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Anzianità servizio 2013: blocco economico confermato

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’anzianità di servizio 2013 per il personale della scuola non è valida ai fini dell’avanzamento economico e stipendiale. La sentenza chiarisce che il blocco, introdotto per contenere la spesa pubblica, ha ‘sterilizzato’ l’anno 2013 solo per gli aspetti retributivi, lasciando impregiudicati gli effetti giuridici della carriera. Il ricorso di una collaboratrice scolastica per ottenere il pagamento delle differenze retributive è stato quindi parzialmente accolto per il solo riconoscimento giuridico, ma respinto per la parte economica.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Anzianità di servizio 2013: la Cassazione conferma il blocco economico

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha affrontato una questione cruciale per il personale della scuola: la validità dell’anzianità di servizio 2013 ai fini della progressione economica. La Corte ha stabilito che, a causa delle normative sul contenimento della spesa pubblica, quell’anno non può essere conteggiato per gli scatti stipendiali, pur rimanendo valido per tutti gli altri effetti giuridici della carriera. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dalla domanda di una collaboratrice scolastica assunta a tempo indeterminato dopo diversi anni di servizio con contratti a termine. Al momento della ricostruzione della carriera, l’Amministrazione scolastica aveva escluso dal calcolo dell’anzianità utile ai fini economici l’annualità 2013, in applicazione delle norme che avevano bloccato le progressioni stipendiali per il personale pubblico in quel periodo. La lavoratrice si era rivolta al Tribunale per ottenere il riconoscimento pieno, sia giuridico che economico, dell’anzianità maturata nel 2013, con la conseguente condanna del Ministero al pagamento delle differenze retributive e alla regolarizzazione contributiva. Mentre il Tribunale di primo grado aveva respinto la domanda, la Corte d’Appello le aveva dato ragione, interpretando il blocco come una misura temporanea che non poteva incidere sulla progressione di carriera una volta terminato il periodo di sospensione.

La normativa sull’anzianità di servizio 2013 e il blocco economico

La controversia ruota attorno all’interpretazione dell’articolo 9 del D.L. n. 78/2010 e delle sue successive proroghe, che hanno esteso il blocco della progressione economica anche all’anno 2013. Questa normativa, emanata in un contesto di grave crisi economica, mirava a contenere la spesa pubblica congelando gli automatismi stipendiali legati all’anzianità di servizio. La legge distingueva però tra il personale le cui progressioni sono automatiche e basate sulla sola anzianità (come nel comparto scuola) e quello per cui l’avanzamento dipende da procedure selettive. Per il personale scolastico, la norma prevedeva una vera e propria ‘sterilizzazione’ degli anni dal 2010 al 2013 ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali. Sebbene la contrattazione collettiva abbia successivamente consentito il recupero degli anni 2011 e 2012, nulla è stato previsto per il 2013.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso del Ministero, ribaltando la decisione della Corte d’Appello. Ha chiarito che l’annualità 2013, in assenza di un intervento specifico della contrattazione collettiva, non è utilizzabile per la progressione nelle fasce stipendiali. La Corte ha quindi deciso la causa nel merito, dichiarando il diritto della lavoratrice al riconoscimento dell’anzianità 2013 ai soli fini giuridici (ad esempio per la mobilità o le graduatorie interne), ma ha rigettato la sua domanda di pagamento delle differenze retributive.

Le Motivazioni

La Cassazione ha motivato la sua decisione sottolineando la netta distinzione operata dal legislatore tra gli effetti giuridici e quelli economici dell’anzianità di servizio. La ‘sterilizzazione’ imposta dalla legge per il 2013 è definitiva per quanto riguarda gli aspetti economici, a meno che non intervenga un accordo collettivo che stanzi le risorse necessarie per il suo recupero. Questo meccanismo, secondo la Corte, non è incostituzionale, poiché rappresenta una misura eccezionale e temporanea (limitata a specifici anni) per garantire l’equilibrio dei conti pubblici. La progressione economica non è stata eliminata, ma semplicemente ritardata, poiché il meccanismo degli scatti riprende a decorrere normalmente dopo il periodo di blocco. Di conseguenza, l’anzianità maturata nel 2013 concorre a formare l’anzianità di servizio complessiva del dipendente, ma non può essere considerata nel calcolo per l’inserimento nelle fasce stipendiali successive al 2014.

Le Conclusioni

La sentenza consolida un principio fondamentale: l’anzianità di servizio 2013 è valida a fini giuridici ma non economici per il personale della scuola. Ciò significa che, se da un lato quell’anno conta per la carriera in termini di punteggio per mobilità, graduatorie interne e altri istituti, dall’altro non produce alcun effetto sull’avanzamento stipendiale. Il pregiudizio economico derivante dal blocco resta limitato all’anno 2013 e non può essere recuperato attraverso un’azione giudiziaria, essendo necessario un intervento della contrattazione collettiva che, ad oggi, non è avvenuto.

L’anzianità di servizio maturata dal personale scolastico nel 2013 è valida ai fini economici?
No, la sentenza stabilisce che l’anzianità maturata nel 2013 non è utile ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici, a meno che non venga recuperata tramite un’apposita previsione della contrattazione collettiva.

Il blocco degli effetti economici dell’anzianità del 2013 è da considerarsi permanente?
Sì, per quanto riguarda i suoi effetti economici, la ‘sterilizzazione’ dell’annualità 2013 è da considerarsi definitiva, in assenza di un accordo collettivo che ne preveda il recupero. Il meccanismo di progressione stipendiale riprende a decorrere regolarmente dal 2014, ma senza conteggiare il 2013.

L’anzianità di servizio maturata nel 2013 ha qualche validità?
Sì, la sentenza chiarisce che il blocco riguarda esclusivamente gli effetti economici. L’anzianità del 2013 è pienamente valida e computabile ai fini giuridici, come ad esempio per la mobilità, le selezioni interne e l’individuazione delle posizioni eccedentarie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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