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Codice Civile
Codice Penale

Guida in stato di ebbrezza, art. 186 C.d.S.

186 C. d. S. , a seguito delle modifiche apportate dal D. Lgs. Si tratta, dunque, di fattispecie autonome di reato, destinate a non subire il gioco del giudizio di bilanciamento tra opposte circostanze che potrebbe vanificare l’applicazione del più rigoroso trattamento sanzionatorio introdotto per le violazioni di maggiore entità.

Le tre fasce contravvenzionali configurate dall’art. 186 C.d.S., a seguito delle modifiche apportate dal D.Lgs. 117/2007, integrano fattispecie autonome di reato.

Non si è in presenza di una fattispecie base, quella di cui alla lettera a) del comma 2 dell’articolo 186, e di circostanze aggravanti per il caso in cui il tasso alcolemico sia superiore ai limiti fissati alle lettere b) e c) del comma medesimo. Esse, disposte in ordine crescente di gravità, modellata sul tasso alcolemico accertato, sono caratterizzate da reciproca alternativi, quindi da un rapporto di incompatibilità.

Si tratta, dunque, di fattispecie autonome di reato, destinate a non subire il gioco del giudizio di bilanciamento tra opposte circostanze che potrebbe vanificare l’applicazione del più rigoroso trattamento sanzionatorio introdotto per le violazioni di maggiore entità.

La conclusione sembra trovare conferma letterale anche nel riferimento, in relazione ad ognuna delle tre ipotesi, all’accertamento del reato quale presupposto perché operi la conseguenza automatica della sospensione della patente di guida.

Cassazione Penale, Sezione Quarta, Sentenza n. 43313 del 28 ottobre 2008 – depositata il 19 novembre 2008

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