LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Comunicazione preventiva INPS: obbligo per nuova attività

Un pilota che riceveva la CIGS è stato assunto da una nuova compagnia aerea. I tribunali di merito avevano considerato il periodo di addestramento iniziale come un “periodo neutro” che non richiedeva notifica. La Corte di Cassazione ha annullato questa decisione, affermando che l’obbligo di comunicazione preventiva INPS sussiste quando l’addestramento è parte integrante di un nuovo contratto di lavoro e non è finalizzato esclusivamente al mantenimento delle licenze preesistenti. La mancata comunicazione ha quindi causato la perdita del beneficio.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Comunicazione Preventiva INPS: Quando l’Addestramento è Nuovo Lavoro

L’obbligo di comunicazione preventiva INPS in caso di nuova occupazione durante la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) è un tema cruciale per i lavoratori. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito i confini di questo dovere, specialmente in casi complessi come quello di un pilota assunto da una nuova compagnia aerea con un contratto che prevede un periodo di addestramento iniziale. La sentenza sottolinea che, se l’addestramento è parte integrante di un nuovo rapporto di lavoro, la comunicazione è sempre obbligatoria per non perdere il diritto all’ammortizzatore sociale.

I Fatti di Causa

Il caso riguarda un pilota, precedentemente impiegato da una grande compagnia aerea nazionale e posto in CIGS, che aveva accettato un’offerta di lavoro da un nuovo vettore aereo. Il nuovo contratto prevedeva un periodo iniziale di addestramento. Il lavoratore, ritenendo tale periodo una mera attività di mantenimento del brevetto di volo (il cosiddetto “periodo neutro”), non aveva inviato la comunicazione preventiva di rioccupazione all’ente previdenziale.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano dato ragione al pilota, sostenendo che l’addestramento fosse necessario per conservare le licenze e che, pertanto, non si configurasse come una nuova attività lavorativa soggetta all’obbligo di comunicazione. L’ente previdenziale, tuttavia, ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, sostenendo la violazione della normativa sulla decadenza dal beneficio.

L’Obbligo di Comunicazione Preventiva INPS e i Limiti del “Periodo Neutro”

La normativa di riferimento (art. 8, co. 5, d.l. n. 86/88) è molto chiara: il lavoratore decade dal diritto all’integrazione salariale se non provvede a dare preventiva comunicazione dello svolgimento di una nuova attività lavorativa. La Corte di Cassazione ha ribadito che questa comunicazione deve avvenire prima dell’inizio del nuovo rapporto, anche se temporaneo.

Il punto centrale della controversia era l’interpretazione del “periodo neutro”, un concetto derivante da circolari dell’ente previdenziale specifiche per i piloti. La Corte ha precisato che tale eccezione si applica solo quando l’attività è esclusivamente finalizzata al mantenimento dei titoli abilitativi pregressi. Non può essere invocata quando l’addestramento rientra nell’oggetto di un nuovo contratto di lavoro.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte Suprema ha accolto il ricorso dell’ente previdenziale, cassando la sentenza d’appello. Le motivazioni si fondano su una rigorosa interpretazione della legge e dei fatti:

1. Natura del Contratto: L’addestramento non era un’attività autonoma, ma una fase prevista dal nuovo contratto di lavoro a termine. Il suo scopo non era solo mantenere il brevetto, ma anche abilitare il pilota a operare per la nuova compagnia, su nuove tratte e, potenzialmente, con nuovi velivoli. Era, a tutti gli effetti, parte della prestazione lavorativa.
2. Finalità dell’Addestramento: L’attività era funzionale alla valutazione delle attitudini professionali e umane del pilota in vista del suo impiego stabile, andando ben oltre la semplice manutenzione della licenza.
3. Obbligo di Preventività: La legge impone che la comunicazione sia preventiva rispetto all’inizio dell’attività. Nel caso di specie, il rapporto di lavoro era già iniziato con la stipula del contratto e il conseguente periodo di prova e addestramento. Aver chiesto chiarimenti all’ente solo dopo l’inizio del rapporto non sana la mancanza originaria.

La Corte ha concluso che la Corte d’Appello aveva erroneamente applicato la legge, qualificando come “periodo neutro” un’attività che era inequivocabilmente l’inizio di un nuovo rapporto di lavoro. Di conseguenza, la mancata comunicazione preventiva ha determinato la decadenza del pilota dal diritto alla CIGS.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza offre un importante monito per tutti i lavoratori che percepiscono ammortizzatori sociali come la CIGS. La nozione di “nuova attività lavorativa” va interpretata in senso ampio. Qualsiasi rapporto contrattuale che preveda una prestazione, anche se sotto forma di addestramento o periodo di prova, deve essere comunicato preventivamente all’ente previdenziale. Le eccezioni, come il “periodo neutro” per i piloti, sono di strettissima interpretazione e non possono essere estese a situazioni in cui l’attività è chiaramente inserita in un nuovo contesto lavorativo. Per evitare di perdere i benefici, la prudenza e il rispetto scrupoloso degli obblighi di comunicazione sono fondamentali.

Un lavoratore in CIGS che inizia un nuovo lavoro con un periodo di addestramento deve sempre comunicarlo preventivamente all’INPS?
Sì, la comunicazione preventiva è obbligatoria se l’addestramento è parte integrante di un nuovo contratto di lavoro. L’obbligo viene meno solo nel caso in cui l’attività sia finalizzata esclusivamente al mantenimento di un brevetto o di una licenza preesistente, senza essere inserita in un nuovo rapporto lavorativo.

Cosa si intende per “periodo neutro” per i piloti in CIGS secondo la Cassazione?
Il “periodo neutro” è un’eccezione applicabile solo quando un’attività di addestramento è svolta con l’esclusivo scopo di mantenere le licenze di volo già possedute. Secondo la Corte, non si applica se tale attività rientra in un nuovo contratto di lavoro finalizzato all’assunzione presso un’altra compagnia aerea.

Qual è la conseguenza della mancata comunicazione preventiva all’INPS di una nuova attività lavorativa?
La mancata comunicazione preventiva dello svolgimento di una nuova attività lavorativa comporta la decadenza dal diritto a percepire il trattamento di integrazione salariale. Il lavoratore perde il beneficio per il periodo in cui ha svolto la nuova attività senza averla notificata prima del suo inizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati