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Assegni nucleo familiare: prova del reddito essenziale

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un cittadino straniero per l’ottenimento degli assegni nucleo familiare per i parenti residenti all’estero. La decisione si fonda sulla mancata allegazione, fin dal primo grado di giudizio, del requisito reddituale dell’intero nucleo familiare. La Corte ha chiarito che tale requisito non è un mero dettaglio per la quantificazione dell’importo, ma un elemento costitutivo del diritto stesso, la cui prova è richiesta a tutti i cittadini, italiani e stranieri, senza alcuna discriminazione.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Assegni Nucleo Familiare: La Prova del Reddito è Requisito Fondamentale, Non un Dettaglio

Quando si richiedono gli assegni nucleo familiare, la documentazione e le dichiarazioni relative al reddito non sono un semplice dettaglio burocratico, ma il cuore del diritto stesso. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza questo principio, chiarendo che omettere di allegare e provare il reddito dell’intero nucleo familiare fin dall’inizio del procedimento giudiziario porta inevitabilmente al rigetto della domanda. Vediamo nel dettaglio il caso e le importanti conclusioni della Corte.

I Fatti del Caso: Una Domanda Incompleta

Un lavoratore straniero aveva richiesto all’INPS gli assegni per il proprio nucleo familiare, composto da parenti residenti nel suo paese d’origine, il Senegal. L’INPS aveva respinto la domanda. Il lavoratore ha quindi avviato una causa, ma sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello hanno confermato il diniego. La ragione era semplice ma fondamentale: il ricorrente non aveva mai dichiarato, né tantomeno provato, quali fossero i redditi complessivi del suo nucleo familiare. Si era limitato a documentare la propria situazione, omettendo completamente quella dei familiari a carico.

Il lavoratore, arrivato in Cassazione, sosteneva che tale richiesta fosse discriminatoria e contraria al diritto dell’Unione Europea, citando la direttiva sul lungo soggiorno e una sentenza della Corte di Giustizia Europea. A suo dire, il requisito reddituale servirebbe solo a calcolare l’importo dell’assegno, non a stabilire se si ha diritto a riceverlo.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando le decisioni dei giudici precedenti. Ha stabilito che il problema non risiedeva in una complessa interpretazione del diritto europeo, ma in un errore basilare del ricorrente: un “assoluto difetto di allegazione”. In pratica, non si può chiedere al giudice di valutare un diritto se non gli si forniscono fin da subito tutti gli elementi essenziali per farlo.

Le Motivazioni: Perché il Requisito del Reddito è Cruciale per gli Assegni Nucleo Familiare

La Corte ha smontato le argomentazioni del ricorrente punto per punto, offrendo chiarimenti fondamentali.

Il Reddito come Elemento Costitutivo del Diritto

Il punto centrale della sentenza è che, per la legge italiana (art. 2 della legge n. 153/1988), il diritto agli assegni nucleo familiare è subordinato a una duplice condizione: lo svolgimento di un’attività lavorativa e il rispetto di un requisito reddituale. Nello specifico, la somma dei redditi da lavoro dipendente o assimilati deve essere almeno il 70% del reddito complessivo del nucleo familiare. Di conseguenza, il reddito non è un dato utile solo per il calcolo, ma un presupposto indispensabile per l’esistenza stessa del diritto. La sua mancata allegazione rende la domanda priva di un suo elemento fondante.

Nessuna Discriminazione

I giudici hanno escluso che richiedere la prova del reddito familiare a un cittadino extracomunitario costituisca una discriminazione. Questo onere probatorio, infatti, è richiesto a tutti, compresi i cittadini italiani. Anzi, la Corte ha sottolineato che esentare gli stranieri da questo obbligo creerebbe un trattamento di favore ingiustificato, contrario allo spirito della normativa europea che mira alla parità di trattamento, non a creare privilegi.

L’Irrilevanza della Richiesta di Rinvio alla Corte di Giustizia UE

Proprio perché il caso è stato deciso sulla base di una carenza procedurale interna (il difetto di allegazione), la Cassazione ha ritenuto inutile e non decisivo sollevare una questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il problema non era se la normativa italiana fosse o meno compatibile con quella europea, ma che il ricorrente non aveva rispettato le regole processuali di base per far valere il proprio diritto.

Le Conclusioni: L’Importanza dell’Allegazione per gli Assegni Nucleo Familiare

Questa sentenza lancia un messaggio chiaro: chiunque intenda far valere un diritto in tribunale deve, fin dal primo atto, allegare tutti i fatti che ne costituiscono il fondamento. Nel caso degli assegni nucleo familiare, ciò significa dichiarare in modo preciso e completo la composizione e i redditi di tutti i membri del nucleo. Non è possibile omettere questi dati sperando di integrarli in un secondo momento o che il giudice li presuma. La mancanza di allegazione è un vizio radicale che non può essere sanato nel corso del giudizio e porta inesorabilmente al rigetto della domanda.

Il requisito del reddito familiare per ottenere gli assegni è discriminatorio verso i cittadini stranieri?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’obbligo di dimostrare il reddito complessivo del nucleo familiare si applica a tutti, cittadini italiani e stranieri, senza alcuna discriminazione. L’obiettivo è la parità di trattamento.

Per richiedere gli assegni familiari, è sufficiente dimostrare solo il proprio reddito da lavoro?
No, non è sufficiente. La legge richiede che venga allegato e provato il reddito complessivo di tutto il nucleo familiare, poiché il diritto stesso dipende dal rapporto tra il reddito da lavoro del richiedente e quello totale della famiglia.

Cosa succede se nella richiesta iniziale al giudice si omette di indicare il reddito del nucleo familiare?
La domanda viene rigettata per un “difetto di allegazione”. Questa omissione è considerata un vizio fondamentale, poiché il requisito reddituale è un elemento costitutivo del diritto e la sua mancanza non può essere sanata successivamente nel corso del processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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