In un complesso caso di equa riparazione per eccessiva durata di un processo, la Corte di Cassazione interviene per la terza volta, stabilendo un principio cardine sulla liquidazione spese legali. Dei cittadini avevano contestato la decisione della Corte d'Appello, che, in sede di rinvio, aveva omesso di calcolare le spese per alcune fasi del lungo contenzioso. La Suprema Corte ha accolto il ricorso, affermando che il giudice del rinvio deve sempre pronunciarsi sulle spese dell'intero giudizio, comprese tutte le fasi precedenti, basandosi sull'esito finale. La Corte ha quindi annullato la decisione impugnata e ha ricalcolato essa stessa tutte le spese dovute, garantendo piena tutela ai ricorrenti.
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