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Diritto Civile

Costituzione servitù di passaggio in assenza di interclusione

La sentenza ribadisce i principi giuridici in materia di costituzione e usucapione della servitù di passaggio, con particolare riferimento ai requisiti dell’apparenza, della continuità del possesso e dell’interclusione del fondo. Viene inoltre ribadito il principio in base al quale la servitù coattiva può essere costituita solo se il fondo su cui la stessa dovrebbe insistere è di proprietà del convenuto.

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Acquisto della proprietà per usucapione da parte del possessore

La sentenza afferma che il possesso continuato, ininterrotto, pacifico e pubblico di un bene immobile per oltre venti anni, ne determina l’acquisto della proprietà per usucapione da parte del possessore.

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Rilascio permesso di soggiorno per protezione speciale

Il diritto al rilascio di un permesso di soggiorno provvisorio in attesa della definizione del giudizio di merito per i richiedenti protezione internazionale, in base agli obblighi costituzionali ed internazionali dello Stato italiano derivanti dall’art. 5 comma 6 TUI e dall’art. 8 CEDU.

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Contratto di vendita con effetti reali

In un contratto di vendita con effetti reali, la proprietà del bene si trasferisce con il consenso delle parti. È necessario ricordare che nei casi si faccia valere un credito, è sufficiente che il creditore dimostri l’esistenza dello stesso ed il mancato adempimento del debitore. Spetterà, all’inverso, a quest’ultimo, dare la prova dell’inesatto o del mancato adempimento di controparte, oppure dell’impossibilità sopravvenuta di adempiere alla propria obbligazione, o ancora dell’estinzione del credito.

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Prescrizione presuntiva nel credito professionale

La sentenza affronta il tema della prescrizione presuntiva nel credito professionale, distinguendola da quella estintiva. Si sottolinea l’incompatibilità tra l’eccezione di prescrizione presuntiva e l’allegazione di pagamenti parziali. Viene inoltre ribadito l’onere probatorio del debitore in merito all’adempimento.

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Restituzione di un prestito e rilevanza della prova documentale

La sentenza conferma un decreto ingiuntivo emesso per ottenere la restituzione di un prestito. Viene data rilevanza alla prova documentale del prestito e alla sua successiva ricognizione in un testamento, seppur successivamente revocato in toto. Si evidenzia come l’onere probatorio dell’estinzione del debito gravi sull’erede opponente.

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Usucapione ventennale in favore delle comproprietarie di immobile

Il Tribunale, sulla base delle prove documentali e testimoniali, ha riconosciuto l’intervenuta usucapione ventennale in favore delle attrici, dichiarandole comproprietarie di un immobile. La sentenza evidenzia l’importanza del possesso continuato, pacifico e pubblico come titolo per l’acquisto della proprietà.

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Concorso di colpa in incidente stradale e risarcimento danni

La sentenza stabilisce la responsabilità in un incidente stradale a causa della violazione del codice della strada da parte di entrambi i conducenti, applicando il principio del concorso di colpa.

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Contributi per agricoltura biologica, mancato rispetto dei requisiti

Il mancato rispetto dei requisiti per l’agricoltura biologica, inclusa la continua iscrizione al sistema di controllo e l’applicazione del metodo senza interruzioni, comporta la perdita del diritto ai relativi contributi.

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Cancellazione protesto e riabilitazione

Il Tribunale può disporre la cancellazione di un protesto e la riabilitazione del debitore che dimostri l’avvenuto pagamento e il decorso di un anno dal protesto stesso, in assenza di altri protesti.

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Assegnazione alloggio popolare e rispetto del diritto all'abitazione

La sentenza afferma il diritto all’alloggio di chi, pur avendolo regolarmente richiesto e avendo i requisiti, ha subito ritardi e inerzia da parte della pubblica amministrazione. Viene ribadito il principio di legalità e buon andamento della P.A., che non può negare un diritto acquisito sulla base di norme vigenti al momento della richiesta.

