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Concausa di lesione: indennizzo totale per infortunio

Una docente, a seguito di un infortunio sul lavoro, riportava una lesione alla spalla. L’istituto assicuratore e il Tribunale di primo grado negavano l’indennizzo per i postumi permanenti, attribuendoli a una patologia preesistente. La Corte d’Appello ha riformato la decisione, stabilendo che quando l’infortunio agisce come concausa di lesione su una condizione preesistente, generando un danno indivisibile, l’indennizzo deve coprire l’intera invalidità risultante (8% nel caso di specie) e non solo una parte.

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Pubblicato il 15 maggio 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Concausa di Lesione: L’Infortunio sul Lavoro Dà Diritto all’Indennizzo Pieno Anche con Patologie Preesistenti

Una recente sentenza della Corte d’Appello di Firenze ha riaffermato un principio fondamentale in materia di infortuni sul lavoro: quando un evento traumatico agisce come concausa di lesione rispetto a una condizione patologica preesistente, l’istituto assicuratore è tenuto a indennizzare l’intera invalidità che ne deriva. Questa decisione chiarisce come il nesso causale debba essere valutato, offrendo una tutela più forte al lavoratore.

I Fatti del Caso: Dall’Infortunio a Scuola al Rifiuto dell’Indennizzo

Una docente di scuola materna subiva un infortunio sul lavoro, riportando un trauma alla spalla destra. L’istituto assicuratore riconosceva l’infortunio e corrispondeva un’indennità per inabilità temporanea, ma negava la presenza di postumi permanenti indennizzabili. Anni dopo, a seguito di un aggravamento, l’insegnante presentava una nuova domanda, sostenendo che l’incidente avesse causato una lesione tendinea permanente. L’istituto respingeva nuovamente la richiesta, e la lavoratrice si rivolgeva al Tribunale.

Il Processo di Primo Grado e l’Appello

In primo grado, il Tribunale rigettava il ricorso. La decisione si basava sulla consulenza tecnica d’ufficio (CTU), secondo cui la lesione tendinea non era conseguenza del trauma, ma di una patologia degenerativa comune preesistente. Il trauma era stato classificato come meramente contusivo, inidoneo a causare quel tipo di danno.

La lavoratrice impugnava la sentenza davanti alla Corte d’Appello, contestando le conclusioni del CTU e sostenendo che il trauma fosse stato di natura distorsiva, e quindi causalmente rilevante.

La Decisione della Corte: il Ruolo della Concausa di Lesione

La Corte d’Appello, dopo aver disposto una nuova consulenza medico-legale, ha ribaltato completamente la decisione. Il nuovo CTU ha accertato che il trauma subito dalla docente era stato effettivamente di tipo distorsivo, con una dinamica violenta idonea a ledere la cuffia dei rotatori.

L’elemento decisivo è stato il riconoscimento che l’infortunio aveva agito come concausa di lesione. Anche se la docente presentava una preesistente alterazione degenerativa, il trauma lavorativo ha avuto un ruolo “concausale primario” nella genesi della lesione finale. Si è verificato un evento patologico unitario e indivisibile, prodotto da più fattori causali.

La Distinzione Cruciale: Concausa di Lesione vs. Concausa di Invalidità

La Corte ha fondato la sua decisione sulla distinzione, consolidata in giurisprudenza, tra due concetti:

1. Concausa di lesione: Si verifica quando più fattori (es. infortunio e malattia preesistente) concorrono a produrre un’unica lesione, i cui effetti non possono essere distinti. In questo caso, si applica il principio dell’equivalenza delle cause (art. 41 c.p.), e l’infortunio è considerato causa dell’intera lesione.
2. Concausa di invalidità: Si ha quando è possibile distinguere gli effetti di una causa da quelli dell’altra. In questa ipotesi, l’indennizzo copre solo la parte di invalidità direttamente attribuibile al rischio lavorativo.

Nel caso specifico, era impossibile separare gli effetti del trauma da quelli della patologia preesistente sulla lesione finale. Pertanto, l’intera invalidità accertata (pari all’8%) doveva essere indennizzata.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si basano sull’applicazione rigorosa del principio dell’equivalenza delle cause. Dal momento che l’infortunio ha contribuito in modo determinante a causare la lesione, non è possibile “frazionare” la responsabilità. La relazione peritale aveva evidenziato un danno complessivo e indivisibile dell’8%. Ridurre l’indennizzo al 4%, come proposto dal CTU per tenere conto delle concause extra-lavorative, sarebbe stato contrario alla legge. La Corte ha stabilito che, in presenza di una concausa di lesione, l’invalidità complessivamente accertata deve essere indennizzata per intero dall’istituto assicuratore.

Le Conclusioni: Implicazioni per i Lavoratori

Questa sentenza rappresenta un’importante tutela per i lavoratori che subiscono un infortunio avendo già delle patologie preesistenti. Essa chiarisce che se l’evento traumatico lavorativo si inserisce in un quadro clinico già compromesso e contribuisce a creare un danno maggiore e indivisibile, il lavoratore ha diritto al pieno indennizzo per la totalità dei postumi. La decisione impedisce che gli istituti assicuratori riducano l’indennizzo attribuendo parte del danno a fattori preesistenti, quando questi e l’infortunio hanno concorso a un unico risultato lesivo.

Perché la richiesta di indennizzo per i postumi permanenti era stata inizialmente respinta?
Inizialmente, sia l’istituto assicuratore che il Tribunale di primo grado avevano respinto la richiesta perché, sulla base di una consulenza tecnica, la lesione tendinea era stata attribuita esclusivamente a una patologia degenerativa preesistente e non all’infortunio sul lavoro, classificato come semplice trauma contusivo.

Qual è la differenza tra concausa di lesione e concausa di invalidità secondo la Corte?
Si ha “concausa di lesione” quando più fattori (es. infortunio e malattia) producono un unico danno indivisibile; in questo caso, l’indennizzo copre l’intera invalidità. Si ha “concausa di invalidità” quando gli effetti delle singole cause sono distinguibili; in questo caso, l’indennizzo copre solo la parte di danno causata dall’infortunio.

Perché la Corte d’Appello ha riconosciuto un’invalidità dell’8% anziché del 4%?
La Corte ha riconosciuto l’8% perché ha qualificato il caso come “concausa di lesione”. Essendo il danno finale (la lesione alla spalla) un fatto unitario e indivisibile causato sia dal trauma che dalla patologia preesistente, non era possibile scindere le responsabilità. Di conseguenza, in base al principio dell’equivalenza delle cause, l’intero danno (pacificamente accertato nella misura dell’8%) doveva essere indennizzato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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