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Diritto Civile

Risarcimento danni da inadempimento mandato

Il Tribunale ha qualificato il contratto come mandato con rappresentanza e ha ritenuto infondata la domanda di risarcimento danni per inadempimento contrattuale, in quanto l’attore non ha provato la violazione degli obblighi contrattuali da parte del convenuto.

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Cessione del credito e notifica al debitore

La sentenza chiarisce che la notifica della cessione del credito al debitore ceduto ha la funzione di rendere la cessione a lui opponibile. Inoltre, specifica che la mancata o invalida notifica non inficia la validità della cessione stessa, ma la rende solo inopponibile al debitore. Infine, precisa che la prova della titolarità del credito da parte del cessionario può essere fornita anche tramite dichiarazioni unilaterali, seppur provenienti da un contesto processuale.

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Restituzione somma e compensazione parziale tra cointestatari

La sentenza definisce la restituzione di una somma data in prestito e non restituita. Viene inoltre definita una compensazione parziale con un credito vantato dal convenuto in relazione alla cointestazione di buoni fruttiferi postali. Si ribadisce che la riscossione da parte di un cointestatario non incide sulle spettanze del credito.

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Ordinanza di rilascio immobile inagibile

Il provvedimento riguarda la richiesta di rilascio di un immobile dichiarato inagibile. Il giudice, accertata l’assenza di un valido titolo di occupazione e il pericolo per la sicurezza, ordina il rilascio dell’immobile.

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Domanda di risoluzione del contratto di mediazione

Il mediatore non ha l’obbligo di svolgere indagini tecnico-giuridiche approfondite, salvo specifico incarico, ma deve comunicare le circostanze a lui note o conoscibili con la comune diligenza. La mancata conoscenza di iscrizioni ipotecarie non impedisce la conclusione dell’affare se non incide sulla volontà della parte.

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Rigetto risarcimento danni per caduta in struttura sanitaria

Il Tribunale, in assenza di prove in merito alla negligenza del personale e al nesso di causalità tra la caduta e il decesso, rigetta la richiesta di risarcimento danni proposta dai familiari di una paziente deceduta dopo una caduta in una struttura sanitaria. Viene ribadito l’onere probatorio a carico di chi agisce per danni da responsabilità extracontrattuale.

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Ricorso possessorio respinto per difetto di allegazione

L’ordinanza afferma il principio per cui, in tema di condominio, la semplice allegazione dell’esistenza di un diritto di compossesso non è sufficiente ad ottenere la tutela possessoria, essendo invece necessaria la specifica indicazione delle modalità di esercizio del possesso e la dimostrazione del pregiudizio concretamente subito a causa dei comportamenti dei resistenti.

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Mancata provvigione al mediatore per vendita all'asta

La sentenza ribadisce il principio per cui, in caso di vendita di un bene tramite asta pubblica, l’attività del mediatore svolta precedentemente all’indizione della gara non può essere considerata causa dell’aggiudicazione, venendo meno il nesso di causalità tra le due. Di conseguenza, al mediatore non spetta alcuna provvigione.

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Successione e legato di azienda agricola

La sentenza distingue tra legato ed istituzione di erede ex re certa in materia di aziende agricole. Viene inoltre applicato il principio di nemo pro parte testatus pro parte intestatus decedere potest in caso di beni esclusi dal testamento.

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Adempimento parziale e determinazione del quantum debeatur

La sentenza analizza un caso di parziale adempimento di obbligazioni contrattuali. Vengono esaminate le condizioni per la restituzione di una somma data a garanzia e i criteri di determinazione del quantum debeatur in caso di sopravvenuta impossibilità parziale. La Corte si sofferma anche sulla distribuzione delle spese legali in caso di soccombenza reciproca.

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Contestazione di un credito riguardo alla fornitura di beni

La sentenza conferma il principio per cui la contestazione di un credito, in particolare riguardo alla fornitura di beni, necessita di una tempestiva denuncia delle difformità rispetto al documentato. La mancata tempestiva contestazione rende il credito esigibile nella sua interezza, salvo prova contraria a carico del debitore.

