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Correzione errore materiale e spese legali: il caso

La Corte di Cassazione interviene per correggere un proprio precedente provvedimento a causa di un errore materiale. L’ordinanza originale aveva omesso di disporre la distrazione delle spese a favore del legale della parte vittoriosa, che si era dichiarato antistatario, e di liquidare le spese forfettarie. Con la nuova ordinanza, la Corte accoglie l’istanza e rettifica la decisione, statuendo che il pagamento delle spese legali, comprensive di accessori, avvenga direttamente in favore del difensore.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Correzione Errore Materiale: Spese Legali e Tutela dell’Avvocato

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 7008/2024, riporta l’attenzione su un istituto fondamentale della procedura civile: la correzione di errore materiale. Questo strumento si rivela cruciale per sanare sviste che, seppur non intaccando la sostanza della decisione, possono avere conseguenze pratiche significative, come nel caso dell’omessa statuizione sulla distrazione delle spese a favore del legale. Analizziamo insieme questa vicenda.

I Fatti di Causa

La controversia trae origine da un ricorso in Cassazione avverso un decreto di una Corte d’Appello. La Suprema Corte, con una prima ordinanza, aveva rigettato il ricorso, condannando la parte ricorrente al pagamento delle spese processuali, liquidate in 3.000 euro oltre 200 euro per esborsi.

Tuttavia, in questo primo provvedimento era sfuggito un dettaglio fondamentale. Il legale della parte resistente (vittoriosa) aveva richiesto la distrazione delle spese in proprio favore, dichiarandosi “antistatario”, ovvero di aver anticipato i costi per il proprio cliente. La Corte aveva omesso di pronunciarsi su questa richiesta e di liquidare le spese forfettarie e gli accessori di legge.

Di fronte a questa omissione, il difensore ha presentato un’istanza per la correzione di errore materiale della precedente ordinanza, chiedendo che venisse disposta la distrazione delle spese e la liquidazione degli importi accessori.

La Decisione della Corte sulla correzione errore materiale

La Corte di Cassazione, riunita in camera di consiglio, ha esaminato l’istanza e l’ha ritenuta fondata. Ha riconosciuto che l’omessa pronuncia sulla richiesta di distrazione delle spese, ritualmente formulata, costituisce un errore materiale emendabile attraverso la specifica procedura di correzione.

Di conseguenza, la Corte ha disposto la correzione della propria precedente ordinanza. Ha specificato che la condanna al pagamento delle spese doveva essere integrata, chiarendo che la somma di 3.000 euro, oltre 200 euro per esborsi, dovesse essere maggiorata delle spese forfettarie nella misura del 15% e degli ulteriori accessori di legge, e soprattutto dovesse essere pagata “con distrazione in favore dell’Avv.to (…) dichiaratosi antistatario”.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni alla base dell’accoglimento dell’istanza sono lineari e si fondano sulla natura stessa dell’errore. La Corte ha considerato che l’istanza di correzione fosse “fondata e deve essere accolta”. L’omissione non riguardava un punto controverso della causa, ma un aspetto accessorio e consequenziale alla condanna alle spese, per il quale il legale aveva avanzato una richiesta specifica e legittima. Si tratta, quindi, di una svista, un’omissione che non incide sul contenuto volitivo e decisorio della sentenza, ma solo sulla sua corretta e completa formulazione esecutiva. Pertanto, la procedura di correzione di errore materiale è lo strumento idoneo e necessario per ripristinare la corretta statuizione, garantendo la tutela del diritto del difensore antistatario a recuperare le somme anticipate.

Conclusioni: L’Importanza della Precisione nei Provvedimenti Giudiziari

Questa ordinanza, pur nella sua apparente semplicità, ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: la necessità di precisione e completezza nei provvedimenti giudiziari. L’istituto della correzione di errore materiale agisce come un meccanismo di salvaguardia che permette di rimediare a sviste e omissioni senza dover avviare un nuovo e più complesso grado di giudizio. In questo caso specifico, viene riaffermata la tutela dell’avvocato antistatario, il cui diritto a vedersi rimborsare direttamente dalla parte soccombente le spese anticipate è un elemento essenziale per il corretto funzionamento della giustizia e per la professione forense.

Cos’è una correzione di errore materiale?
È una procedura che consente di correggere in un provvedimento giudiziario errori di calcolo, omissioni o altre sviste che non ne modificano il contenuto decisionale sostanziale.

Perché è stata corretta la precedente ordinanza della Cassazione?
L’ordinanza è stata corretta perché aveva omesso di pronunciarsi sulla richiesta di ‘distrazione delle spese’ a favore dell’avvocato della parte vincitrice, il quale si era dichiarato antistatario, e aveva omesso di liquidare le spese forfettarie e gli accessori di legge.

Cosa significa che un avvocato si dichiara ‘antistatario’?
Significa che l’avvocato dichiara formalmente di aver anticipato le spese legali per il proprio assistito. Di conseguenza, chiede al giudice che la parte soccombente sia condannata a pagare tali spese direttamente a lui, e non al suo cliente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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