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Assegno nucleo familiare: il reddito è un requisito

La richiesta di un lavoratore straniero per l’assegno al nucleo familiare (ANF) è stata respinta per non aver provato il reddito complessivo della sua famiglia. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, stabilendo che la dimostrazione del requisito reddituale è un presupposto fondamentale e non discriminatorio per l’accesso al beneficio, valido sia per i cittadini italiani che per quelli stranieri. Il reddito non è un mero fattore di calcolo, ma un elemento costitutivo del diritto stesso.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Assegno Nucleo Familiare: La Prova del Reddito è Essenziale

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per molti lavoratori, italiani e stranieri: i requisiti per ottenere l’assegno nucleo familiare (ANF). La Corte ha stabilito un principio fondamentale: la dimostrazione del reddito complessivo del nucleo familiare non è un mero dettaglio per calcolare l’importo, ma un requisito costitutivo indispensabile per avere diritto alla prestazione. Analizziamo insieme la vicenda e le motivazioni della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

Un lavoratore, originariamente cittadino senegalese e poi divenuto italiano, ha richiesto al Tribunale il riconoscimento del suo diritto a percepire l’assegno per il nucleo familiare per il periodo tra il 2013 e il 2018. La sua richiesta era basata sull’applicabilità della normativa comunitaria e sul principio di parità di trattamento rispetto ai cittadini italiani.

Tuttavia, sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello hanno rigettato la sua domanda. Il motivo? Il lavoratore non aveva fornito la documentazione necessaria a dimostrare il reddito complessivo del suo nucleo familiare, un’informazione ritenuta essenziale per la valutazione del diritto. Il ricorrente sosteneva che tale requisito fosse discriminatorio, soprattutto per chi ha familiari all’estero, e che il reddito dovesse essere considerato solo per la quantificazione dell’assegno, non come condizione per ottenerlo. Insoddisfatto, ha proposto ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso, confermando le decisioni dei giudici di merito. Ha stabilito con chiarezza che la concessione dell’assegno nucleo familiare è subordinata al possesso di determinati requisiti reddituali. L’onere di dimostrare tali requisiti spetta al richiedente, indipendentemente dalla sua nazionalità.

Le Motivazioni: il requisito reddituale per l’assegno nucleo familiare

Le motivazioni della Corte si basano su punti chiari e consolidati:

1. Il Reddito come Elemento Costitutivo: La Corte ha ribadito che il reddito del nucleo familiare non è un semplice “fattore di calcolo”, ma un “elemento costitutivo del diritto”. Ciò significa che se non si dimostra di rientrare nelle soglie di reddito previste dalla legge (in particolare, che la somma dei redditi da lavoro dipendente, pensione o altre prestazioni previdenziali sia superiore al 70% del reddito complessivo del nucleo), il diritto all’assegno semplicemente non sorge.

2. Nessuna Discriminazione: L’obbligo di provare il requisito reddituale si applica a tutti – cittadini italiani, europei ed extraeuropei – senza alcuna distinzione. La Corte ha specificato che la potenziale difficoltà per un cittadino straniero nel reperire la documentazione dei familiari residenti all’estero non può giustificare una deroga alla legge. Non sono stati imposti al ricorrente oneri probatori più gravosi di quelli che competono ai cittadini italiani.

3. La Natura dell’ANF: L’assegno al nucleo familiare si distingue dalle precedenti prestazioni (come gli assegni familiari), poiché è una misura finalizzata a sostenere le famiglie in base al loro fabbisogno economico concreto, valutato sull’intero reddito familiare e sulla composizione del nucleo. Non è un’integrazione della retribuzione del singolo lavoratore.

4. Rigetto del Rinvio alla Corte di Giustizia UE: La Cassazione ha ritenuto non necessario interpellare la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Ha applicato la cosiddetta dottrina “Cilfit”, secondo cui il rinvio non è obbligatorio quando l’applicazione del diritto comunitario è talmente evidente da non lasciare spazio a ragionevoli dubbi. In questo caso, era palese che non vi fosse alcuna discriminazione basata sulla nazionalità.

Conclusioni

L’ordinanza consolida un principio giuridico di grande importanza pratica: chiunque richieda l’assegno nucleo familiare ha l’onere di dimostrare, con documentazione idonea, che il reddito complessivo della propria famiglia rientra nei limiti stabiliti dalla legge. Questa non è una formalità burocratica, ma la condizione stessa per l’esistenza del diritto. La decisione sottolinea l’uguaglianza di trattamento di fronte alla legge, chiarendo che le regole e gli oneri probatori sono identici per tutti i lavoratori, senza distinzione di cittadinanza.

Per ottenere l’assegno al nucleo familiare, è sufficiente dichiarare la composizione della famiglia?
No, non è sufficiente. Secondo la Corte di Cassazione, è indispensabile dimostrare anche il possesso dei requisiti reddituali previsti dalla legge, poiché il reddito è un elemento costitutivo del diritto stesso.

La legge italiana prevede un trattamento diverso per i cittadini extracomunitari riguardo la prova del reddito per l’assegno nucleo familiare?
No. La Corte ha chiarito che non esiste alcuna discriminazione. L’obbligo di provare il reddito del nucleo familiare è identico per tutti i richiedenti, siano essi cittadini italiani, comunitari o extracomunitari.

Il reddito del nucleo familiare è solo un fattore per calcolare l’importo dell’assegno?
No. La sentenza afferma che il reddito non è un mero fattore per la graduazione dell’importo, ma un presupposto fondamentale per il diritto a conseguire la prestazione. Se non si prova di rientrare nei limiti di reddito, il diritto all’assegno non sorge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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