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Assegno nucleo familiare: prova del reddito essenziale

La richiesta di un cittadino straniero per l’assegno nucleo familiare è stata respinta per non aver fornito prova sufficiente del reddito totale del suo nucleo familiare, compresi i membri residenti all’estero. La Corte di Cassazione ha confermato le decisioni dei gradi inferiori, sottolineando che la dimostrazione del requisito reddituale è una condizione obbligatoria per ottenere il beneficio e un onere che ricade interamente sul richiedente.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Assegno Nucleo Familiare: La Prova del Reddito è un Onere Inderogabile del Richiedente

L’accesso alle prestazioni di assistenza sociale, come l’assegno nucleo familiare, è subordinato al rispetto di precisi requisiti di legge. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: l’onere di dimostrare il possesso di tutti i requisiti, in particolare quelli reddituali, grava interamente sul richiedente. La mancata o incompleta dimostrazione, anche per i familiari residenti all’estero, comporta inevitabilmente il rigetto della domanda.

I Fatti del Caso: La Richiesta Respinta

Un lavoratore di cittadinanza senegalese, titolare di un permesso di soggiorno di lungo periodo, aveva richiesto all’ente previdenziale il riconoscimento dell’assegno per il nucleo familiare per un periodo di circa quattro anni e mezzo. La sua richiesta era stata respinta sia in primo grado dal Tribunale sia in secondo grado dalla Corte d’Appello.

Il motivo della doppia sconfitta era sempre lo stesso: il richiedente non aveva fornito una prova adeguata e completa del reddito complessivo del suo intero nucleo familiare, che comprendeva anche membri residenti nel paese d’origine. I giudici di merito hanno ritenuto questa mancanza una carenza probatoria decisiva, tale da impedire il riconoscimento del diritto.

La Decisione della Corte di Cassazione e l’onere della prova per l’assegno nucleo familiare

Il lavoratore ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che i giudici avessero interpretato erroneamente la normativa nazionale ed europea. A suo avviso, la presentazione della propria dichiarazione dei redditi (modello 730) doveva essere considerata sufficiente e il requisito reddituale doveva essere inteso come una semplice condizione per l’erogazione, non come un elemento costitutivo del diritto stesso.

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, dichiarandolo in parte inammissibile e in parte infondato. I giudici hanno chiarito che, dopo due sentenze conformi nei gradi di merito, non era più possibile contestare l’accertamento dei fatti, come la valutazione dell’insufficienza delle prove prodotte. Inoltre, il ricorso non affrontava il nucleo centrale della decisione d’appello, ovvero la totale assenza di allegazione e prova del reddito dei familiari.

Le Motivazioni della Corte: Requisito Reddituale come Elemento Costitutivo del Diritto

Entrando nel merito della questione, la Cassazione ha richiamato la propria giurisprudenza consolidata. Per ottenere l’assegno nucleo familiare, la legge richiede la sussistenza di una duplice condizione, la cui prova spetta esclusivamente all’interessato:

1. L’effettivo svolgimento di un’attività lavorativa.
2. Il possesso del requisito reddituale: la somma dei redditi da lavoro dipendente (o assimilati) deve essere pari ad almeno il 70% del reddito complessivo dell’intero nucleo familiare.

La Corte ha specificato che il requisito reddituale non è una mera formalità, ma un elemento essenziale che costituisce il diritto stesso. Senza la prova rigorosa del rispetto di questa soglia, il diritto non sorge e l’ente previdenziale non può erogare la prestazione. Nel caso specifico, la Corte d’Appello aveva correttamente rilevato l’assenza totale di prova del reddito della parte del nucleo familiare residente all’estero, un dato indispensabile per calcolare il reddito complessivo e verificare il rispetto della soglia del 70%.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per i Richiedenti

La decisione della Cassazione rafforza un principio cardine in materia di prestazioni assistenziali: chi chiede un beneficio deve essere pronto a documentare in modo completo e inequivocabile ogni singolo requisito previsto dalla legge. Per i richiedenti l’assegno nucleo familiare, specialmente per i lavoratori stranieri con familiari nel paese d’origine, questo significa che non è sufficiente presentare la propria dichiarazione dei redditi. È necessario attivarsi per ottenere e produrre documentazione idonea a dimostrare i redditi percepiti da tutti i componenti del nucleo, ovunque essi risiedano. In assenza di tale prova, la domanda è destinata al rigetto, poiché il giudice non può accertare d’ufficio la sussistenza di un elemento costitutivo del diritto.

Per ottenere l’assegno per il nucleo familiare, è sufficiente presentare la propria dichiarazione dei redditi?
No, non è sufficiente. Secondo la Corte, il richiedente ha l’onere di provare il reddito complessivo di tutto il nucleo familiare, inclusi i membri che non risiedono in Italia. La sola dichiarazione dei redditi del lavoratore potrebbe non bastare a dimostrare questo requisito.

Il requisito di reddito per l’assegno nucleo familiare è solo una condizione per il pagamento o un elemento essenziale del diritto?
La Corte di Cassazione ha stabilito che la sussistenza del requisito reddituale è una condizione costitutiva del diritto stesso, non una semplice formalità per l’erogazione. La sua mancanza impedisce il sorgere del diritto al beneficio.

A chi spetta l’onere di dimostrare il possesso dei requisiti per l’assegno per il nucleo familiare?
L’onere della prova spetta interamente al richiedente. È l’interessato che deve dimostrare in giudizio di possedere tutti i requisiti richiesti dalla legge, inclusi lo svolgimento di attività lavorativa e la composizione del reddito familiare complessivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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