LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Borsa specializzandi: no all’adeguamento triennale

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 10256/2025, ha negato il diritto all’adeguamento triennale della borsa specializzandi per i medici iscritti tra il 1992 e il 2006. Conformandosi a una precedente sentenza delle Sezioni Unite, la Corte ha stabilito che una serie di leggi ha prodotto un blocco continuativo di tale adeguamento. La sentenza d’appello, che aveva riconosciuto il diritto, è stata quindi annullata e la domanda dei medici rigettata nel merito.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Borsa specializzandi: la Cassazione esclude l’adeguamento triennale per gli anni 1992-2006

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione che ha interessato per anni i medici specializzandi: l’adeguamento triennale della borsa specializzandi. La Corte ha stabilito che, per i corsi iniziati nel periodo compreso tra l’anno accademico 1992/1993 e il 2005/2006, tale adeguamento non è dovuto a causa di un blocco normativo continuativo. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso: La Richiesta dei Medici

Un gruppo di medici, che aveva frequentato le scuole di specializzazione dopo il 1991, ha avviato una causa contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri ministeri competenti. I medici sostenevano che la borsa di studio percepita, pari a 21.500.000 di lire annue, non costituisse l'”adeguata remunerazione” prevista dalla normativa comunitaria (Direttiva 93/16/CEE). In particolare, lamentavano il mancato riconoscimento dell’indicizzazione annuale e, soprattutto, della rivalutazione triennale del compenso.

L’Esito nei Gradi di Merito

Inizialmente, il Tribunale di primo grado aveva respinto la domanda dei medici. Tuttavia, la Corte d’appello aveva parzialmente riformato la decisione, accogliendo la richiesta relativa all’adeguamento triennale della borsa specializzandi. La Corte territoriale aveva quindi condannato le amministrazioni statali al pagamento delle relative differenze economiche in favore dei medici.

Contro questa sentenza, le amministrazioni pubbliche hanno proposto ricorso per Cassazione.

La Decisione della Cassazione sulla borsa specializzandi

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso delle amministrazioni, annullando la sentenza d’appello e rigettando definitivamente la domanda dei medici. La decisione si fonda su un principio di diritto già consolidato dalle Sezioni Unite della stessa Corte con la sentenza n. 20006 del 2024.

Le Motivazioni: Il Blocco Normativo dell’Adeguamento

Il cuore della motivazione risiede nell’interpretazione della legislazione che si è succeduta nel tempo. La Corte ha chiarito che l’importo della borsa specializzandi non è soggetto all’adeguamento triennale per gli anni accademici compresi tra il 1992/1993 e il 2005/2006. Questo perché diverse norme, a partire dal D.L. 384/1992 e fino alla L. 289/2002, hanno introdotto un “blocco” di tale aggiornamento. Queste leggi, secondo la Cassazione, hanno creato un effetto convergente e senza soluzione di continuità, impedendo di fatto la rivalutazione periodica prevista in origine.

Le Conclusioni: Nessun Adeguamento Triennale Dovuto

In conclusione, la Suprema Corte ha stabilito che la pretesa dei medici all’adeguamento triennale è infondata. Poiché non erano necessari ulteriori accertamenti di fatto, la Corte ha deciso la causa nel merito, rigettando l’appello originariamente proposto dai medici. Le spese legali dei vari gradi di giudizio sono state compensate tra le parti, data la complessità e l’evoluzione giurisprudenziale della questione. Questa pronuncia chiarisce in modo definitivo il quadro normativo applicabile, escludendo diritti economici per i medici specializzandi del periodo in questione.

I medici specializzandi iscritti tra l’anno accademico 1992/1993 e il 2005/2006 hanno diritto all’adeguamento triennale della loro borsa di studio?
No, secondo la Corte di Cassazione, per quel periodo specifico l’adeguamento triennale non è dovuto.

Per quale motivo è stato negato l’adeguamento triennale della borsa di studio?
L’adeguamento è stato negato a causa di un blocco normativo, introdotto da una serie di leggi succedutesi tra il 1992 e il 2002, che hanno sospeso in modo continuativo l’aggiornamento dell’importo della borsa.

Qual è stato il ruolo di una precedente sentenza delle Sezioni Unite in questa decisione?
La decisione della Corte si è basata su un principio di diritto già affermato dalle Sezioni Unite con la sentenza n. 20006/2024, che aveva risolto la questione in modo definitivo, stabilendo l’infondatezza della pretesa all’adeguamento triennale per il periodo in contestazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati