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Diritto Civile

Interpretazione del contratto di assicurazione

In caso di dubbio, le clausole di un contratto di assicurazione vanno interpretate a favore dell’assicurato. L’interpretazione deve essere conforme alla comune intenzione delle parti, valutando il complesso delle clausole.

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Cessione del credito e prova della legittimazione attiva

La sentenza afferma che la produzione dell’estratto della Gazzetta Ufficiale, contenente la comunicazione di cessione del credito, può essere sufficiente a dimostrare la legittimazione attiva del cessionario, se corredata da altri elementi che consentano di ricondurre il credito oggetto di causa a quelli ceduti. La Corte ha inoltre ritenuto che la pronuncia di merito contenuta in una sentenza passata in giudicato sia intangibile e vincoli il Giudice.

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Il credito restitutorio del Fondo di Garanzia è di natura pubblicistica

Il credito restitutorio del Fondo di Garanzia per le PMI, a seguito di surrogazione nei diritti della banca finanziatrice, è di natura pubblicistica e pertanto l’iscrizione a ruolo può avvenire anche in mancanza di un titolo esecutivo. Tale privilegio è esteso anche ai terzi prestatori di garanzia. La sentenza richiama i recenti indirizzi della Corte di Cassazione.

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Usucapione auto, il solo decorso del tempo non è sufficiente

La sentenza ribadisce i principi dell’usucapione, evidenziando come il solo decorso del tempo non sia sufficiente se non si accompagna all’interversione del possesso, elemento fondamentale per l’acquisto della proprietà. La detenzione, pur se protratta, non si trasforma in possesso con il mero trascorrere del tempo, necessitando di atti o comportamenti inequivocabili che manifestino l’intenzione di possedere la cosa come propria.

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Liberazione da garanzia fideiussoria per inadempimento

La sentenza si concentra sulla natura di un contratto di cauzione e sull’applicazione dell’art. 1957 c.c., statuendo che il mancato rispetto dei termini di legge per l’escussione del debitore principale libera il garante dall’obbligazione, anche se sono state avviate azioni tardive come l’insinuazione al passivo in un fallimento.

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Inammissibilità istanza di sospensione dell'esecuzione

L’ordinanza chiarisce che il rimedio cautelare della sospensione dell’esecuzione ex art. 373 c.p.c. è concesso solo a fronte di un’esecuzione già intrapresa, non essendo sufficiente la mera notifica dell’atto di precetto. L’esecuzione forzata, infatti, inizia solo con il pignoramento.

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Regola dell'onere probatorio nei contratti di appalto

La sentenza chiarisce i principi in materia di onere probatorio nei contratti di appalto, affermando che il committente che denuncia vizi o difetti ha l’onere di fornire una prova specifica della loro esistenza ed entità. Il principio di ‘vicinanza della prova’ attribuisce l’onere a chi, in base alla sua prossimità ai fatti, è in condizione migliore per fornirla.

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Annullamento parziale delibere condominiali

La sentenza conferma il principio per cui il rendiconto condominiale deve riflettere la situazione debitoria e creditoria effettiva, con la conseguenza che l’erronea imputazione di un debito comporta l’invalidità della delibera di approvazione.

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Revoca gratuito patrocinio per nomina secondo difensore

La sentenza ribadisce il principio costituzionale del diritto di difesa per i non abbienti, stabilendo che la nomina di un secondo difensore di fiducia non comporta automaticamente la revoca del gratuito patrocinio, se non sussistono ragioni concrete e documentate che giustifichino la necessità di un doppio patrocinio.

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Nullità del precetto per mancata prova dell'infruttuosa escussione

L’intervento adesivo autonomo del terzo nel giudizio di opposizione a precetto comporta la necessità per il giudice di esaminare la domanda del terzo. Per il socio di società in accomandita semplice, la prova dell’insufficienza del patrimonio sociale grava sul creditore.

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Sospensione Esecuzione Sentenza per Periculum in Mora

L’ordinanza conferma il principio per cui la sospensione dell’esecuzione di una sentenza può essere concessa in presenza di un concreto ‘periculum in mora’, anche a fronte di una possibile perdita economica per la parte appellata. La tutela del diritto all’abitazione prevale in questo caso.

