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Diritto Civile

Responsabilità per vizi occulti in appalto e subappalto

Il Giudice ha condannato l’installatore di un impianto antincendio al risarcimento dei danni causati da un allagamento dovuto a vizi occulti nell’impianto stesso. La responsabilità è stata estesa all’appaltatore principale in virtù del principio di responsabilità per fatto degli ausiliari. La domanda di garanzia assicurativa è stata rigettata in quanto l’evento si è verificato dopo la scadenza della polizza.

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Rigetto appello per mancanza di legittimazione ad agire

Il Tribunale, applicando il criterio della ragione più liquida, ha rigettato l’appello confermando la sentenza di primo grado. In particolare, è stata rilevata la mancanza di legittimazione ad agire dell’appellante in assenza di prove circa il valido conferimento del potere di agire in nome e per conto di un ente pubblico.

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Inadempimento contrattuale - Vizi della scala

La sentenza afferma il principio di diritto secondo cui l’opponente a un decreto ingiuntivo, dimostrando l’inadempimento contrattuale della controparte, può ottenere una riduzione del pagamento. Nel caso specifico, l’inadempimento riguardava la presenza di vizi nella costruzione di una scala.

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Impugnazione delibera condominiale

La sentenza ribadisce il principio per cui la sostituzione di una delibera assembleare impugnata con altra adottata in conformità della legge, determina la cessazione della materia del contendere, a condizione che la nuova delibera abbia un contenuto identico e che provveda sui medesimi argomenti.

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Definizione agevolata canoni demaniali

Il Tribunale, nell’interpretare la normativa sulla definizione agevolata del contenzioso relativo ai canoni demaniali, ha affermato che la base di calcolo del 30% da versare deve essere l’intero importo dovuto e non la sola parte residua. Inoltre, ha chiarito che il beneficio si applica solo alle annualità oggetto di contenzioso pendente e non a quelle successive.

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Definizione agevolata canoni demaniali

Il Tribunale ha stabilito che per determinare la somma dovuta per la definizione agevolata dei canoni demaniali, si deve calcolare il 30% sull’intero importo dovuto e poi detrarre quanto già versato. I versamenti pregressi non incidono sul calcolo della percentuale.

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Opposizione a precetto e legittimità clausole mutuo

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione a precetto, confermando la validità della cessione del credito e la legittimità delle clausole contrattuali del mutuo, comprese quelle relative agli interessi, al tasso minimo (clausola floor) e al parametro Euribor. La sentenza ha chiarito che il superamento del limite di finanziabilità non comporta la nullità del contratto, ma può comportare conseguenze per l’istituto di credito.

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Usucapione immobile adibito a cucina e camera da letto

La sentenza conferma il principio giuridico dell’usucapione ventennale, in base al quale chi possiede un bene immobile in modo pacifico, ininterrotto e pubblico per oltre venti anni ne diventa proprietario a titolo originario.

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Opposizione agli atti esecutivi su mutuo fondiario

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione agli atti esecutivi, ritenendo che il mutuo fondiario costituisse titolo esecutivo valido e che il credito fosse certo, liquido ed esigibile. La sentenza chiarisce che l’art. 41 TUB esonera il creditore dalla notifica del titolo in deroga all’art. 479 c.p.c. e che il precetto deve essere interpretato alla luce del principio di conservazione degli atti.

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Rigetto opposizione esecuzione immobiliare per crediti fondiari

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione avvalendosi del principio di conservazione degli atti e della sanatoria degli atti nulli per raggiungimento dello scopo, confermando la validità del precetto e del titolo esecutivo, in quanto quest’ultimo conteneva gli elementi essenziali dell’obbligazione. Inoltre, il Tribunale ha evidenziato che la normativa speciale per il recupero dei crediti fondiari non prevede l’obbligo di notificazione del titolo contrattuale.

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Rigetto opposizione a precetto e condanna alle spese

La sentenza affronta i temi della validità del precetto in relazione all’attestazione di conformità e alla notifica del titolo esecutivo, applicando il principio di raggiungimento dello scopo. Viene inoltre analizzata la legittimità del precetto in rinnovazione e l’efficacia della procura alle liti nel processo esecutivo. Infine, si ribadisce il principio di non ammissibilità della mutatio libelli nella memoria ex art. 183 VI comma c.p.c.

