LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Anticipo NASpI: no alla restituzione integrale

Un lavoratore aveva ricevuto l’anticipo NASpI per avviare un’attività autonoma ma aveva poi svolto un breve lavoro subordinato. L’ente previdenziale chiedeva la restituzione dell’intera somma. La Corte di Cassazione, richiamando le sentenze della Corte Costituzionale, ha stabilito che la restituzione non deve essere integrale, ma proporzionale alla durata del rapporto di lavoro subordinato, annullando la rigidità della normativa e introducendo un principio di ragionevolezza e proporzionalità.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 settembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Anticipo NASpI e Nuovo Lavoro: la Cassazione Dice No alla Restituzione Integrale

L’Anticipo NASpI rappresenta uno strumento fondamentale per chi, dopo aver perso il lavoro, decide di reinventarsi avviando un’attività in proprio. Ma cosa succede se, durante il periodo coperto dall’anticipo, si presenta l’occasione di un breve lavoro dipendente? Fino a poco tempo fa, la regola sembrava ferrea: restituzione dell’intera somma. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, tuttavia, cambia le carte in tavola, introducendo un principio di proporzionalità e ragionevolezza.

I Fatti di Causa

Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguarda un lavoratore che, dopo aver ottenuto l’erogazione dell’Anticipo NASpI per un importo di circa 18.000 euro per avviare un’attività di autonoleggio, ha svolto un breve periodo di lavoro subordinato intermittente. Si trattava di un’attività sporadica, durata meno di due mesi, per un compenso totale di 1.800 euro.

L’ente previdenziale, applicando letteralmente la normativa, ha richiesto la restituzione dell’intero importo anticipato, sostenendo che l’instaurazione di qualsiasi rapporto di lavoro subordinato prima della fine del periodo teorico di godimento della NASpI comportasse la decadenza totale dal beneficio.

Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano dato ragione al lavoratore, giudicando irragionevole e sproporzionata una sanzione così drastica a fronte di un’attività lavorativa del tutto marginale, che non aveva compromesso l’effettivo avvio e la prosecuzione dell’attività autonoma.

L’Interpretazione della Normativa sull’Anticipo NASpI

La questione ruota attorno all’interpretazione dell’art. 8, comma 4, del D.Lgs. n. 22/2015. Questa norma prevede che il lavoratore che instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata, è tenuto a restituire per intero l’anticipazione ottenuta.

L’ente previdenziale sosteneva una lettura rigida, vedendo l’anticipo come un incentivo con uno scopo preciso – l’autoimprenditorialità – che verrebbe vanificato da un ritorno, anche temporaneo, al lavoro dipendente. Secondo questa visione, la restituzione integrale servirebbe a prevenire abusi, senza dover valutare caso per caso la serietà dell’iniziativa imprenditoriale.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione, pur riconoscendo la natura di ‘finanziamento di scopo’ dell’anticipo, ha corretto l’interpretazione rigida grazie agli interventi della Corte Costituzionale. Con le sentenze n. 194/2021 e n. 90/2024, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui impone una restituzione integrale e automatica, senza alcuna flessibilità.

La Suprema Corte ha chiarito che un rigore eccessivo si traduce in irragionevolezza e mancanza di proporzionalità. L’obbligo restitutorio deve essere riparametrato in base a due criteri fondamentali:

1. La durata del rapporto di lavoro subordinato: la restituzione non può essere integrale, ma deve essere limitata alla misura corrispondente al periodo in cui si è svolto il lavoro dipendente.
2. La causa della rioccupazione: va considerata l’ipotesi in cui il lavoratore non possa proseguire l’attività d’impresa per una causa sopravvenuta a lui non imputabile, come un’oggettiva e insuperabile difficoltà economica. In questi casi, pretendere la restituzione totale sarebbe contrario ai principi di correttezza e buona fede.

In sostanza, la Corte ha stabilito che la finalità della norma non è punire il lavoratore, ma incentivare un percorso alternativo. Se questo percorso viene intrapreso seriamente, un’attività lavorativa subordinata di modesta entità e durata non può comportare la perdita totale del beneficio.

Conclusioni

Questa ordinanza segna un punto di svolta per i percettori dell’Anticipo NASpI. Viene abbandonato l’approccio ‘tutto o niente’ a favore di una valutazione più equa e basata sul principio di proporzionalità. La decisione impone ai giudici di merito di analizzare le circostanze concrete del caso: l’effettiva continuazione dell’attività autonoma, la durata e l’entità del lavoro subordinato, e le eventuali difficoltà oggettive incontrate dall’imprenditore.

Per i lavoratori, ciò significa maggiore sicurezza nel gestire la fase di avvio della propria attività, senza il timore di perdere l’intero incentivo per aver accettato un’opportunità di lavoro temporanea, magari necessaria per superare un momento di difficoltà economica. La sentenza riequilibra il sistema, proteggendo le genuine iniziative di autoimprenditorialità e garantendo che la sanzione sia sempre proporzionata alla reale violazione della finalità della norma.

Chi riceve l’anticipo NASpI deve restituirlo tutto se accetta un lavoro dipendente di breve durata?
No. Secondo la Corte di Cassazione, che ha recepito i principi della Corte Costituzionale, la restituzione non deve essere integrale. L’obbligo è limitato alla misura corrispondente alla durata del periodo di lavoro subordinato svolto.

Qual è la differenza tra la NASpI mensile e l’anticipo in unica soluzione?
La NASpI mensile è una prestazione previdenziale di sostegno al reddito per chi perde il lavoro. L’anticipo in unica soluzione è un incentivo di natura assistenziale, un ‘finanziamento di scopo’ finalizzato a promuovere l’autoimprenditorialità e a ridurre la pressione sul mercato del lavoro subordinato.

Cosa ha stabilito la Corte Costituzionale riguardo alla restituzione dell’anticipo NASpI?
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che imponeva la restituzione integrale e automatica dell’anticipo. Ha stabilito che un rigore così eccessivo è sproporzionato e irragionevole, soprattutto quando il lavoro subordinato è di modesta entità o quando l’attività d’impresa si interrompe per cause non imputabili al lavoratore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati