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Concorso di colpa: caduta su strada dissestata

Una recente sentenza del Tribunale di Milano ha affrontato un caso di risarcimento danni per una caduta su strada pubblica. Sebbene il Comune sia stato riconosciuto responsabile per la cattiva manutenzione, il risarcimento è stato ridotto del 50% a causa del concorso di colpa della danneggiata. Il giudice ha ritenuto che la visibilità del dissesto stradale imponesse alla passante un dovere di maggiore attenzione.

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Pubblicato il 27 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Caduta su Strada Dissestata: Quando la Colpa è a Metà?

Una recente sentenza del Tribunale di Milano chiarisce un punto fondamentale in materia di risarcimento danni per incidenti su suolo pubblico: la responsabilità non è sempre e solo dell’ente proprietario della strada. Anche il comportamento del cittadino ha un peso determinante, potendo portare a un concorso di colpa che riduce significativamente l’importo del risarcimento. Analizziamo questo caso emblematico per capire quali sono gli obblighi del Comune e i doveri di prudenza del pedone.

I Fatti di Causa

Una cittadina conveniva in giudizio un Comune chiedendo il risarcimento dei danni subiti a seguito di una caduta. L’incidente era avvenuto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, a causa di un evidente dislivello nel manto stradale. A seguito della caduta, la donna riportava lesioni fisiche e richiedeva un indennizzo di 25.000 euro per i danni biologici, morali e per le spese mediche sostenute.

Il Comune si costituiva in giudizio, opponendosi alla richiesta e negando la propria responsabilità. Durante il processo, venivano raccolte le prove, tra cui la testimonianza della figlia della danneggiata e una consulenza tecnica d’ufficio (CTU) medico-legale per accertare l’entità delle lesioni.

La Decisione del Tribunale e il Concorso di Colpa

Il Giudice ha riconosciuto la responsabilità del Comune in qualità di ‘custode’ della strada ai sensi dell’art. 2051 del Codice Civile. Tale norma stabilisce che chi ha in custodia una cosa è responsabile dei danni da essa cagionati, salvo che provi il caso fortuito. In questo caso, il nesso causale tra le cattive condizioni della strada e la caduta era evidente.

Tuttavia, la sentenza introduce un elemento cruciale: il concorso di colpa della danneggiata, quantificato nella misura del 50%. La decisione si basa sulla testimonianza secondo cui non solo il punto esatto della caduta, ma “tutta la zona” appariva dissestata. Questo ha portato il giudice a concludere che il pericolo fosse visibile e, di conseguenza, che la pedone non avesse prestato la dovuta attenzione nell’attraversare.

Le Motivazioni della Sentenza

Il Tribunale ha basato la sua decisione su un duplice ragionamento. Da un lato, ha confermato la responsabilità oggettiva dell’ente pubblico, che ha il dovere di garantire la sicurezza delle strade. La testimonianza ha confermato che la caduta era avvenuta “nel punto dove la strada è più dissestata”, dimostrando una chiara anomalia del manto stradale.

Dall’altro lato, ha applicato l’articolo 1227 del Codice Civile, che disciplina appunto il concorso di colpa. Se il fatto colposo del creditore (in questo caso, la disattenzione della pedone) ha contribuito a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa. Poiché il dissesto era palese e diffuso, si presumeva che un utente della strada mediamente diligente avrebbe potuto vederlo ed evitarlo o, quantomeno, procedere con maggiore cautela.

Sulla base della CTU, il danno totale (permanente e temporaneo) è stato quantificato in 3.616,00 euro. In virtù del concorso di colpa al 50%, tale importo è stato dimezzato, e il Comune è stato condannato a pagare alla danneggiata la somma finale di 1.808,00 euro, oltre agli interessi e alla rifusione di una parte delle spese legali.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce un principio importante: il diritto al risarcimento per danni causati da beni in custodia pubblica non è automatico. I cittadini hanno il dovere di usare la normale prudenza. Un pericolo evidente, visibile e facilmente prevedibile può essere considerato una concausa dell’incidente, portando a una significativa riduzione dell’indennizzo. Per gli enti pubblici, ciò non elimina la responsabilità di manutenere le infrastrutture, ma sottolinea come il comportamento del singolo cittadino sia un fattore che i giudici tengono in seria considerazione nella valutazione finale del caso.

In caso di caduta su una strada pubblica dissestata, il Comune è sempre responsabile al 100%?
No. Secondo la sentenza, se il dissesto è visibile e prevedibile, al pedone può essere attribuito un concorso di colpa per non aver prestato la dovuta attenzione, con conseguente riduzione del risarcimento.

Come viene stabilita la corresponsabilità del danneggiato in un caso di caduta?
Il giudice valuta le prove raccolte, in particolare le testimonianze. In questo caso, la dichiarazione che “tutta la zona appare dissestata” è stata decisiva per dimostrare la visibilità del pericolo e, quindi, la disattenzione della persona caduta.

In che modo il concorso di colpa influisce sull’importo del risarcimento?
L’importo totale del danno viene prima calcolato sulla base delle perizie mediche e delle tabelle di riferimento. Successivamente, tale importo viene ridotto in percentuale, in base alla quota di colpa attribuita al danneggiato. In questa vicenda, con un concorso di colpa del 50%, l’importo liquidato è stato dimezzato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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