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Diritto Civile

Ricorso per Cassazione: quando è improcedibile?

La Cass. Civ., Sez. II, n. 7671 del 19/03/2019, dichiara il ricorso per cassazione improcedibile perché il ricorrente, pur allegando la notifica della sentenza impugnata, non ha depositato la copia autentica con la relata di notifica. La Corte ribadisce che tale onere è inderogabile per dimostrare la tempestività dell’impugnazione secondo il termine breve.

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Responsabilità ente pubblico: quando paga per il legale

Con la sentenza n. 7673/2019, la Cassazione Civile, Sez. II, ha stabilito la responsabilità ente pubblico per i compensi di un legale incaricato da una società appaltatrice. Decisiva l’interpretazione del mandato e del comportamento successivo dell’ente, che non aveva mai contestato l’operato della società, configurando così una spendita del nome del Comune.

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Recesso contrattuale: quando è legittimo? La Cass.

La sentenza Cass. Civ., Sez. II, n. 7672 del 19/03/2019 analizza la legittimità di un recesso contrattuale da un contratto di fornitura editoriale. Un fornitore ha impugnato la risoluzione del rapporto voluta dal committente, ma la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso. La decisione sottolinea come i motivi di ricorso debbano essere specifici e non generici. In mancanza di precise censure, il recesso contrattuale esercitato secondo le previsioni dell’accordo quadro è stato ritenuto valido, respingendo le accuse di abuso del diritto e di violazione di altre norme.

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Patrimonio disponibile: no al canone unico per TLC

Il Tribunale di Ancona (sent. del 04/07/2025, R.G. 5277/2024) stabilisce che il canone unico non si applica ai contratti di locazione di beni del patrimonio disponibile comunale, anche se usati per servizi di telecomunicazione. La natura privatistica del rapporto prevale, rendendo legittimo il canone di locazione pattuito.

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Contestazione consumi energia: l'onere della prova

Con sentenza del 04/07/2025 (R.G. 195/2024), il Tribunale di Ancona ha chiarito la ripartizione dell’onere della prova nella contestazione dei consumi di energia. Nel caso di opposizione a un decreto ingiuntivo per bollette non pagate, il fornitore deve provare solo l’esistenza del contratto. Spetta invece al cliente dimostrare con prove concrete l’eventuale malfunzionamento del contatore o l’erroneità delle letture. La semplice contestazione generica non è sufficiente a superare la validità dei dati di consumo registrati.

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Inefficacia degli atti di donazione

La sentenza chiarisce che la competenza territoriale nelle azioni revocatorie si determina in base al domicilio del creditore alla scadenza dell’obbligazione. Inoltre, la Corte ha ribadito che la donazione di un immobile ipotecato integra comunque l’eventus damni e che, in presenza di atti a titolo gratuito, è sufficiente la prova della scientia damni del debitore.

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Istanza sospensione efficacia esecutiva lodo arbitrale

L’ordinanza ribadisce il principio di diritto secondo cui l’annullamento di una delibera assembleare ha natura costitutiva ed è efficace solo dopo il passaggio in giudicato. Pertanto, la mera proposizione dell’impugnazione non giustifica la sospensione dell’esecuzione del lodo arbitrale, in assenza di gravi motivi.

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Interpretazione del contratto di assicurazione

In caso di dubbio, le clausole di un contratto di assicurazione vanno interpretate a favore dell’assicurato. L’interpretazione deve essere conforme alla comune intenzione delle parti, valutando il complesso delle clausole.

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Cessione del credito e prova della legittimazione attiva

La sentenza afferma che la produzione dell’estratto della Gazzetta Ufficiale, contenente la comunicazione di cessione del credito, può essere sufficiente a dimostrare la legittimazione attiva del cessionario, se corredata da altri elementi che consentano di ricondurre il credito oggetto di causa a quelli ceduti. La Corte ha inoltre ritenuto che la pronuncia di merito contenuta in una sentenza passata in giudicato sia intangibile e vincoli il Giudice.

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Il credito restitutorio del Fondo di Garanzia è di natura pubblicistica

Il credito restitutorio del Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito di surrogazione nei diritti della banca finanziatrice, è di natura pubblicistica e pertanto l’iscrizione a ruolo può avvenire anche in mancanza di un titolo esecutivo. Tale privilegio è esteso anche ai terzi prestatori di garanzia. La sentenza richiama i recenti indirizzi della Corte di Cassazione.

