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Cassa Geometri: Contributi minimi sempre obbligatori

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5151/2025, ha stabilito un principio fondamentale per i professionisti iscritti alla Cassa Geometri. Anche in caso di esercizio sporadico o occasionale della professione, e persino in assenza di reddito, l’iscrizione all’albo professionale è condizione sufficiente per far sorgere l’obbligo di iscrizione alla cassa di previdenza e del pagamento della contribuzione minima. La Suprema Corte ha riformato la decisione della Corte d’Appello, che aveva dato ragione a un geometra, affermando la legittimità del potere regolamentare della Cassa di imporre tali contributi per garantire l’equilibrio finanziario a lungo termine del sistema.

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Pubblicato il 13 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Cassa Geometri: Contributi minimi obbligatori per tutti gli iscritti all’albo

L’iscrizione all’albo professionale comporta sempre l’obbligo di versare i contributi minimi alla Cassa Geometri? La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha fornito una risposta chiara e definitiva, consolidando un orientamento che impatta su migliaia di professionisti. La decisione chiarisce che la sola iscrizione all’albo è sufficiente a far scattare l’obbligo contributivo, indipendentemente dalla continuità e dalla redditività dell’attività professionale svolta. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante pronuncia.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dall’opposizione di un geometra a diverse cartelle esattoriali relative al mancato versamento dei contributi alla Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG) per gli anni dal 2008 al 2015. Il professionista sosteneva di non essere tenuto al pagamento in quanto la sua attività era stata del tutto sporadica, avendo presentato solo quattro pratiche professionali in quell’arco di tempo. Inoltre, risultava essere socio e amministratore di una società immobiliare, peraltro inattiva dal 2011, e lavoratore dipendente con un’altra copertura previdenziale.

La Corte d’Appello aveva inizialmente accolto le ragioni del geometra, ritenendo che l’obbligo di iscrizione alla Cassa sorgesse solo in presenza di un esercizio della libera professione con carattere di continuità, requisito assente nel caso di specie. La Cassa Geometri, tuttavia, ha impugnato tale decisione dinanzi alla Corte di Cassazione.

L’Obbligo Contributivo e la Cassa Geometri

La questione centrale del contendere riguarda l’interpretazione delle norme che regolano l’iscrizione e la contribuzione alla Cassa Geometri. In particolare, si discute se il principio dell’automatismo tra iscrizione all’albo e iscrizione alla cassa previdenziale prevalga sulla necessità di un esercizio professionale continuativo.

La Suprema Corte, ribaltando la decisione di merito, ha chiarito che il quadro normativo, soprattutto a seguito della privatizzazione degli enti previdenziali (D.Lgs. 509/1994), conferisce alle Casse una specifica autonomia gestionale e regolamentare. Tale autonomia è finalizzata a garantire l’equilibrio finanziario di lungo periodo e la sostenibilità del sistema pensionistico per la categoria.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha fondato la sua decisione su un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato, superando precedenti pronunce di segno contrario. I giudici hanno affermato i seguenti principi chiave:

1. Sufficienza dell’iscrizione all’albo: L’iscrizione all’albo professionale dei geometri è una condizione sufficiente per far nascere l’obbligo di iscrizione alla cassa di previdenza e, di conseguenza, l’obbligo di versare la contribuzione minima. Questo legame è automatico e non dipende dalla quantità di lavoro svolto o dal reddito percepito.

2. Irrilevanza della continuità: La natura occasionale o sporadica dell’esercizio della professione è irrilevante ai fini del pagamento del contributo soggettivo minimo. Questo contributo è concepito come una forma di solidarietà di categoria, necessario per sostenere il sistema previdenziale nel suo complesso, a prescindere dal rendimento individuale.

3. Potestà regolamentare della Cassa: La Cassa Geometri ha legittimamente esercitato il proprio potere regolamentare stabilendo, nel suo Statuto, l’obbligo di contribuzione minima anche in caso di attività saltuaria. Questa scelta rientra pienamente nell’autonomia concessa agli enti previdenziali privatizzati per assicurare la loro stabilità finanziaria.

4. Principio della doppia contribuzione: La presenza di un’altra forma di previdenza obbligatoria (ad esempio, quella per il lavoro dipendente) non esonera il professionista dagli obblighi verso la cassa di categoria. A seguito della riforma del sistema pensionistico (Legge 335/1995), a ogni attività lavorativa deve corrispondere una specifica copertura previdenziale. Si tratta di attività distinte – lavoro subordinato e libera professione – che generano obblighi contributivi separati.

5. Rilevanza dell’attività di amministratore: Anche l’attività di socio e amministratore di una società operante in settori affini (come quello edile) è rilevante se, nell’esercizio di tale ruolo, il geometra utilizza le proprie competenze professionali. Ciò costituisce una forma di esercizio della professione che giustifica l’obbligo contributivo.

Conclusioni

La decisione della Cassazione stabilisce un principio netto: chi è iscritto all’albo dei geometri deve contribuire alla Cassa di categoria, versando almeno i minimi previsti, anche se lavora poco o non produce reddito da tale attività. Questa pronuncia rafforza l’autonomia delle casse professionali e il principio di solidarietà su cui si fondano. Per i professionisti, ciò significa che la scelta di mantenere l’iscrizione a un albo professionale comporta oneri previdenziali certi, che non possono essere elusi dimostrando uno scarso esercizio dell’attività. La sentenza è stata quindi cassata con rinvio alla Corte d’Appello, che dovrà riesaminare il caso attenendosi a questi principi.

Un geometra iscritto all’albo ma che non esercita la professione in modo continuativo deve pagare i contributi alla Cassa Geometri?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, la sola iscrizione all’albo professionale è condizione sufficiente per far sorgere l’obbligo di iscrizione alla Cassa e di pagamento della contribuzione minima, a prescindere dalla continuità o dalla redditività dell’attività.

L’iscrizione a un’altra forma di previdenza obbligatoria (es. per lavoro dipendente) esonera dal pagamento dei contributi minimi alla Cassa Geometri?
No. L’eventuale iscrizione ad altra gestione previdenziale non è ostativa all’obbligo contributivo verso la cassa di categoria. Il principio vigente stabilisce che a ciascuna attività lavorativa (dipendente e professionale) deve corrispondere una specifica copertura assicurativa, senza che una escluda l’altra.

L’attività di socio-amministratore di una società è considerata esercizio della professione ai fini dell’obbligo contributivo?
Sì, può esserlo. La Corte ha ritenuto che l’attività di socio ed amministratore di una società operante nel settore edile è rilevante ai fini dell’obbligo di iscrizione e contribuzione alla Cassa, in quanto ciò che rileva è che nell’esercizio di tale attività il geometra utilizzi le sue competenze professionali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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