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Correzione errore materiale: quando non è ammessa

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un’istanza di correzione errore materiale volta a introdurre la condanna solidale al pagamento delle spese. Secondo la Corte, tale modifica non rappresenta una semplice svista, ma un’alterazione sostanziale della decisione che richiede una valutazione di merito, esulando quindi dall’ambito della procedura di correzione.

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Pubblicato il 19 settembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Correzione Errore Materiale: i Limiti secondo la Cassazione

L’istituto della correzione errore materiale rappresenta uno strumento essenziale per garantire l’accuratezza formale dei provvedimenti giudiziari. Tuttavia, il suo ambito di applicazione è rigorosamente delimitato. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce che tale procedura non può essere utilizzata per modificare la sostanza di una decisione, come nel caso dell’introduzione di un vincolo di solidarietà passiva per le spese legali. Analizziamo insieme il caso e le motivazioni della Corte.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un procedimento in cui una società risultava vittoriosa. L’ordinanza che definiva il giudizio condannava le controparti (un gruppo di eredi) al pagamento delle spese processuali, senza però specificare un vincolo di solidarietà tra loro.

Successivamente, la società presentava un’istanza per la correzione errore materiale dell’ordinanza. La richiesta mirava a modificare il dispositivo, aggiungendo esplicitamente che la condanna al pagamento delle spese dovesse intendersi “con il vincolo della solidarietà passiva”. Secondo la società, si trattava di una mera omissione da sanare.

La Decisione sulla correzione errore materiale

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’istanza di correzione inammissibile. I giudici hanno stabilito che l’intervento richiesto non rientrava nella categoria degli errori materiali o di calcolo emendabili tramite la procedura ex art. 287 c.p.c.

La Corte ha ritenuto che l’introduzione della condanna solidale non fosse una semplice rettifica, ma un’operazione che implicava un giudizio di merito sulla comunanza di interessi tra le parti soccombenti, valutazione che il giudice della causa originaria non aveva espresso.

Le Motivazioni della Decisione

Il cuore della pronuncia risiede nella netta distinzione tra errore materiale e vizio di giudizio. La Corte ha spiegato che la condanna solidale al pagamento delle spese, ai sensi dell’art. 97 c.p.c., non è un automatismo, ma il frutto di una valutazione discrezionale del giudice circa la sussistenza di un interesse comune tra le parti.

La sua eventuale omissione, pertanto, non costituisce una svista materiale, bensì una scelta (o una mancata scelta) che attiene al merito della decisione. Modificare l’ordinanza per inserirla ex post equivarrebbe a compiere una nuova valutazione di merito, alterando il contenuto sostanziale del provvedimento. La procedura di correzione errore materiale è riservata a quegli sbagli che non incidono sulla volontà del giudice (come un refuso, un errore di trascrizione o un calcolo errato), non a quelli che ne modificano o integrano il contenuto volitivo. L’istanza, di conseguenza, è stata giudicata inammissibile.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento processuale: la stabilità delle decisioni giudiziarie. Lo strumento della correzione non può diventare un mezzo per rimediare a presunti errori di giudizio o per “perfezionare” un provvedimento a proprio favore dopo la sua emissione. La parte che ritenga errata una statuizione sulle spese, inclusa la mancata previsione della solidarietà, deve utilizzare i mezzi di impugnazione ordinari, non la scorciatoia della correzione materiale. La decisione serve da monito a distinguere attentamente tra gli errori formali, che possono essere corretti, e le valutazioni di merito, che diventano definitive se non impugnate nei modi e nei termini di legge.

Quando una richiesta di correzione di errore materiale è considerata inammissibile?
Una richiesta di correzione è inammissibile quando la modifica richiesta non riguarda una semplice svista formale o un errore di calcolo, ma altera il contenuto sostanziale della decisione implicando una nuova valutazione di merito da parte del giudice.

L’aggiunta della condanna solidale per le spese legali è un errore materiale?
No. Secondo la Corte di Cassazione, l’introduzione della condanna solidale non è un errore materiale correggibile, poiché presuppone un giudizio sulla comunanza di interessi tra le parti, che è una valutazione di merito ai sensi dell’art. 97 c.p.c.

Qual è la differenza tra un errore materiale e un errore di giudizio?
Un errore materiale è una svista palese che non incide sul processo logico-decisionale del giudice (es. un errore di trascrizione). Un errore di giudizio, invece, riguarda una valutazione errata dei fatti o del diritto e può essere contestato solo attraverso i mezzi di impugnazione previsti dalla legge (es. appello).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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