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Limiti territoriali in polizza assicurativa

Il Tribunale ha rigettato la domanda di risarcimento avanzata da un assicurato a seguito del furto di un orologio di valore. La polizza prevedeva la copertura assicurativa limitatamente al territorio italiano e per un periodo massimo di 30 giorni all’anno. L’assicurato, pur avendo dichiarato di risiedere stabilmente in Italia, non è stato in grado di fornire prove sufficienti a suffragare la sua versione, risultando viceversa smentito dai documenti da lui stesso prodotti. Il Giudice ha pertanto ritenuto non operante la polizza per violazione dei limiti territoriali, con conseguente rigetto della domanda e condanna alle spese.

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Cessione del credito e mancata insinuazione al passivo

Il giudice ha rigettato l’opposizione a decreto ingiuntivo, confermando il provvedimento monitorio e condannando l’opponente al pagamento delle spese di lite. In particolare, il giudice ha affermato che, in caso di cessione del credito, il cessionario è tenuto a provare la titolarità del credito stesso, anche mediante produzione di documentazione indiziaria, e che la mancata insinuazione al passivo del fallimento del debitore originario non fa venire meno il diritto del creditore di agire nei confronti del debitore stesso una volta che quest’ultimo sia tornato in bonis.

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Decreto di inefficacia titoli al portatore

Il provvedimento verte sulla procedura di denuncia di smarrimento e richiesta di duplicato per titoli al portatore, con particolare attenzione ai termini e alle verifiche previste dalla legge per la tutela sia del possessore che dell’istituto emittente.

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Cessione del credito e legittimazione ad agire

La sentenza affronta il tema della cessione del credito e della legittimazione ad agire del cessionario in un contratto di appalto con pagamento del corrispettivo mediante cessione di beni immobili. In particolare, si chiarisce che la cessione del credito è valida ed efficace a prescindere dalla natura del credito ceduto (somma di denaro o prestazione di dare) e dalla mancata cessione del contratto di appalto. Si evidenzia, inoltre, che la mancata consegna delle certificazioni di conformità non equivale alla mancata consegna dell’opera e non incide sull’eventuale danno da ritardo. Infine, si ribadisce che la domanda di riduzione della penale può essere proposta per la prima volta in appello.

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Rigetto ricorso ex art. 700 c.p.c. per carenza di periculum in mora

L’ordinanza ribadisce il principio per cui la concessione di un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. richiede la sussistenza di un pregiudizio imminente ed irreparabile, non risarcibile per equivalente. Tale requisito deve essere rigorosamente provato dal ricorrente.

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Delibera di ripartizione delle spese condominiali

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui una delibera condominiale di ripartizione delle spese costituisce titolo di credito per il condominio e, se non impugnata, obbliga il condomino al pagamento. La compensazione giudiziale è ammissibile solo per crediti di facile e pronta liquidazione.

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Liquidazione onorari consulente tecnico

In caso di pluralità di quesiti posti al consulente tecnico in un procedimento penale, la liquidazione del compenso va effettuata tenendo conto dell’unitarietà o meno dell’accertamento richiesto. Se l’incarico prevede accertamenti distinti e autonomi, il compenso va liquidato per ciascuno di essi, mentre in caso di accertamento unitario, sebbene articolato in più quesiti, il compenso deve essere unico. Il ricorso alla liquidazione “a vacazioni” è residuale ed applicabile solo ove non sia possibile utilizzare il criterio a percentuale. Quest’ultimo criterio è applicabile quando l’accertamento ha ad oggetto un bene o un’utilità suscettibile di valutazione economica. L’aumento del compenso per la difficoltà, previsto dall’art. 52 DPR 115/2002, è rimesso alla discrezionalità del giudice ed è insindacabile se motivato.

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Opposizione tardiva e controllo clausole abusive

L’opposizione tardiva, pur ammessa per garantire la tutela del consumatore contro le clausole abusive, non comporta un obbligo generalizzato di controllo d’ufficio in caso di mancata tempestiva contestazione da parte del debitore consapevole.

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Mancata prova della cessione del credito

La sentenza si pronuncia sull’onere della prova della cessione del credito in capo al cessionario, evidenziando come la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non sia sufficiente in caso di contestazione. Il cessionario deve fornire prova documentale della titolarità del credito, pena l’accoglimento dell’opposizione.

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