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Assegno nucleo familiare: il reddito è un requisito

Un lavoratore ha richiesto l’assegno nucleo familiare, ma la sua domanda è stata respinta in tutti i gradi di giudizio. La Corte di Cassazione ha confermato che il reddito complessivo del nucleo familiare è un requisito costitutivo del diritto e non un semplice fattore di calcolo. L’onere di dimostrare tale reddito spetta al richiedente, indipendentemente dalla sua nazionalità, senza che ciò costituisca discriminazione.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Assegno Nucleo Familiare: la Prova del Reddito è Essenziale

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di prestazioni assistenziali: per ottenere l’assegno nucleo familiare (ANF), non basta farne richiesta, ma è necessario dimostrare di possedere tutti i requisiti previsti dalla legge, primo fra tutti quello reddituale. La Corte chiarisce che il reddito non è un mero fattore per calcolare l’importo, ma un elemento costitutivo del diritto stesso, la cui prova spetta interamente al richiedente, senza distinzioni di nazionalità.

I Fatti di Causa

Un lavoratore di origine senegalese, titolare di un permesso di soggiorno di lungo periodo e successivamente divenuto cittadino italiano, presentava domanda all’ente previdenziale per ottenere l’assegno per il nucleo familiare per il periodo tra il 2012 e il 2013. La sua richiesta veniva respinta in via amministrativa.

Il lavoratore si rivolgeva quindi al Tribunale, che rigettava la domanda a causa della mancata allegazione e prova del rispetto del requisito reddituale, considerato un elemento essenziale per il riconoscimento del diritto. La decisione veniva confermata anche dalla Corte d’Appello, che sottolineava l’assoluta carenza probatoria da parte del richiedente.

Il caso giungeva così in Cassazione. Il ricorrente sosteneva che la normativa italiana, interpretata alla luce del diritto europeo, fosse stata applicata in modo errato. A suo avviso, il reddito familiare doveva essere considerato solo un fattore per la quantificazione dell’assegno, non un presupposto per averne diritto. Contestava inoltre una presunta disparità di trattamento rispetto ai cittadini italiani, data la difficoltà di documentare i redditi dei familiari residenti all’estero.

La Decisione della Corte sull’Assegno Nucleo Familiare

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando le decisioni dei giudici di merito. Gli Ermellini hanno stabilito con chiarezza che, ai fini dell’ottenimento dell’assegno nucleo familiare, il reddito complessivo del nucleo non è un semplice parametro di calcolo, ma un elemento costitutivo del diritto.

Questo significa che se il reddito familiare supera le soglie previste dalla legge, o se non si fornisce la prova del rispetto di tali soglie, il diritto all’assegno non sorge affatto. La Corte ha inoltre precisato che l’onere di dimostrare tale requisito incombe su chiunque richieda la prestazione – cittadino italiano, europeo o extraeuropeo – senza che ciò costituisca una violazione del principio di parità di trattamento.

Le Motivazioni

La Corte ha fondato la sua decisione su una solida giurisprudenza, sia nazionale che europea. I giudici hanno spiegato che la struttura dell’ANF, introdotto dalla Legge n. 153/1988, è intrinsecamente legata alla condizione economica complessiva della famiglia. A differenza delle precedenti prestazioni, come gli assegni familiari, l’ANF è una misura di sostegno al reddito del nucleo familiare nella sua interezza, non un’integrazione dello stipendio del singolo lavoratore.

La legge stessa (art. 2, comma 10, D.L. 69/1988) prevede espressamente che l’assegno non spetti quando la somma dei redditi da lavoro dipendente o assimilati sia inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo. Questa norma dimostra inequivocabilmente la natura essenziale del requisito reddituale.

In merito alla presunta discriminazione, la Cassazione ha chiarito che l’obbligo di fornire la prova è identico per tutti. La difficoltà che un cittadino straniero può incontrare nel documentare i redditi dei familiari non residenti in Italia non può giustificare una deroga alla legge. La prova, peraltro, può essere fornita con ogni mezzo idoneo, non essendo limitata a specifici documenti.

Infine, la Corte ha respinto la richiesta di un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ritenendo la questione già chiarita (acte clair) e non ravvisando alcuna violazione del diritto comunitario. Il trattamento riservato al ricorrente non è stato deteriore rispetto a quello che avrebbe ricevuto un cittadino italiano nella stessa situazione.

Conclusioni

Questa ordinanza consolida un principio cruciale per chiunque intenda richiedere l’assegno nucleo familiare. Non è sufficiente allegare il proprio stato di famiglia; è indispensabile documentare in modo completo e preciso la situazione reddituale di tutti i componenti del nucleo. La mancata o incompleta dimostrazione di questo requisito fondamentale comporta inevitabilmente il rigetto della domanda, poiché il reddito familiare non è un dettaglio, ma la chiave di volta per l’accesso a questa importante prestazione di sostegno.

Per ottenere l’assegno nucleo familiare, il reddito della famiglia è solo un elemento per calcolare l’importo?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che il reddito del nucleo familiare è un elemento costitutivo del diritto stesso. Il mancato rispetto dei limiti reddituali previsti dalla legge impedisce di ottenere la prestazione, non ne influenza solo l’importo.

L’obbligo di dimostrare il reddito familiare è più pesante per i cittadini stranieri e costituisce una discriminazione?
No. Secondo la sentenza, l’onere di provare il requisito reddituale spetta a tutti i richiedenti, siano essi cittadini italiani, europei o extraeuropei. Non vi è alcuna disparità di trattamento, poiché la legge non opera distinzioni basate sulla provenienza territoriale dei lavoratori.

Basta presentare la propria dichiarazione dei redditi (es. CUD o Mod. 730) per dimostrare il requisito reddituale?
No, non è sufficiente. Poiché l’assegno si basa sul reddito complessivo dell’intero nucleo familiare, la sola documentazione reddituale del richiedente non basta a dimostrare il rispetto del requisito, in quanto non fornisce informazioni sui redditi degli altri componenti della famiglia.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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