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Diritto Civile

Ordinanza di reintegrazione nel possesso di immobile

L’occupazione abusiva di un immobile costituisce spoglio e legittima il possessore ad agire in giudizio per la reintegrazione, anche se detentore qualificato, come nel caso di ente gestore di edilizia residenziale pubblica.

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Caduta da scooter a causa di perdita di gasolio e concorso di colpa

Il Tribunale ha accertato la responsabilità concorsuale del Comune, custode della strada, e del motociclista, per la caduta di quest’ultimo a causa di una perdita di gasolio. Il Giudice ha applicato l’art. 2051 c.c., ravvisando la responsabilità del Comune per i danni causati dalla cosa in custodia, ma ha ridotto il risarcimento del 50% per il concorso di colpa del danneggiato che non ha avvistato il pericolo.

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Risarcimento danni da locazione e onere della prova

Il conduttore è presunto responsabile dei danni all’immobile locato, salvo che dimostri che la causa del deterioramento non gli è imputabile. Spetta al locatore provare l’esistenza del danno e al conduttore dimostrare l’assenza di colpa.

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Revoca parziale decreto ingiuntivo per somministrazione energia

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo per fornitura di energia, il creditore deve provare l’esistenza del contratto, la congruità dei consumi e la correttezza dei prezzi. Il giudice può avvalersi di una consulenza tecnica per la verifica dei consumi e dei prezzi.

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Accertamento di accettazione tacita eredità

La sentenza conferma che l’accettazione di eredità può essere tacita e può essere desunta da comportamenti concludenti degli eredi, come la voltura catastale e la residenza nel bene immobile ereditato. Tali atti, pur avendo natura anche tributaria, assumono rilevanza anche sul piano civilistico, configurando un’accettazione tacita dell’eredità.

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Diritto di veduta e delle immissioni

L’ordinanza affronta il tema del diritto di veduta e delle immissioni, distinguendo tra azioni a tutela del possesso e azioni a tutela della proprietà. Viene ribadito che l’azione di manutenzione possessoria richiede la prova del possesso del diritto reale e non solo della situazione di fatto.

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Scioglimento della comunione e assegnazione beni

La sentenza definisce le modalità di scioglimento di una comunione, stabilendo l’assegnazione dei beni e le relative quote, conguagli e servitù.

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Risarcimento danni da occupazione senza titolo

La sentenza sancisce il diritto del proprietario a ottenere il risarcimento del danno in caso di occupazione senza titolo dell’immobile da parte del conduttore, anche dopo la convalida di sfratto, e fino alla riconsegna effettiva dell’immobile. Inoltre, viene riconosciuto il diritto al rimborso delle spese sostenute per il rientro in possesso del bene.

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Abuso del diritto, abuso di posizione dominante tra imprese

La sentenza ribadisce il principio di libertà contrattuale e dell’autonomia delle parti nel definire le modalità di recesso nei contratti. Affronta inoltre i temi dell’abuso di posizione dominante e della dipendenza economica tra imprese, chiarendo che il recesso esercitato in conformità alle clausole contrattuali non costituisce di per sé abuso di diritto. Viene inoltre sottolineata l’importanza di valutare la reale situazione economica della parte che subisce il recesso, in particolare la sua capacità di reperire alternative sul mercato, al fine di determinare se vi sia stato un effettivo abuso.

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Accettazione tacita di eredità e voltura catastale

Il Tribunale ha stabilito che la voltura catastale di un bene immobile ereditario rappresenta un atto conclusivo e univoco da cui si desume l’accettazione tacita dell’eredità. Di conseguenza, gli eredi che hanno proceduto alla voltura sono tenuti a rimborsare le spese legali sostenute dall’attore.

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Prescrizione del diritto di credito azionato dal creditore

Il Giudice ha accolto l’opposizione avverso un decreto ingiuntivo, dichiarando prescritto il diritto di credito azionato dal creditore procedente in quanto l’unica diffida ad adempiere risultava essere stata notificata oltre il termine di prescrizione quinquennale previsto dalla legge.

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Risoluzione di un contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta

La sentenza chiarisce i presupposti per la risoluzione di un contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta, affermando che la semplice difficoltà del debitore ad adempiere non è sufficiente. Inoltre, la prospettazione di una possibile sospensione del pagamento, se non concretizzatasi, non modifica gli obblighi contrattuali. Infine, il comportamento del creditore, seppure censurabile sotto il profilo della correttezza, può dar luogo a responsabilità risarcitoria ma non incide sulla validità del credito.

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Cessione del credito e data di perfezionamento del contratto

Il Tribunale, in accoglimento dell’opposizione, ha revocato il decreto ingiuntivo opposto, affermando il principio per cui la data di conclusione del contratto di cessione del credito, in assenza di diversa e specifica pattuizione, coincide con la data della sua sottoscrizione. Pertanto, i pagamenti effettuati in data antecedente a tale momento spettano al cedente.

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Risarcimento danni per aggressione in ristorante

La sentenza afferma la responsabilità solidale del datore di lavoro per i danni causati dai propri dipendenti nell’esercizio delle loro mansioni, ribadendo il principio di responsabilità ex art. 2049 c.c. Viene inoltre confermata la liquidazione del danno biologico permanente e del danno patrimoniale da mancato guadagno.

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Validità della prova scritta del credito fornita con fattura elettronica

Il Tribunale ha ribadito la validità della prova scritta del credito fornita tramite fattura elettronica, anche in assenza degli estratti autentici notarili. Inoltre, ha ritenuto generiche le contestazioni relative all’IVA e alla mancata trasmissione delle riconciliazioni trimestrali, confermando la correttezza del calcolo del credito relativo ai cali di carburante.

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Risarcimento danni da inadempimento mandato

Il Tribunale ha qualificato il contratto come mandato con rappresentanza e ha ritenuto infondata la domanda di risarcimento danni per inadempimento contrattuale, in quanto l’attore non ha provato la violazione degli obblighi contrattuali da parte del convenuto.

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Cessione del credito e notifica al debitore

La sentenza chiarisce che la notifica della cessione del credito al debitore ceduto ha la funzione di rendere la cessione a lui opponibile. Inoltre, specifica che la mancata o invalida notifica non inficia la validità della cessione stessa, ma la rende solo inopponibile al debitore. Infine, precisa che la prova della titolarità del credito da parte del cessionario può essere fornita anche tramite dichiarazioni unilaterali, seppur provenienti da un contesto processuale.

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Restituzione somma e compensazione parziale tra cointestatari

La sentenza definisce la restituzione di una somma data in prestito e non restituita. Viene inoltre definita una compensazione parziale con un credito vantato dal convenuto in relazione alla cointestazione di buoni fruttiferi postali. Si ribadisce che la riscossione da parte di un cointestatario non incide sulle spettanze del credito.

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Ordinanza di rilascio immobile inagibile

Il provvedimento riguarda la richiesta di rilascio di un immobile dichiarato inagibile. Il giudice, accertata l’assenza di un valido titolo di occupazione e il pericolo per la sicurezza, ordina il rilascio dell’immobile.

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Domanda di risoluzione del contratto di mediazione

Il mediatore non ha l’obbligo di svolgere indagini tecnico-giuridiche approfondite, salvo specifico incarico, ma deve comunicare le circostanze a lui note o conoscibili con la comune diligenza. La mancata conoscenza di iscrizioni ipotecarie non impedisce la conclusione dell’affare se non incide sulla volontà della parte.

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