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Decorrenza pensione salvaguardati: la regola della domanda

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13575/2025, ha chiarito un punto cruciale sulla decorrenza pensione per i lavoratori ‘salvaguardati’ dalla legge n. 147/2013. Contrariamente a quanto stabilito dalla Corte d’Appello, la pensione di anzianità non scatta automaticamente dal 1° gennaio 2014, ma segue la regola generale: decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda amministrativa. Nel caso di specie, avendo l’assicurato presentato domanda a luglio 2014, la pensione è stata correttamente liquidata dall’Istituto Previdenziale a partire dal 1° agosto 2014. La Corte ha sottolineato che la data del 1° gennaio 2014 rappresenta solo un limite minimo invalicabile, non una data di decorrenza automatica.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Decorrenza Pensione per i Lavoratori Salvaguardati: la Domanda è Sovrana

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione di grande importanza per i lavoratori cosiddetti ‘salvaguardati’: la corretta decorrenza pensione. La pronuncia chiarisce che, anche per chi beneficia di queste tutele, la regola generale non cambia: la pensione di anzianità decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda amministrativa, e non da una data fissa prestabilita dalla legge di salvaguardia.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dalla richiesta di un lavoratore che, rientrando nelle tutele previste dalla legge n. 147 del 2013, aveva chiesto il riconoscimento della pensione di anzianità. La Corte d’Appello di Bologna aveva accolto la sua tesi, stabilendo che il trattamento pensionistico dovesse decorrere dal 1° gennaio 2014, data indicata dalla normativa di salvaguardia come termine iniziale per i benefici.

Tuttavia, l’Istituto Previdenziale aveva liquidato la pensione solo a partire dal 1° agosto 2014, ovvero dal primo giorno del mese successivo alla data in cui il lavoratore aveva effettivamente presentato la domanda amministrativa (29 luglio 2014). L’Istituto ha quindi presentato ricorso in Cassazione, sostenendo la correttezza del proprio operato e l’applicazione della regola generale.

La Decisione della Cassazione sulla Decorrenza Pensione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso dell’Istituto Previdenziale, ribaltando la decisione dei giudici d’appello. Il principio affermato è netto: le norme di salvaguardia, pur consentendo l’accesso alla pensione con requisiti più favorevoli, non derogano alla disciplina generale sulla decorrenza pensione.

La legge di riferimento (art. 22 della legge n. 153/1969) stabilisce in modo inequivocabile che la pensione di anzianità “decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda”. La presentazione dell’istanza è, quindi, un elemento costitutivo del diritto stesso.

Il Ruolo della Data del 1° Gennaio 2014

Il cuore della controversia risiedeva nell’interpretazione del comma 195 della legge n. 147/2013, che impediva ai trattamenti pensionistici dei salvaguardati di avere una decorrenza anteriore al 1° gennaio 2014. La Cassazione ha chiarito che questa data non fissa un inizio automatico del diritto, ma rappresenta unicamente un “limite iniziale inderogabile”. In altre parole, la pensione non può iniziare prima di quella data, ma il suo effettivo avvio dipende sempre e comunque dal momento in cui l’interessato presenta la domanda.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha fondato la sua decisione su un’attenta analisi della natura della pensione di anzianità e delle finalità delle norme di salvaguardia. I giudici hanno spiegato che la regola della decorrenza legata alla domanda è un principio cardine del nostro sistema previdenziale. Le norme di salvaguardia sono nate per prorogare l’applicazione di una disciplina più favorevole in termini di requisiti contributivi e anagrafici, non per stravolgere i meccanismi di liquidazione della prestazione.

Inoltre, la Corte ha distinto nettamente la pensione di anzianità da quella di vecchiaia. Per quest’ultima, la decorrenza è generalmente legata al compimento dell’età pensionabile, indipendentemente dalla data della domanda. Per la pensione di anzianità, invece, la volontà dell’assicurato, manifestata attraverso la domanda amministrativa, è un presupposto essenziale e imprescindibile. Senza domanda, il diritto non sorge e, di conseguenza, la decorrenza non può che essere successiva a tale manifestazione di volontà.

Conclusioni

Questa ordinanza fornisce un’indicazione pratica fondamentale per tutti i lavoratori che rientrano in regimi di salvaguardia. La sentenza conferma che il diritto alla pensione, pur se maturato in base a requisiti precedenti, si concretizza solo con la presentazione della domanda. Pertanto, per ottenere la liquidazione della prestazione, non è sufficiente aver maturato i requisiti, ma è necessario attivarsi e presentare l’apposita istanza all’ente previdenziale. La decorrenza pensione sarà sempre fissata al primo giorno del mese successivo a tale adempimento, nel rispetto dei limiti temporali minimi imposti dalla specifica normativa di salvaguardia.

Per un lavoratore ‘salvaguardato’ dalla legge 147/2013, quando inizia la pensione di anzianità?
La pensione di anzianità inizia a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda amministrativa, non automaticamente dal 1° gennaio 2014.

La normativa di salvaguardia modifica la regola generale sulla decorrenza della pensione?
No, la Corte di Cassazione ha chiarito che le leggi di salvaguardia non derogano alla regola generale. La data del 1° gennaio 2014, citata nella legge, è solo un limite minimo prima del quale la pensione non può iniziare, ma non ne stabilisce la decorrenza automatica.

Perché la data della domanda è così importante per la pensione di anzianità?
Perché, a differenza della pensione di vecchiaia, la presentazione della domanda è considerata un elemento costitutivo del diritto. La prestazione decorre solo dopo che l’assicurato ha manifestato la sua volontà di andare in pensione presentando l’apposita istanza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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