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Diritto Bancario

Responsabilità banca per assegno contraffatto

La sentenza chiarisce la responsabilità della banca negoziatrice di un assegno non trasferibile nel caso di incasso da parte di un soggetto diverso dal legittimo beneficiario. Si afferma che la banca ha l’onere di dimostrare di aver ottemperato agli obblighi identificativi del prenditore, agendo con la diligenza del bonus argentarius.

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Opposizione tardiva e controllo clausole abusive

L’opposizione tardiva, pur ammessa per garantire la tutela del consumatore contro le clausole abusive, non comporta un obbligo generalizzato di controllo d’ufficio in caso di mancata tempestiva contestazione da parte del debitore consapevole.

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Mancata prova della cessione del credito

La sentenza si pronuncia sull’onere della prova della cessione del credito in capo al cessionario, evidenziando come la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non sia sufficiente in caso di contestazione. Il cessionario deve fornire prova documentale della titolarità del credito, pena l’accoglimento dell’opposizione.

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Effettiva erogazione del denaro nel contratto di mutuo

La sentenza ribadisce l’importanza dell’effettiva erogazione del denaro nel contratto di mutuo, stabilendo che la mancata prova di tale elemento, anche in presenza di un contratto firmato e di una garanzia ipotecaria, rende il credito inesistente. Viene inoltre ribadita l’inammissibilità della mera certificazione ex art. 50 TUB e del piano di ammortamento come prova dell’erogazione.

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Concorso di colpa nella clonazione dell'assegno bancario

La sentenza chiarisce la responsabilità della banca negoziatrice ed emittente nel caso di pagamento di un assegno bancario clonato. Viene analizzato il grado di diligenza richiesto agli istituti bancari, anche alla luce delle nuove tecnologie, e l’onere di adottare misure antifrode adeguate. Si esamina inoltre il concorso di colpa del danneggiato e la ripartizione del risarcimento del danno.

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Cessione del credito e notifica al debitore

La sentenza chiarisce che la notifica della cessione del credito al debitore ceduto ha la funzione di rendere la cessione a lui opponibile. Inoltre, specifica che la mancata o invalida notifica non inficia la validità della cessione stessa, ma la rende solo inopponibile al debitore. Infine, precisa che la prova della titolarità del credito da parte del cessionario può essere fornita anche tramite dichiarazioni unilaterali, seppur provenienti da un contesto processuale.

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Restituzione somma e compensazione parziale tra cointestatari

La sentenza definisce la restituzione di una somma data in prestito e non restituita. Viene inoltre definita una compensazione parziale con un credito vantato dal convenuto in relazione alla cointestazione di buoni fruttiferi postali. Si ribadisce che la riscossione da parte di un cointestatario non incide sulle spettanze del credito.

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Risoluzione del contratto per violazione obblighi informativi

La sentenza conferma il principio che la violazione degli obblighi informativi e di adeguatezza da parte dell’intermediario finanziario può comportare la risoluzione del contratto e il diritto alla restituzione delle somme investite, al netto di quelle di cui si dimostri l’avvenuta vendita e la mancata dimostrazione del danno subito.

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Mutuo, regime di capitalizzazione composta degli interessi

La sentenza chiarisce che la mancata indicazione nel contratto di mutuo del regime di capitalizzazione composta degli interessi non comporta nullità del contratto. Si evidenzia che il maggior carico di interessi nel piano di ammortamento alla francese non deriva da anatocismo, ma dalla scelta concordata del piano di rimborso del capitale.

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Nullità parziale fideiussione per intesa anticoncorrenziale

L’accertamento di un’intesa anticoncorrenziale relativa a moduli contrattuali predisposti dalle banche non comporta automaticamente la nullità delle fideiussioni rilasciate in epoca antecedente all’accertamento, essendo necessaria la prova specifica dell’intesa illecita.