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Onere probatorio in merito alle spese legali stragiudiziali

La sentenza chiarisce la portata della personalizzazione del danno biologico e l’onere probatorio in merito alle spese legali stragiudiziali.

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Incidente stradale e concorso di colpa

La sentenza affronta il tema della responsabilità in caso di incidente stradale, evidenziando come la presunzione di colpa prevista dall’art. 2054 c.c. possa essere superata in presenza di un concorso di colpa. In tal caso, il giudice deve valutare attentamente le condotte dei conducenti coinvolti per determinare l’incidenza di ciascuno nella causazione del sinistro.

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Concorso di colpa in caso di investimento pedonale

La sentenza affronta il tema della responsabilità civile da sinistro stradale in caso di investimento pedonale, ribadendo il principio della presunzione di colpa a carico del conducente e la necessità di provare l’assenza di possibilità di evitare l’evento. La Corte, pur riconoscendo il comportamento imprudente del pedone che ha attraversato la strada col rosso, ha ritenuto che tale condotta non fosse imprevedibile e che il conducente, in ragione della situazione dei luoghi (traffico intenso, strada urbana con attraversamenti pedonali), avrebbe dovuto tenere una condotta più prudente e prevedere la possibilità di comportamenti anomali da parte dei pedoni. Per questo motivo, la Corte ha ritenuto sussistente un concorso di colpa nella misura del 50%

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Preliminare di compravendita sottoposto a condizione sospensiva

La sentenza conferma che in caso di preliminare di compravendita immobiliare sottoposto alla condizione sospensiva del mutuo, il mancato ottenimento dello stesso, se non imputabile alla parte promissaria acquirente, legittima il recesso dal contratto e il diritto alla restituzione della caparra confirmatoria.

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Appalto per illuminazione pubblica

La Corte d’Appello, in accoglimento del gravame, ha riformato la sentenza di primo grado che aveva accolto la domanda di pagamento del corrispettivo di un contratto di appalto per la manutenzione di un impianto di illuminazione pubblica, ritenendo che la prova del credito non fosse stata fornita in quanto la fattura prodotta era successiva alla stipula del contratto di appalto. Inoltre, ha ritenuto inammissibile la domanda subordinata di arricchimento senza causa, in quanto il rapporto dedotto in giudizio aveva natura contrattuale.

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Mancata copertura assicurativa RCT e RCP

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza del tribunale che rigettava la domanda di indennizzo assicurativo per responsabilità civile e ritiro di prodotti difettosi in un caso in cui l’assicurato aveva già provveduto alla sostituzione gratuita dei prodotti in adempimento di un accordo transattivo con l’acquirente. I giudici hanno ritenuto che l’oggetto dell’assicurazione non fosse il rischio di impresa per la sostituzione dei prodotti, bensì i danni effettivamente subiti da terzi a causa dei prodotti difettosi.

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Legittimazione all'azione di cancellazione dell'ipoteca

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui è legittimato ad agire per la cancellazione di un’ipoteca chiunque vi abbia interesse, anche se non più proprietario del bene ipotecato, e ciò in quanto la mancata cancellazione potrebbe ostacolarne la libera circolazione giuridica. Inoltre, si evidenzia come l’obbligo di cancellazione dell’ipoteca giudiziale non insorga automaticamente a seguito della sospensione dell’esecutività del titolo, ma solo a seguito di una pronuncia di accoglimento dell’opposizione passata in giudicato.

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Clausola risolutiva espressa, mancato pagamento di una sola rata

In caso di clausola risolutiva espressa, il mancato pagamento del prezzo, anche di una sola rata, comporta la risoluzione di diritto del contratto. La mancata costituzione in giudizio del convenuto contumace non consente di provare eccezioni al diritto del ricorrente.

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Accettazione tacita eredità e irrevocabilità

La sentenza ribadisce il principio di irrevocabilità dell’accettazione di eredità, anche quando tacita. L’intervento in un giudizio di esecuzione immobiliare con richiesta di divisione ereditaria configura accettazione tacita, indipendentemente da successivi comportamenti.

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