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Inammissibilità dell'appello per mancata prova del credito

La sentenza ribadisce l’onere del creditore di fornire la prova del titolo su cui si fonda la propria pretesa, anche nel caso in cui il credito derivi da cessione. Il cessionario, infatti, si trova nella stessa posizione del cedente e deve quindi fornire la prova dell’esistenza, del titolo e dell’ammontare del credito, oltre all’adempimento della prestazione. Nel caso di specie la Corte ha ritenuto inammissibile l’appello perché la società appellante non si era confrontata con la motivazione della sentenza di primo grado ma si era limitata a riproporre le stesse argomentazioni, senza fornire nuovi elementi di prova.

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Risoluzione contratto di appalto per gravi vizi

La sentenza afferma il principio in base al quale, in caso di gravi vizi dell’opera, l’appaltatore e il direttore dei lavori sono responsabili solidalmente nei confronti del committente per i danni subiti. Inoltre, riconosce la possibilità di richiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno, ma precisa che il committente ha l’onere di attivarsi con diligenza per limitare i propri danni.

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Prescrizione del diritto al compenso di mediazione

La sentenza ribadisce i principi in tema di prescrizione del diritto al compenso di mediazione, interruzione della prescrizione e obbligo di informazione gravante sul mediatore. In particolare, il diritto al compenso sorge al momento della conclusione dell’affare e l’interruzione della prescrizione si verifica con il riconoscimento del debito. Il mediatore, inoltre, è tenuto a informare le parti sulle circostanze a sua conoscenza che possono incidere sull’affare.

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Risoluzione compravendita per amianto e agibilità

La presenza di amianto in un immobile venduto non comporta automaticamente la risoluzione del contratto per aliud pro alio, specie se la presenza era conoscibile. Tuttavia, l’acquirente può agire per vizi occulti o mancanza di qualità promesse, con onere di dimostrare la non conoscibilità del vizio. La responsabilità del venditore sussiste anche se l’immobile è antecedente alla normativa sull’amianto, se la presenza del materiale lo rende inidoneo all’uso o ne diminuisce il valore.

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Liquidazione compensi avvocato in caso di separazione

In caso di mancata determinazione consensuale del compenso professionale dell’avvocato, si applicano i parametri stabiliti dal DM 55/2014. Le controversie relative alla separazione sono di valore indeterminabile e i compensi sono rapportati a quelli previsti per le cause di valore non inferiore a 26.001,00 euro e non superiore a 260.000,00 euro.

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Risoluzione contratto per vizi del bene venduto

In caso di compravendita, il venditore è tenuto a consegnare al compratore un bene conforme al contratto. In caso di difetti di conformità, il compratore ha diritto alla risoluzione del contratto o alla riduzione del prezzo, oltre al risarcimento dei danni.

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Opposizione alla comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione alla comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria, ritenendo che i crediti vantati non fossero prescritti. Il Giudice ha rilevato la sussistenza di atti interruttivi della prescrizione, come intimazioni di pagamento e un atto di pignoramento presso terzi, che hanno impedito il decorso del termine.

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L'azione revocatoria ordinaria nelle società di persone

L’ordinanza n. 11296 del 2025 rappresenta un importante contributo alla definizione dei presupposti dell’azione revocatoria ordinaria nelle società di persone, fornendo criteri chiari per l’accertamento dell’eventus damni e precisando la distribuzione dell’onere probatorio nel contesto concorsuale. La decisione evidenzia l’importanza di una valutazione specifica del patrimonio dei soci illimitatamente responsabili, superando approcci meramente formalistici in favore di un’analisi sostanziale della situazione patrimoniale complessiva.

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Occupazione abusiva immobile INPS

In caso di occupazione senza titolo di un immobile, il proprietario ha diritto al rilascio del bene e al risarcimento del danno per la perdita della possibilità di godimento, quantificabile anche con il parametro del canone locativo di mercato.

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