Conflitto di competenza per valore: quando il Tribunale non può sollevare la questione
Nel processo civile, stabilire quale giudice debba decidere una causa è un passo fondamentale. A volte, però, possono sorgere disaccordi tra uffici giudiziari, generando un conflitto di competenza. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione, la n. 6586/2024, chiarisce un importante limite procedurale: un giudice non può sollevare d’ufficio un conflitto se la disputa con un altro giudice riguarda esclusivamente la competenza per valore. Analizziamo insieme questa decisione.
I Fatti: la disputa sulla competenza tra Giudice di Pace e Tribunale
Una cittadina avviava una causa contro un istituto di credito dinanzi al Giudice di Pace. Quest’ultimo, con una sentenza, dichiarava la propria incompetenza per valore, ritenendo che la controversia, per via del suo ammontare economico, dovesse essere trattata dal Tribunale.
La cittadina, seguendo le indicazioni del primo giudice, riassumeva il giudizio davanti al Tribunale. A questo punto, si verificava un’inversione di rotta: il Tribunale, a sua volta, si riteneva incompetente, sostenendo che la causa rientrasse invece nella competenza per valore del Giudice di Pace. Invece di decidere nel merito, il Tribunale sollevava d’ufficio un regolamento di competenza, chiedendo alla Corte di Cassazione di stabilire a chi spettasse la decisione finale.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Suprema Corte, investita della questione, ha emesso una pronuncia puramente processuale: ha dichiarato inammissibile l’istanza di regolamento di competenza proposta dal Tribunale. Ciò significa che la Corte non è entrata nel merito di chi avesse ragione tra Giudice di Pace e Tribunale, ma ha stabilito che il Tribunale non aveva il potere di sollevare la questione in quel modo.
Le Motivazioni: i limiti al conflitto di competenza d’ufficio
La decisione della Cassazione si fonda su una precisa interpretazione dell’articolo 45 del Codice di Procedura Civile, che disciplina il regolamento di competenza richiesto d’ufficio.
Il ruolo dell’art. 45 c.p.c.
Questo articolo stabilisce che il giudice, davanti al quale la causa è stata riassunta, può a sua volta sollevare un conflitto negativo di competenza, ma solo a condizioni ben precise. Egli deve ritenersi incompetente non per una qualsiasi ragione, ma specificamente per materia o per territorio inderogabile.
La distinzione fondamentale: valore vs. materia e territorio
La Corte ribadisce un principio consolidato: la legge non permette di sollevare d’ufficio un conflitto di competenza quando la discussione tra i due giudici è limitata alla sola competenza per valore. Nel caso specifico, sia il Giudice di Pace che il Tribunale avevano basato le loro argomentazioni unicamente sul valore economico della domanda. Il Giudice di Pace si era dichiarato incompetente per valore, e il Tribunale, dissentendo, sosteneva che proprio per valore la competenza spettasse al primo giudice. Questa situazione non rientra nei casi previsti dall’art. 45 c.p.c. per attivare il controllo della Cassazione. Di conseguenza, la richiesta del Tribunale è stata giudicata inammissibile.
Le Conclusioni: implicazioni pratiche della pronuncia
L’ordinanza della Cassazione ha importanti implicazioni pratiche. Essa serve a razionalizzare il sistema e a prevenire inutili lungaggini processuali. Se ogni disaccordo sulla competenza per valore potesse dar luogo a un regolamento d’ufficio, i processi subirebbero notevoli ritardi per questioni che il legislatore ha inteso risolvere in modo più snello. La decisione riafferma che il meccanismo del conflitto d’ufficio è un rimedio eccezionale, riservato alle sole ipotesi di incompetenza per materia o per territorio inderogabile, considerate dal legislatore come più gravi e meritevoli di un intervento dirimente da parte della Suprema Corte. Per le questioni di mero valore, il sistema prevede altri meccanismi di risoluzione, senza la necessità di sospendere il giudizio per investire la Cassazione.
Un giudice può sollevare un conflitto di competenza se ritiene che un altro giudice abbia errato nel dichiararsi incompetente solo per il valore della causa?
No. Secondo la Corte di Cassazione, l’art. 45 c.p.c. consente di sollevare il conflitto d’ufficio solo se l’incompetenza riguarda la materia o il territorio inderogabile, non quando la questione è unicamente di valore.
Cosa succede se un Tribunale, investito di una causa proveniente dal Giudice di Pace per incompetenza per valore, ritiene che la competenza sia invece del Giudice di Pace?
Il Tribunale non può sollevare un regolamento di competenza d’ufficio basato su questa divergenza. La sua richiesta verrebbe dichiarata inammissibile dalla Corte di Cassazione, come avvenuto in questo caso.
Perché il regolamento di competenza proposto d’ufficio in questo caso è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché la controversia tra il Giudice di Pace e il Tribunale riguardava esclusivamente la competenza per valore, una casistica non prevista dall’art. 45 c.p.c. per poter sollevare d’ufficio il conflitto negativo di competenza.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 6586 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 1 Num. 6586 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 12/03/2024
ORDINANZA
sul regolamento di competenza d’ufficio proposto dal Tribunale di Trieste, con ordinanza resa il 18/05/2023, nel procedimento R.G.N. 2952/2022, promosso da COGNOME NOME (attrice in riassunzione) contro RAGIONE_SOCIALE (convenuta in riassunzione);
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 29/11/2023 dal Consigliere NOME COGNOME;
lette le conclusioni del P.M., nella persona del AVV_NOTAIO Procuratore AVV_NOTAIO, che ha chiesto dichiararsi l’inammissibilità del ricorso;
letti gli atti del procedimento in epigrafe.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con sentenza n. 227/2022, depositata il 30/05/2022, il Giudice di Pace di Trieste ha dichiarato la propria incompetenza per valore in favore del Tribunale di Trieste in ordine alla domanda formulata da COGNOME NOME contro RAGIONE_SOCIALE
Riassunto il giudizio davanti al Tribunale di Trieste, nel contraddittorio delle parti, il giudice adito ha proposto d’ufficio il regolamento di competenza, ritenendo sussistente la competenza per valore del Giudice di pace.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Prima ancora di esaminare gli argomenti posti a fondamento del regolamento di competenza proposto d’ufficio occorre rilevare che l’art. 45 c.p.c. legittima il giudice dinanzi al quale il processo sia stato riassunto, a seguito della declinatoria di competenza di altro giudice originariamente adito, a sollevare d’ufficio il conflitto negativo di competenza soltanto ove si ritenga incompetente per materia o per territorio inderogabile, e non già qualora ritenga che la competenza sia regolata unicamente per valore (così Cass., Sez. 3, Ordinanza n. 8891 del 29/03/2023; cfr. Cass., Sez. U, Sentenza n. 1202 del 18/01/2018).
Nel caso di specie, il Giudice di pace ha dichiarato la propria incompetenza per valore, per essere competente il Tribunale, e quest’ultimo ha, invece, ritenuto sussistente la competenza per valore del Giudice di pace, chiedendo con ordinanza il regolamento di competenza, che, per le ragioni appena evidenziate, deve essere dichiarato inammissibile.
Nessuna statuizione sulle spese deve essere adottata, trattandosi di regolamento di competenza promosso d’ufficio (Cass., Sez. 2, Ordinanza n. 21737 del 17/11/2004).
P.Q.M.
La Corte
dichiara inammissibile l’istanza di regolamento di competenza d’ufficio.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio della Prima Sezione