LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Assegno nucleo familiare: onere della prova del reddito

La richiesta di un lavoratore straniero per l’assegno nucleo familiare è stata definitivamente respinta. La Corte di Cassazione ha confermato che il richiedente ha l’onere della prova di dimostrare il reddito complessivo di tutto il nucleo familiare, inclusi i membri residenti all’estero. La mancata fornitura di tale prova impedisce il riconoscimento del diritto, poiché il requisito reddituale è un elemento costitutivo della prestazione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 8 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Assegno Nucleo Familiare: Perché la Prova del Reddito è Fondamentale

L’assegno nucleo familiare rappresenta un importante sostegno economico per molti lavoratori in Italia. Tuttavia, l’accesso a questa prestazione è subordinato a precisi requisiti, tra cui quello reddituale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: spetta al richiedente l’onere di provare in modo completo il reddito dell’intero nucleo familiare, anche di quella parte che risiede all’estero. La mancata dimostrazione di questo requisito fondamentale rende la domanda irricevibile.

I Fatti del Caso: Una Richiesta Respinta

Un lavoratore di origine senegalese, titolare di un permesso di soggiorno di lungo periodo, aveva richiesto all’INPS il pagamento dell’assegno per il nucleo familiare per un periodo di circa sei anni, per un importo superiore a 42.000 euro. La sua domanda era stata respinta sia in primo grado dal Tribunale sia in secondo grado dalla Corte d’Appello.

Il motivo della reiezione era semplice e netto: il lavoratore non aveva fornito alcuna allegazione o prova adeguata riguardo al possesso del requisito reddituale, che non riguarda solo il suo reddito personale ma quello dell’intero nucleo familiare. I giudici hanno sottolineato che questa prova è un elemento costitutivo del diritto stesso e la sua assenza impedisce al giudice di poter anche solo valutare la fondatezza della richiesta.

La Decisione della Corte: L’Importanza dell’Onere della Prova

Il lavoratore ha quindi presentato ricorso alla Corte di Cassazione, sostenendo che i giudici di merito avessero interpretato erroneamente la normativa, imponendogli un onere probatorio non previsto e ritenendo insufficiente la sola produzione della dichiarazione dei redditi (modello 730).

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando in toto le decisioni precedenti. I giudici hanno chiarito che il problema non era una complessa interpretazione di norme europee o nazionali, ma una basilare mancanza processuale: l’attore non aveva adempiuto al proprio onere della prova. Non si può chiedere a un giudice di riconoscere un diritto se non vengono forniti gli elementi essenziali per verificarne l’esistenza.

Requisiti Costitutivi e Prova del Reddito per l’Assegno Nucleo Familiare

L’ordinanza ribadisce un punto chiave della giurisprudenza consolidata. Per ottenere l’erogazione dell’assegno nucleo familiare, il richiedente deve dimostrare la coesistenza di due condizioni:

1. Lo svolgimento effettivo di un’attività lavorativa.
2. La sussistenza del requisito reddituale: la somma dei redditi da lavoro dipendente, pensione o altre prestazioni previdenziali deve essere pari almeno al 70% del reddito complessivo dell’intero nucleo familiare.

Questa seconda condizione è cruciale. La Corte d’Appello aveva correttamente rilevato che mancava la prova del reddito del nucleo familiare nel suo complesso, in particolare per i familiari che, all’epoca della domanda, risiedevano nel paese di origine del ricorrente.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Cassazione sono prevalentemente di natura processuale, ma con importanti implicazioni sostanziali. La Corte ha ritenuto il ricorso inammissibile perché, in primo luogo, mirava a rimettere in discussione un accertamento di fatto (la mancata prova) già confermato da due gradi di giudizio, cosa non consentita in sede di legittimità.

In secondo luogo, il ricorrente non si è confrontato con la reale ragione della decisione impugnata, ovvero la totale assenza di allegazione e prova sul reddito familiare. Infine, non ha neanche riportato nel ricorso il contenuto della dichiarazione reddituale che riteneva sufficiente, impedendo alla Corte di valutarne la pertinenza.

La Suprema Corte ha quindi riaffermato che il requisito reddituale non è una mera condizione per l’erogazione, ma un elemento costitutivo del diritto. Senza la prova del suo rispetto, il diritto all’assegno non sorge affatto.

Le Conclusioni

Questa decisione offre una lezione chiara per chiunque intenda richiedere l’assegno nucleo familiare. Non è sufficiente dichiarare di averne diritto; è indispensabile essere pronti a dimostrare, con documentazione adeguata, il possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge. In particolare, è fondamentale raccogliere e presentare la documentazione relativa ai redditi di tutti i componenti del nucleo familiare, anche se residenti all’estero. In mancanza di questa prova completa, la domanda è destinata a essere respinta.

Per ottenere l’assegno per il nucleo familiare, è sufficiente presentare la propria dichiarazione dei redditi?
No, non è sufficiente. Secondo la Corte, il richiedente deve fornire la prova del reddito complessivo di tutto il nucleo familiare, che è un dato diverso dal solo reddito del dichiarante. La dichiarazione dei redditi personale può essere un elemento, ma non esaurisce l’onere della prova.

L’onere di provare il reddito familiare è un requisito essenziale per il diritto all’assegno nucleo familiare?
Sì. La Corte ha confermato che la sussistenza del requisito reddituale (secondo cui i redditi da lavoro/pensione devono costituire almeno il 70% del reddito totale familiare) è un elemento costitutivo del diritto. La sua mancata dimostrazione impedisce il sorgere stesso del diritto alla prestazione.

Devo dimostrare anche i redditi dei familiari che vivono all’estero per ottenere l’assegno?
Sì. La sentenza chiarisce che la prova deve riguardare il reddito del nucleo familiare nel suo complesso. Nel caso specifico, è stata proprio la mancata dimostrazione dei redditi della parte del nucleo residente nel paese d’origine a determinare il rigetto della domanda.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati