema della legittimità dell’applicazione del Protocollo d’intesa alla luce della successiva entrata in vigore della legge 21 aprile 2023 n.49 sull’“equo compenso”.

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Risoluzione compravendita per gravi vizi

La vendita di un immobile affetto da vizi non sanabili può comportare la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno per l’acquirente, anche se la mancanza del certificato di abitabilità è astrattamente sanabile. La buona fede del venditore non esonera dalla responsabilità per i vizi occulti.

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Contratti di concessione di vendita e altri tipi di accordi commerciali

La sentenza chiarisce la distinzione tra contratti di concessione di vendita e altri tipi di accordi commerciali, evidenziando la necessità di provare la sussistenza di patti di esclusiva e di accordi di cessione della clientela. Viene inoltre ribadita l’importanza della prova documentale a supporto delle richieste di risarcimento danni e di pagamento di provvigioni.

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Competenza territoriale e luogo di adempimento dell'obbligazione

La sentenza conferma la competenza territoriale del Tribunale adito in base al criterio del forum destinatae solutionis, in quanto il luogo di adempimento dell’obbligazione coincideva con la sede legale della società creditrice al momento della scadenza. Viene, inoltre, rigettata l’eccezione di incostituzionalità della norma che prevede la riduzione dei compensi per gli operatori del gioco, in quanto il criterio di riparto dell’onere, basato sulla partecipazione alla distribuzione del compenso, risulta conforme al principio di ragionevolezza e proporzionalità. Infine, la sentenza conferma la corretta quantificazione del credito, desunta dagli estratti conto prodotti e dalla normativa di riferimento.

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Responsabilità del gestore di giostre e onere della prova

Il gestore di un’attrazione potenzialmente pericolosa è tenuto a provare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Il comportamento colposo dell’utente può integrare un concorso di colpa e comportare una riduzione del risarcimento.

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Sospensione dell'esecuzione di una sentenza

L’ordinanza conferma il principio per cui la sospensione dell’esecuzione di una sentenza di primo grado richiede la sussistenza di un grave e irreparabile pregiudizio, non ravvisabile nel solo danno derivante dall’esecuzione. La semplice impugnazione non basta, se non supportata da una manifesta fondatezza o da errori evidenti nella sentenza impugnata.

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Prezzo di aggiudicazione immobile inferiore al valore di mercato

La sentenza conferma che un prezzo di aggiudicazione di un immobile inferiore al valore di mercato non costituisce automaticamente un prezzo ingiusto tale da giustificare la sospensione della vendita. È necessario valutare la corretta applicazione delle norme procedurali e l’assenza di elementi che inficino la formazione del prezzo. Inoltre, il pagamento parziale di un debito non determina l’obbligo per il creditore di rinunciare all’esecuzione, potendo proseguire fino al saldo integrale.

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Sospensione parziale provvisoria esecuzione sentenza

La Corte d’Appello, in sede di delibazione sommaria ex art. 283 c.p.c., ha concesso parzialmente la sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza impugnata limitatamente agli importi eccedenti la somma ritenuta congrua a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale e di rendita vitalizia.

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Sospensione esecutività sentenza per accettazione eredità

L’ordinanza conferma il principio per cui gli eredi che accettano un’eredità con beneficio d’inventario rispondono dei debiti del defunto solo nei limiti dell’attivo ereditario.

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Rigettata istanza di sospensione sentenza

La Corte d’appello ha rigettato l’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva di una sentenza di primo grado, affermando che la sospensione è possibile solo in presenza di gravi motivi o se l’esecuzione può causare un danno grave e irreparabile.

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Equa riparazione per durata irragionevole di una procedura concorsuale

Viene affermato il principio per cui la pendenza di una procedura concorsuale non ostacola la richiesta di equa riparazione per la sua durata irragionevole, qualora eccedente i termini previsti dalla legge. La quantificazione del danno tiene conto della durata eccedente il termine ragionevole e dell’entità del credito.

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Successione, principi di determinazione della massa ereditaria

La sentenza definisce i principi di determinazione della massa ereditaria, collazione, lesione di legittima e divisione ereditaria, con particolare attenzione alle donazioni indirette e al calcolo delle quote di riserva.

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Inefficacia costituzione fondo patrimoniale

Il Tribunale ha affermato che la costituzione di un fondo patrimoniale, seppur successiva al sorgere del credito, può essere dichiarata inefficace qualora il debitore fosse a conoscenza del pregiudizio arrecato al creditore. La sentenza ha inoltre ribadito la piena revocabilità, come atto a titolo gratuito, della costituzione di fondo patrimoniale tra coniugi, in quanto non sussiste, neanche in tale ipotesi, alcuna contropartita a favore dei costituenti.

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Incompetenza territoriale in favore del foro del consumatore

La sentenza afferma il principio di competenza territoriale inderogabile del foro del consumatore nei contratti stipulati tra professionista e consumatore, stabilendo che l’eccezione è rilevabile anche d’ufficio e comporta la decisione sulle spese processuali.

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Principio di priorità tra trascrizione ipotecaria e azione revocatoria

La sentenza ribadisce il principio di priorità tra trascrizione ipotecaria e trascrizione della domanda di azione revocatoria. Si evidenzia che l’azione revocatoria non determina effetti restitutori o recuperatori, ma solo l’inefficacia dell’atto dispositivo e l’assoggettamento del bene all’azione esecutiva. Pertanto, la banca, in qualità di creditore ipotecario, prevale sul condominio creditore chirografario che ha esperito azione revocatoria.

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