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Usucapione auto, il solo decorso del tempo non è sufficiente

La sentenza ribadisce i principi dell’usucapione, evidenziando come il solo decorso del tempo non sia sufficiente se non si accompagna all’interversione del possesso, elemento fondamentale per l’acquisto della proprietà. La detenzione, pur se protratta, non si trasforma in possesso con il mero trascorrere del tempo, necessitando di atti o comportamenti inequivocabili che manifestino l’intenzione di possedere la cosa come propria.

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Liberazione da garanzia fideiussoria per inadempimento

La sentenza si concentra sulla natura di un contratto di cauzione e sull’applicazione dell’art. 1957 c.c., statuendo che il mancato rispetto dei termini di legge per l’escussione del debitore principale libera il garante dall’obbligazione, anche se sono state avviate azioni tardive come l’insinuazione al passivo in un fallimento.

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Inammissibilità istanza di sospensione dell'esecuzione

L’ordinanza chiarisce che il rimedio cautelare della sospensione dell’esecuzione ex art. 373 c.p.c. è concesso solo a fronte di un’esecuzione già intrapresa, non essendo sufficiente la mera notifica dell’atto di precetto. L’esecuzione forzata, infatti, inizia solo con il pignoramento.

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Regola dell'onere probatorio nei contratti di appalto

La sentenza chiarisce i principi in materia di onere probatorio nei contratti di appalto, affermando che il committente che denuncia vizi o difetti ha l’onere di fornire una prova specifica della loro esistenza ed entità. Il principio di ‘vicinanza della prova’ attribuisce l’onere a chi, in base alla sua prossimità ai fatti, è in condizione migliore per fornirla.

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Annullamento parziale delibere condominiali

La sentenza conferma il principio per cui il rendiconto condominiale deve riflettere la situazione debitoria e creditoria effettiva, con la conseguenza che l’erronea imputazione di un debito comporta l’invalidità della delibera di approvazione.

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Revoca gratuito patrocinio per nomina secondo difensore

La sentenza ribadisce il principio costituzionale del diritto di difesa per i non abbienti, stabilendo che la nomina di un secondo difensore di fiducia non comporta automaticamente la revoca del gratuito patrocinio, se non sussistono ragioni concrete e documentate che giustifichino la necessità di un doppio patrocinio.

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Nullità del precetto per mancata prova dell'infruttuosa escussione

L’intervento adesivo autonomo del terzo nel giudizio di opposizione a precetto comporta la necessità per il giudice di esaminare la domanda del terzo. Per il socio di società in accomandita semplice, la prova dell’insufficienza del patrimonio sociale grava sul creditore.

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Sospensione Esecuzione Sentenza per Periculum in Mora

L’ordinanza conferma il principio per cui la sospensione dell’esecuzione di una sentenza può essere concessa in presenza di un concreto ‘periculum in mora’, anche a fronte di una possibile perdita economica per la parte appellata. La tutela del diritto all’abitazione prevale in questo caso.

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Inammissibilità dell'appello per mancata prova del credito

La sentenza ribadisce l’onere del creditore di fornire la prova del titolo su cui si fonda la propria pretesa, anche nel caso in cui il credito derivi da cessione. Il cessionario, infatti, si trova nella stessa posizione del cedente e deve quindi fornire la prova dell’esistenza, del titolo e dell’ammontare del credito, oltre all’adempimento della prestazione. Nel caso di specie la Corte ha ritenuto inammissibile l’appello perché la società appellante non si era confrontata con la motivazione della sentenza di primo grado ma si era limitata a riproporre le stesse argomentazioni, senza fornire nuovi elementi di prova.

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Risoluzione contratto di appalto per gravi vizi

La sentenza afferma il principio in base al quale, in caso di gravi vizi dell’opera, l’appaltatore e il direttore dei lavori sono responsabili solidalmente nei confronti del committente per i danni subiti. Inoltre, riconosce la possibilità di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno, ma precisa che il committente ha l’onere di attivarsi con diligenza per limitare i propri danni.

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