La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19347/2025, interviene su un complesso caso di mutuo solutorio, ovvero un finanziamento concesso per estinguere debiti pregressi con lo stesso istituto di credito. La Corte conferma la validità di tale contratto, specificando che l’accredito della somma sul conto corrente del debitore ne sancisce la ‘disponibilità giuridica’, anche se l’importo viene immediatamente utilizzato per ripianare altre esposizioni. Tuttavia, la sentenza accoglie i motivi di ricorso relativi all’usura, cassando la decisione d’appello. Viene stabilito che il giudice di merito dovrà riesaminare se il tasso di mora superi la soglia usura, applicando i corretti principi di calcolo indicati dalle Sezioni Unite, e dovrà valutare nel merito la domanda di ‘usura in concreto’, che era stata erroneamente definita generica.
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