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Contributo solidarietà pensioni: illegittimo per le Casse

Un professionista in pensione ha contestato il contributo di solidarietà applicato dalla sua Cassa di previdenza. La Corte di Cassazione, confermando le decisioni dei gradi precedenti, ha dichiarato illegittima la trattenuta. Secondo la Corte, un tale prelievo, qualificabile come prestazione patrimoniale, può essere introdotto solo da una legge dello Stato e non da un regolamento interno della Cassa. Di conseguenza, l’appello della Cassa è stato dichiarato inammissibile, consolidando un orientamento giurisprudenziale a favore dei pensionati.

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Pubblicato il 5 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Illegittimo il Contributo di Solidarietà sulle Pensioni delle Casse Professionali

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale per migliaia di professionisti in pensione: il contributo di solidarietà pensioni non può essere imposto autonomamente dalle Casse di previdenza privatizzate. Questa decisione consolida un orientamento giuridico che protegge i diritti acquisiti dei pensionati, stabilendo chiari limiti al potere normativo di questi enti. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le motivazioni della Suprema Corte.

I Fatti del Caso: Un Pensionato contro la Propria Cassa

Un dottore commercialista in pensione si è visto applicare sulla propria pensione una trattenuta a titolo di “contributo di solidarietà”. Tale prelievo era stato introdotto da una serie di delibere della Cassa di previdenza di categoria. Ritenendo questa trattenuta illegittima, il pensionato ha citato in giudizio la Cassa davanti al Tribunale di Bologna.

Sia in primo grado che in appello, i giudici hanno dato ragione al professionista. Hanno dichiarato l’illegittimità delle trattenute e condannato la Cassa alla restituzione delle somme indebitamente prelevate. Non soddisfatta, la Cassa ha portato la questione fino alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Cassazione sul Contributo di Solidarietà Pensioni

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso della Cassa inammissibile, confermando in toto le sentenze precedenti. La decisione si fonda su un orientamento ormai consolidato: le Casse previdenziali privatizzate, pur avendo autonomia gestionale, non hanno il potere di imporre prestazioni patrimoniali ai loro iscritti. Questo potere, secondo la Costituzione, è riservato esclusivamente al legislatore statale.

L’Autonomia delle Casse e i Suoi Limiti

La Cassa ricorrente sosteneva che l’introduzione del contributo fosse una misura necessaria per garantire l’equilibrio di bilancio e la stabilità della gestione a lungo termine, in virtù della propria autonomia normativa. Tuttavia, la Cassazione ha chiarito che questa autonomia non è illimitata.

Gli enti previdenziali privatizzati non possono adottare provvedimenti che, invece di modificare i criteri di determinazione futuri del trattamento pensionistico, impongono una trattenuta su una pensione già liquidata e determinata secondo le regole vigenti al momento del pensionamento.

Le Motivazioni: Perché il Contributo di Solidarietà Pensioni è Illegittimo

Le motivazioni della Corte sono chiare e si basano su principi costituzionali. Il contributo di solidarietà, in questo contesto, non è una modifica dei criteri di calcolo della pensione, ma un prelievo forzoso su un diritto già acquisito. Come tale, rientra nella categoria delle “prestazioni patrimoniali” menzionate all’articolo 23 della Costituzione.

La norma costituzionale stabilisce che nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. Un regolamento o una delibera di una Cassa previdenziale, anche se approvato da un ministero, non è una legge dello Stato. Pertanto, l’ente non ha la facoltà di imporre un simile contributo. La Corte ha inoltre respinto l’argomentazione subordinata della Cassa, che chiedeva l’applicazione di un diverso contributo di solidarietà previsto da una legge statale (D.L. 201/2011), poiché le condizioni per la sua applicabilità (inerzia dell’ente) non erano state dimostrate.

Conclusioni: Le Implicazioni per i Pensionati

Questa ordinanza rappresenta un’importante tutela per i pensionati iscritti alle Casse professionali. Le conclusioni che possiamo trarre sono le seguenti:

1. Protezione dei Diritti Acquisiti: La pensione, una volta liquidata, è un diritto soggettivo che non può essere ridotto da prelievi imposti autonomamente dalla Cassa.
2. Limite al Potere Normativo: L’autonomia delle Casse privatizzate non si estende all’imposizione di prestazioni patrimoniali, che rimane una prerogativa esclusiva della legge statale.
3. Diritto al Rimborso: I pensionati che hanno subito trattenute illegittime a titolo di contributo di solidarietà hanno diritto alla restituzione integrale delle somme, con l’aggiunta degli interessi legali calcolati dal giorno di ogni singolo prelievo.

Una Cassa di previdenza professionale può imporre un contributo di solidarietà sulle pensioni che eroga?
No. Secondo la Corte di Cassazione, una Cassa di previdenza privatizzata non può imporre autonomamente un contributo di solidarietà, poiché si tratta di una prestazione patrimoniale la cui istituzione è riservata esclusivamente alla legge dello Stato.

Perché un contributo di solidarietà deciso da una Cassa è considerato illegittimo?
È illegittimo perché viola la riserva di legge prevista dall’articolo 23 della Costituzione. Un prelievo su una pensione già liquidata è una prestazione patrimoniale che solo il legislatore statale può imporre, non un ente privato tramite propri regolamenti, anche se il suo obiettivo è assicurare la stabilità finanziaria.

In caso di rimborso delle trattenute, da quando decorrono gli interessi?
La Corte ha stabilito che gli interessi legali sulle somme da rimborsare decorrono dalla data di ogni singolo prelievo illegittimo effettuato sulla pensione, e non da una data successiva, poiché il credito del pensionato matura in quel momento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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