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Rilascio del Codice Fiscale ai cittadini extracomunitari

Strumento di identificazione del cittadino nei rapporti con enti e pubbliche amministrazioni il “codice fiscale” è attribuito dall’anagrafe tributaria, per consentire una rapida identificazione del cittadino contribuente ed è rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Composto da 16 caratteri alfa-numerici, per le persone fisiche e, 9 per le persone giuridiche, (corrispondente in realtà alla loro partita IVA), […]

Pubblicato il 13 June 2007 in Diritto Amministrativo

Strumento di identificazione del cittadino nei rapporti con enti e pubbliche amministrazioni il “codice fiscale” è attribuito dall’anagrafe tributaria, per consentire una rapida identificazione del cittadino contribuente ed è rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Composto da 16 caratteri alfa-numerici, per le persone fisiche e, 9 per le persone giuridiche, (corrispondente in realtà alla loro partita IVA), oltre che al cittadino italiano, il C.F., può essere attribuito anche allo straniero regolarmente entrato nello Stato,con visto per lavoro subordinato, il cui rilascio è onere dei consolati italiani all’estero o, rappresentanze diplomatiche. Qualora siano sforniti di C.F. poichè non titolari di permesso legato ad attività lavorative, gli stranieri extracomunitari, possono ottenerlo inoltrando apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate o, Ministero delle Finanze, accompagnata dalla esibizione del passaporto e permesso di soggiorno. Tale documento è necessario affinché lo straniero possa: iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale; essere assunto come lavoratore dipendente; iniziare attività lavorativa autonoma; aprire un conto corrente bancario; effettuare dichiarazione dei redditi effettuare dichiarazione dei sostituti d’imposta; compiere denunce contributive all’INPS; ottenere certificati rilasciati a contribuenti soggetti a ritenuta fiscale; eseguire comunicazioni allo schedario dei titoli azionari; produrre fatture IVA e ricevute fiscali; produrre bolle di accompagnamento; emettere dichiarazioni IVA e INVIM; registrare atti; eseguire successione e donazione; richiedere volture catastali, note di trascrizione e iscrizione nei registri immobiliari; richiedere volture al pubblico registro automobilistico; emettere bollettini e distinte di versamento dell’esattoria; presentare domande per autorizzazioni, concessioni, licenze. In caso di smarrimento è possibile ottenerne duplicato sempre inoltrando richiesta all’Agenzia dell’Entrate o, Ministero delle Finanze.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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