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Analisi provvedimento giudiziario: Dati essenziali

Analisi di un provvedimento giudiziario, ordinanza della Corte di Cassazione, del quale sono disponibili solo i dati identificativi (numero, anno, presidente, relatore, data). Il testo della motivazione non è presente nel documento fornito, impedendo un’analisi di merito sulla base di questa analisi del provvedimento giudiziario.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Analisi di un Provvedimento Giudiziario: L’Importanza dei Dati Identificativi

L’analisi di un provvedimento giudiziario, come un’ordinanza della Corte di Cassazione, inizia sempre dalla sua intestazione. Questi dati, sebbene formali, sono cruciali per inquadrare correttamente il documento e la sua portata. Nel caso in esame, disponiamo del frontespizio di un’ordinanza civile che ci fornisce le coordinate essenziali del provvedimento, pur in assenza del testo integrale.

I Dati Fondamentali di un’Ordinanza di Cassazione

Ogni provvedimento giudiziario è identificato da una serie di elementi univoci. Quelli presenti nel documento sono:

* Sezione: Civile Ord. Sez. 3 indica che ci troviamo di fronte a un’ordinanza (Ord.) emessa dalla Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione.
* Numero e Anno: Il Num. 25979 e l’Anno 2025 costituiscono il numero di registro cronologico del provvedimento per l’anno di riferimento.
* Organo Giudicante: Vengono specificati il Presidente del collegio e il Relatore, ovvero il giudice che ha curato l’istruttoria e la stesura della bozza del provvedimento.
* Data di Pubblicazione: 23/09/2025 è la data in cui la decisione è stata depositata in cancelleria, diventando così ufficiale e conoscibile.

Queste informazioni sono indispensabili per reperire il testo completo del provvedimento nelle banche dati giuridiche e per citarlo correttamente in futuri atti.

Analisi Provvedimento Giudiziario: Limiti in Assenza del Testo

Sebbene i dati identificativi siano fondamentali, la vera analisi del provvedimento giudiziario risiede nel suo contenuto. Il documento fornito, tuttavia, si limita al solo frontespizio, seguito da pagine bianche. Manca il corpo dell’ordinanza, che contiene la descrizione dei fatti di causa, lo svolgimento del processo nei gradi precedenti e, soprattutto, le motivazioni della decisione della Corte.

Senza questi elementi, è impossibile comprendere la questione giuridica affrontata (il thema decidendum), le argomentazioni delle parti, il ragionamento seguito dai giudici e il principio di diritto enunciato.

Le Motivazioni: Il Cuore Mancante del Provvedimento

La parte più significativa di qualsiasi decisione giudiziaria è la motivazione. È qui che il giudice spiega le ragioni logico-giuridiche che lo hanno portato a una determinata conclusione, interpretando le norme di legge e applicandole al caso concreto. L’assenza del testo della motivazione non ci permette di effettuare alcuna valutazione di merito, né di comprendere l’impatto che questa ordinanza potrebbe avere su casi futuri.

Conclusioni: Cosa Imparare da un Documento Incompleto

In conclusione, l’esame di questo documento ci permette di apprezzare l’importanza della struttura formale di un atto giudiziario. Tuttavia, evidenzia anche un limite invalicabile: senza il testo integrale, l’analisi non può che fermarsi agli aspetti formali e identificativi. La comprensione del diritto vivente, quello che emerge dalle aule di giustizia, richiede necessariamente lo studio approfondito delle motivazioni che sostengono ogni singola decisione.

Quali informazioni identificano un provvedimento della Corte di Cassazione?
Un provvedimento è identificato dalla sezione (es. Civile Sez. 3), dalla tipologia (Ordinanza), dal numero cronologico, dall’anno di riferimento, dal nome del Presidente del collegio, dal nome del Relatore e dalla data di pubblicazione.

Chi sono le figure chiave menzionate nell’intestazione del provvedimento?
Le figure chiave sono il Presidente, che dirige il collegio giudicante, e il Relatore, il giudice incaricato di studiare la causa e redigere la proposta di decisione. I loro nomi sono sempre indicati nel frontespizio.

È possibile comprendere la decisione del giudice dal solo frontespizio?
No, non è possibile. Il frontespizio contiene solo i dati per identificare l’atto, ma non fornisce alcuna informazione sui fatti del caso, sulle questioni legali affrontate o sulle ragioni della decisione, che sono contenute esclusivamente nel corpo del provvedimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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