Correzione Errore Materiale: Spese Legali e Tutela dell’Avvocato
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 7008/2024, riporta l’attenzione su un istituto fondamentale della procedura civile: la correzione di errore materiale. Questo strumento si rivela cruciale per sanare sviste che, seppur non intaccando la sostanza della decisione, possono avere conseguenze pratiche significative, come nel caso dell’omessa statuizione sulla distrazione delle spese a favore del legale. Analizziamo insieme questa vicenda.
I Fatti di Causa
La controversia trae origine da un ricorso in Cassazione avverso un decreto di una Corte d’Appello. La Suprema Corte, con una prima ordinanza, aveva rigettato il ricorso, condannando la parte ricorrente al pagamento delle spese processuali, liquidate in 3.000 euro oltre 200 euro per esborsi.
Tuttavia, in questo primo provvedimento era sfuggito un dettaglio fondamentale. Il legale della parte resistente (vittoriosa) aveva richiesto la distrazione delle spese in proprio favore, dichiarandosi “antistatario”, ovvero di aver anticipato i costi per il proprio cliente. La Corte aveva omesso di pronunciarsi su questa richiesta e di liquidare le spese forfettarie e gli accessori di legge.
Di fronte a questa omissione, il difensore ha presentato un’istanza per la correzione di errore materiale della precedente ordinanza, chiedendo che venisse disposta la distrazione delle spese e la liquidazione degli importi accessori.
La Decisione della Corte sulla correzione errore materiale
La Corte di Cassazione, riunita in camera di consiglio, ha esaminato l’istanza e l’ha ritenuta fondata. Ha riconosciuto che l’omessa pronuncia sulla richiesta di distrazione delle spese, ritualmente formulata, costituisce un errore materiale emendabile attraverso la specifica procedura di correzione.
Di conseguenza, la Corte ha disposto la correzione della propria precedente ordinanza. Ha specificato che la condanna al pagamento delle spese doveva essere integrata, chiarendo che la somma di 3.000 euro, oltre 200 euro per esborsi, dovesse essere maggiorata delle spese forfettarie nella misura del 15% e degli ulteriori accessori di legge, e soprattutto dovesse essere pagata “con distrazione in favore dell’Avv.to (…) dichiaratosi antistatario”.
Le Motivazioni della Decisione
Le motivazioni alla base dell’accoglimento dell’istanza sono lineari e si fondano sulla natura stessa dell’errore. La Corte ha considerato che l’istanza di correzione fosse “fondata e deve essere accolta”. L’omissione non riguardava un punto controverso della causa, ma un aspetto accessorio e consequenziale alla condanna alle spese, per il quale il legale aveva avanzato una richiesta specifica e legittima. Si tratta, quindi, di una svista, un’omissione che non incide sul contenuto volitivo e decisorio della sentenza, ma solo sulla sua corretta e completa formulazione esecutiva. Pertanto, la procedura di correzione di errore materiale è lo strumento idoneo e necessario per ripristinare la corretta statuizione, garantendo la tutela del diritto del difensore antistatario a recuperare le somme anticipate.
Conclusioni: L’Importanza della Precisione nei Provvedimenti Giudiziari
Questa ordinanza, pur nella sua apparente semplicità, ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: la necessità di precisione e completezza nei provvedimenti giudiziari. L’istituto della correzione di errore materiale agisce come un meccanismo di salvaguardia che permette di rimediare a sviste e omissioni senza dover avviare un nuovo e più complesso grado di giudizio. In questo caso specifico, viene riaffermata la tutela dell’avvocato antistatario, il cui diritto a vedersi rimborsare direttamente dalla parte soccombente le spese anticipate è un elemento essenziale per il corretto funzionamento della giustizia e per la professione forense.
Cos’è una correzione di errore materiale?
È una procedura che consente di correggere in un provvedimento giudiziario errori di calcolo, omissioni o altre sviste che non ne modificano il contenuto decisionale sostanziale.
Perché è stata corretta la precedente ordinanza della Cassazione?
L’ordinanza è stata corretta perché aveva omesso di pronunciarsi sulla richiesta di ‘distrazione delle spese’ a favore dell’avvocato della parte vincitrice, il quale si era dichiarato antistatario, e aveva omesso di liquidare le spese forfettarie e gli accessori di legge.
Cosa significa che un avvocato si dichiara ‘antistatario’?
Significa che l’avvocato dichiara formalmente di aver anticipato le spese legali per il proprio assistito. Di conseguenza, chiede al giudice che la parte soccombente sia condannata a pagare tali spese direttamente a lui, e non al suo cliente.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 7008 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 1 Num. 7008 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 15/03/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 15587/2023 R.G. proposto da: COGNOME NOME, elettivamente domiciliato in INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE) che lo rappresenta e difende unitamente all’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE)
-ricorrente-
COGNOME NOME, elettivamente domiciliato in INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE) che lo rappresenta e difende
-resistente- avverso ORDINANZA di CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE ROMA n. 20436/2023 depositata il 14/07/2023.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 09/01/2024 dal Consigliere NOME COGNOME.
RITENUTO CHE L ‘AVV_NOTAIO , difensore della sig.ra NOME COGNOME propone istanza di correzione di errore materiale dell’ordinanza emessa da questa Suprema Corte nr.20436/2023 il 14/4/2023 e pubblicata il 14/7/2023 con la quale venne rigettato il ricorso proposto dal ricorrente avverso il decreto cronologico nr. 14/2021, emesso dalla Corte di Appello di Bari il 9/10/2020 e pubblicato in data 7/1/2021, e condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali liquidate in euro 3.000,00 più 200,00 per esborsi; chiede che venga disposta la distrazione delle spese di giudizio in suo favore e che siano liquidate le sese forfetarie nella misura del 15% ed ulteriori accessori di legge se dovuti;
CONSIDERATO CHE L’istanza di correzione di errore materiale è fondata e deve essere accolta
P.Q.M.
accoglie il ricorso nei termini di cui in motivazione e dispone la correzione dell’ordinanza emessa da questa Suprema Corte nr.20436/2023 il 14/4/2023 e pubblicata il 14/7/2023 nel senso che laddove si legge: ‘ condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio a favore del controricorrente che si liquidano in euro 3.000,00 complessive più 200,00 per esborsi ‘ debba invece leggersi: ‘ condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio a favore del controricorrente che si liquidano in euro 3.000,00 complessive più 200,00 per esborsi oltre alle spese forfetarie nella misura del 15% ed ulteriori accessori di legge se dovuti con distrazione in favore dell’AVV_NOTAIO dichiaratosi antistatario ‘.
Così deciso in Roma, il 09/01/2024.