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Responsabilità della banca per pagamento di assegni falsi

La sentenza affronta il tema della responsabilità contrattuale della banca in caso di pagamento di assegni con firma di emissione falsa. Il giudice, richiamando la giurisprudenza di legittimità, afferma che la banca risponde del pagamento di un assegno falsificato solo se l’alterazione del titolo sia rilevabile ictu oculi, sulla base delle conoscenze del bancario medio.

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Mutatio libelli, immutabilità della domanda nel corso del giudizio

La sentenza ribadisce il principio di immutabilità della domanda nel corso del giudizio, sancendo che non è ammessa la proposizione di domande nuove in appello.

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Cessione del credito e carenza di legittimazione passiva

La cessione del credito non implica il subentro del cessionario nei rapporti contrattuali tra cedente e debitore. Ne consegue che il cessionario non può essere chiamato a rispondere di eventuali vizi del contratto originario.

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Legittimazione attiva delle società di cartolarizzazione

La sentenza affronta i temi della legittimazione attiva delle società di cartolarizzazione, della prova della cessione del credito in blocco e della validità della documentazione bancaria nel procedimento monitorio. Inoltre, si pronuncia sulla qualificazione della fideiussione e sulla non applicabilità dello schema ABI censurato dalla Banca d’Italia alle fideiussioni stipulate successivamente.

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Rideterminazione saldo conto corrente e rigetto nullità mutuo

Il Tribunale, in materia di contratti bancari, ha affermato il principio secondo cui il correntista ha diritto alla rideterminazione del saldo del conto corrente in caso di applicazione di clausole nulle o vessatorie. Inoltre, per la declaratoria di nullità di un mutuo di scopo è necessaria la prova che la destinazione del finanziamento sia entrata a far parte del programma contrattuale, incidendo sul profilo causale del negozio.

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Rimborso costi estinzione anticipata finanziamento

Il Tribunale, confermando la decisione del Giudice di Pace, ha ribadito l’orientamento giurisprudenziale secondo cui, in caso di estinzione anticipata di un finanziamento, il consumatore ha diritto alla restituzione di tutti i costi sostenuti, inclusi quelli non ricorrenti (up front), indipendentemente dalla data di stipula del contratto. Tale principio si applica anche ai contratti stipulati prima dell’entrata in vigore della normativa che ha recepito la direttiva europea in materia. Il criterio di calcolo da adottare per la quantificazione del rimborso è quello pro rata temporis.

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Nullità clausole interessi ultralegali e anatocismo

La sentenza definisce i criteri per la verifica dell’usurarietà dei tassi di interesse nei contratti di mutuo, distinguendo tra interessi corrispettivi e moratori e considerando il momento della stipula. Si precisa che il piano di ammortamento alla francese non configura anatocismo. Inoltre, si chiarisce che l’utilizzo dell’EURIBOR come parametro di riferimento non è di per sé illegittimo e si sottolinea l’importanza della trasparenza bancaria.

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Nullità di un contratto di Interest Rate Swap (IRS)

Il Tribunale ha stabilito che la mancata indicazione nel contratto di Interest Rate Swap (IRS) degli elementi essenziali per la determinazione del mark to market e del rischio di controparte, determina la nullità del contratto per indeterminatezza dell’oggetto. Ciò a prescindere dalla qualifica di operatore qualificato del cliente, in quanto l’alea del contratto non risulta misurabile o determinabile.

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Incompetenza Sezione Specializzata controversia su finanziamento

L’ordinanza chiarisce la competenza in una controversia riguardante la nullità di contratti di finanziamento collegati all’acquisto di azioni, affermando che la controversia non attiene a rapporti societari ma a rapporti di finanziamento. Si ribadisce che il criterio per la competenza delle Sezioni Specializzate è il legame diretto della controversia con i rapporti societari.

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Rapporti bancari e capitalizzazione trimestrale

La sentenza affronta la questione dell’approvazione tacita dell’estratto conto, la validità della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, i requisiti per l’emissione del decreto ingiuntivo e l’esercizio dello jus variandi nei contratti bancari.

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