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Contributi Cassa geometri: obbligo anche senza reddito

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’obbligo di versare i contributi minimi alla cassa professionale sussiste per il solo fatto di essere iscritti all’albo, a prescindere dall’esercizio continuativo della professione o dalla produzione di reddito. La Corte ha ribaltato la decisione dei giudici di merito, che avevano annullato una cartella esattoriale per contributi non versati da un geometra, valorizzando il principio di solidarietà di categoria e l’autonomia regolamentare della Cassa di previdenza. La sentenza chiarisce che l’iscrizione all’albo è condizione sufficiente per l’insorgere dell’obbligazione contributiva minima.

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Pubblicato il 19 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Contributi Cassa geometri: obbligo di versamento anche senza esercizio continuativo

L’iscrizione all’albo professionale comporta automaticamente l’obbligo di versare i contributi minimi alla cassa di previdenza, anche in assenza di un esercizio continuativo della professione e di reddito. Questo è il principio chiave ribadito dalla Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza n. 8822/2025, che ha accolto il ricorso di una Cassa di previdenza dei geometri contro la decisione di merito favorevole a un suo iscritto. La sentenza chiarisce la natura solidaristica dei Contributi Cassa geometri e l’irrilevanza della natura occasionale dell’attività professionale.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine dall’opposizione di un geometra a una cartella esattoriale con cui la Cassa professionale richiedeva il pagamento di circa 4.700 euro a titolo di contributi minimi, soggettivi, integrativi e accessori. Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano dato ragione al professionista, annullando la cartella. La motivazione dei giudici di merito si fondava sulla convinzione che presupposto per l’iscrizione e la contribuzione alla Cassa fosse l’esercizio dell’attività professionale con carattere di continuità. Poiché il geometra aveva dimostrato di non aver svolto la professione in modo abituale e continuativo, le corti inferiori avevano escluso l’obbligo contributivo.

L’obbligo dei Contributi Cassa geometri secondo la Cassazione

La Corte di Cassazione ha completamente ribaltato questa prospettiva, accogliendo i motivi di ricorso presentati dalla Cassa professionale. Gli Ermellini hanno affermato che la tesi della Corte d’Appello è errata, in quanto l’obbligatorietà dell’iscrizione e del pagamento della contribuzione minima è una conseguenza diretta della scelta del professionista di iscriversi all’albo.

L’Iscrizione all’Albo come Requisito Sufficiente

Il punto centrale della decisione è che, ai fini dell’obbligatorietà del versamento minimo, è condizione sufficiente la mera iscrizione all’albo professionale. La Corte sottolinea come, nel momento in cui un geometra sceglie liberamente di iscriversi, anche se intende svolgere l’attività solo occasionalmente, assume su di sé degli obblighi di solidarietà verso i colleghi. A tali obblighi, che includono il pagamento di una contribuzione minima, non può sottrarsi.

Il Principio di Solidarietà Endocategoriale

La decisione si fonda sul principio di solidarietà endocategoriale, sancito dagli articoli 2 e 38 della Costituzione. Questo principio impone un dovere di contribuzione a tutti gli iscritti per assicurare l’equilibrio finanziario a lungo termine dell’ente previdenziale e garantire le prestazioni a tutti i membri della categoria. La contribuzione minima, quindi, non è legata al reddito prodotto, ma allo status di iscritto all’albo.

Le Motivazioni della Decisione

La Suprema Corte ha motivato la sua decisione evidenziando che le previsioni regolamentari della Cassa professionale, che stabiliscono l’obbligo di iscrizione e contribuzione anche per chi esercita la professione in modo non continuativo ed esclusivo, sono una legittima espressione dell’autonomia gestionale conferita agli enti previdenziali privatizzati. Tali norme non estendono l’obbligo a nuove categorie di soggetti, ma si limitano a definire il sistema contributivo per i geometri già iscritti all’Albo. La Corte ha ritenuto irrilevanti, ai fini dell’obbligo contributivo minimo, sia la natura occasionale dell’esercizio della professione sia la mancata produzione di reddito. Di conseguenza, i giudici di merito hanno errato nel ritenere le previsioni della Cassa contra legem e nel non applicarle al caso di specie.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale di grande importanza per tutti i liberi professionisti. La scelta di rimanere iscritti a un albo professionale non è priva di conseguenze: comporta l’assunzione di un obbligo contributivo minimo, basato su un principio di solidarietà, che prescinde totalmente dall’effettivo svolgimento dell’attività e dalla percezione di un reddito. I professionisti che svolgono attività in modo saltuario o che non generano reddito dalla professione devono quindi valutare attentamente i costi associati al mantenimento dell’iscrizione all’albo, poiché non potranno sottrarsi al versamento dei contributi previdenziali minimi previsti dalla propria Cassa di appartenenza.

È obbligatorio versare i contributi minimi alla Cassa professionale anche se non si esercita la professione in modo continuativo?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, la sola iscrizione all’albo professionale è condizione sufficiente a far sorgere l’obbligo di versare la contribuzione minima, indipendentemente dalla continuità dell’esercizio professionale.

La mancanza di reddito professionale esonera dal pagamento dei contributi minimi?
No. La Corte ha stabilito che la mancata produzione di reddito è irrilevante ai fini dell’obbligo di versamento della contribuzione minima, la quale si fonda su un principio di solidarietà tra gli iscritti alla stessa categoria professionale.

L’iscrizione ad un’altra gestione previdenziale, come l’INPS, esclude l’obbligo di contribuzione alla Cassa di categoria?
No. La sentenza chiarisce che la mera iscrizione ad un’altra gestione previdenziale (es. INPS) non è di per sé un ostacolo all’insorgere degli obblighi contributivi nei confronti della cassa di previdenza di categoria, se si mantiene l’iscrizione all’albo professionale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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