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Reintegrazione nel possesso e risarcimento danni

Il Tribunale ha confermato l’ordine di reintegrazione nel possesso di un immobile in favore della ricorrente, riconoscendo la sussistenza di una detenzione autonoma tutelabile. Tuttavia, ha respinto la domanda di risarcimento danni in quanto non è stato dimostrato un nesso di causalità tra l’illecito e il danno lamentato.

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Terzo trasportato e Fondo Vittime della Strada

Un terzo trasportato su un veicolo non assicurato e circolante illegalmente può ottenere il risarcimento dal Fondo Vittime della Strada solo se dimostra di essere stato trasportato contro la propria volontà o di essere inconsapevole della circolazione illegale.

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Accertamento del credito in un contratto di appalto

In un caso di appalto, il committente ha contestato la presenza di vizi e ritardi nell’esecuzione dell’opera. Il giudice, dopo aver verificato le prove fornite, ha riconosciuto la sussistenza di alcuni vizi imputabili all’appaltatore, riducendo il credito dello stesso. La sentenza affronta il tema dell’accettazione dell’opera, della denuncia dei vizi e del rispetto dei termini contrattuali.

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Inammissibilità nuove prove in appello

Il Tribunale ha rigettato l’appello perché la produzione in appello di un documento nuovo, seppur a supporto della domanda già proposta, è ammessa solo se la parte dimostra di non averlo potuto produrre in primo grado per causa a sé non imputabile.

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Nullità permuta per circonvenzione d'incapace

La sentenza afferma il principio della nullità virtuale del contratto per violazione di norme imperative, in particolare del reato di circonvenzione di incapace. Si evidenzia l’opponibilità della domanda di nullità al terzo acquirente in buona fede in mancanza di trascrizione quinquennale ex art. 2652 n. 6 c.c.

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Opposizione a decreto ingiuntivo in materia di finanziamento

La sentenza affronta la tematica dell’opposizione a decreto ingiuntivo in materia di contratti bancari. Vengono analizzati i requisiti di validità della procura alle liti, la prova scritta del credito, l’annullabilità della fideiussione per dolo, gli obblighi informativi precontrattuali, la nullità del contratto per usura originaria e sopravvenuta, l’anatocismo, l’indeterminatezza del tasso e il patto di manleva.

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Inefficacia fondo patrimoniale vs creditore

La sentenza ribadisce che la costituzione di un fondo patrimoniale può essere revocata per frode ai creditori se antecedente al sorgere del credito e il disponente era consapevole del pregiudizio arrecato. La semplice esistenza di un’esposizione debitoria del fideiussore può configurare la scientia damni.

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Concessione commerciale e inadempimento

La sentenza riguarda una controversia tra una concedente e una concessionaria in merito al pagamento dei canoni di concessione. La concessionaria ha eccepito l’inadempimento della concedente all’obbligo di rinegoziazione del contratto a fronte della diminuzione del bacino di utenza, ma il Tribunale ha ritenuto tale inadempimento recessivo rispetto a quello della concessionaria, che aveva omesso di pagare i canoni. È stata accolta l’eccezione di pagamento parziale relativa all’incasso della polizza fideiussoria. Rigettata la domanda riconvenzionale di risarcimento danni per mancato nesso causale.

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Risarcimento danni da decesso per emotrasfusione infetta

La sentenza affronta il tema della responsabilità del Ministero della Salute per i danni conseguenti a trasfusioni di sangue infetto. Il Tribunale ha affermato che sussiste la responsabilità del Ministero per omesso controllo e vigilanza in materia di emoderivati, anche in assenza di una specifica evidenza scientifica del virus al momento del contagio. La responsabilità sussiste a partire dalla data di conoscenza dell’epatite B, in quanto i virus trasmessi tramite sangue infetto sono da considerarsi forme di manifestazione patogene dello stesso evento lesivo. Il riconoscimento dell’indennizzo ex lege 210/1992 costituisce un forte indice presuntivo del nesso causale tra la trasfusione e l’infezione. Il danno da perdita parentale è stato liquidato in favore dei familiari della vittima, tenendo conto delle Tabelle di Milano.

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