LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Diritto Bancario

Nullità del contratto: la Cassazione sul tasso Euribor

Una società ha citato in giudizio un istituto di leasing per la presunta applicazione di interessi usurari su un contratto. Dopo due sentenze sfavorevoli, la società ha fatto ricorso in Cassazione. La Suprema Corte ha accolto il motivo relativo all’omessa pronuncia sulla nullità del contratto per la presunta manipolazione del tasso Euribor, rinviando il caso alla Corte d’Appello per un nuovo esame. Gli altri motivi, riguardanti gli interessi moratori e la mancata indicazione del TAN, sono stati respinti.

Continua »
Contratto autonomo di garanzia: differenze e validità

La Corte di Cassazione chiarisce i criteri per distinguere il contratto autonomo di garanzia dalla fideiussione omnibus. La presenza di clausole come il “pagamento a prima richiesta” e l’indipendenza dall’obbligazione principale rendono la garanzia autonoma, escludendo l’applicazione della normativa antitrust prevista per le fideiussioni basate su schemi illeciti. La Corte ha ritenuto il contratto in esame un contratto autonomo di garanzia, rigettando il ricorso del garante.

Continua »
Prova del credito: estratti conto non necessari

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di due fideiussori contro una società finanziaria, confermando che la prova del credito bancario può essere fornita anche senza la produzione integrale degli estratti conto. Secondo la Corte, i riassunti scalari, supportati da una consulenza tecnica d’ufficio (CTU), sono sufficienti a ricostruire le movimentazioni del rapporto, superando la mancanza di alcuni documenti. L’ordinanza ha inoltre dichiarato inammissibili le altre censure relative a difetti di rappresentanza e alla nullità di clausole contrattuali, poiché sollevate tardivamente o in modo generico.

Continua »
Eccezione di decadenza: quando va sollevata?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha rigettato il ricorso di due garanti che avevano sollevato tardivamente l’eccezione di decadenza dalla garanzia fideiussoria. La Corte ha stabilito che l’eccezione di decadenza ex art. 1957 c.c. è un’eccezione in senso stretto, che deve essere proposta nel primo atto difensivo utile e non può essere sollevata in un momento successivo del processo. La decisione sottolinea l’importanza cruciale dei termini processuali nella difesa del garante.

Continua »
Fideiussione: modifica del debito non libera il garante

Un garante, che aveva prestato fideiussione per un contratto di leasing, ha sostenuto di essere stato liberato dal suo obbligo a seguito di un accordo successivo tra creditore e debitore. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, stabilendo che una mera modifica delle condizioni contrattuali non costituisce una novazione e, pertanto, non estingue la fideiussione accessoria. La Corte ha inoltre sottolineato l’irrilevanza delle doglianze del garante dato il suo ruolo di socio di maggioranza della società debitrice.

Continua »
Clausola penale leasing: legittima se si detrae valore

Un utilizzatore di un leasing finanziario immobiliare si era reso inadempiente. La società concedente ha risolto il contratto e si è riappropriata del bene. L’utilizzatore ha contestato la validità della clausola penale, che imponeva il pagamento di tutti i canoni e del prezzo di opzione, dedotto il valore dell’immobile. La Corte di Cassazione ha confermato la legittimità della clausola penale leasing, specificando che essa è equa e valida a condizione che dal debito totale dell’utilizzatore venga sottratto il valore di mercato del bene recuperato, evitando così un ingiusto arricchimento per il concedente.

Continua »
Conflitto d'interessi avvocato: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di una fideiussore contro un istituto bancario. La ragione principale è il palese conflitto d’interessi dell’avvocato, che, oltre a difendere la garante, era anche il debitore principale del mutuo. La Corte ha rilevato d’ufficio questa criticità, che inficia il diritto di difesa, e ha sottolineato come il ricorso presentasse anche altre gravi carenze di specificità e chiarezza.

Continua »
Contratto autonomo di garanzia: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione interviene su un caso riguardante un contratto di garanzia, chiarendo la distinzione fondamentale tra fideiussione e contratto autonomo di garanzia. La Corte ha stabilito che la sola clausola ‘a prima richiesta’ non è sufficiente a qualificare un contratto come autonomo; è necessaria la clausola ‘senza eccezioni’. Inoltre, ha cassato la decisione di merito per aver erroneamente ritenuto concluso un accordo nonostante la mancata corrispondenza tra proposta e accettazione su punti essenziali.

Continua »
Rinuncia al ricorso: estinzione del giudizio

La Corte di Cassazione dichiara l’estinzione del giudizio a seguito di una rinuncia al ricorso depositata congiuntamente da tutte le parti. Il caso, originato da una controversia su una garanzia fideiussoria, si conclude senza una decisione nel merito. La Suprema Corte chiarisce che, in caso di rinuncia, non si pronuncia sulle spese e non si applica il raddoppio del contributo unificato, poiché l’inammissibilità non è originaria.

Continua »
Usura leasing: esclusi IRS e penali dal calcolo

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 690/2025, ha stabilito che ai fini della verifica dell’usura leasing, non è possibile sommare i costi derivanti da un contratto accessorio di Interest Rate Swap (IRS) né la penale per l’estinzione anticipata. La Corte ha ribadito il principio secondo cui non si possono cumulare oneri con funzioni eterogenee, come gli interessi corrispettivi, quelli moratori e le penali per il recesso, poiché si applicano in circostanze diverse e non sovrapponibili. Il ricorso di una società che lamentava l’usurarietà del proprio contratto di lease back è stato quindi respinto.

Continua »
Presunzione abbandono istanze: Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di alcuni fideiussori, stabilendo che la mancata riproposizione di richieste istruttorie in sede di precisazione delle conclusioni non ne determina automaticamente l’abbandono. Secondo la Corte, il giudice di merito deve compiere una valutazione complessiva della condotta processuale per accertare l’effettiva volontà della parte. La sentenza impugnata è stata cassata con rinvio perché la corte d’appello aveva applicato la presunzione abbandono istanze in modo troppo rigido, senza considerare l’insistenza dimostrata dai ricorrenti nei loro atti difensivi.

Continua »
Liberazione fideiussore: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione respinge il ricorso di una società di gestione crediti, confermando la decisione della Corte d’Appello. Quest’ultima aveva ritenuto tempestiva un’opposizione a decreto ingiuntivo, nonostante un ritardo nella notifica, e aveva accolto la tesi della liberazione del fideiussore. La Banca, concedendo nuovo credito a una società debitrice pur consapevole del suo peggioramento finanziario e senza informare la garante (ex coniuge dell’amministratore), ha violato l’art. 1956 c.c., liberandola dall’obbligazione.

Continua »
Clausola rischio cambio: quando è valida nel leasing?

La Corte di Cassazione interviene su un caso di leasing immobiliare con una clausola rischio cambio legata al franco svizzero. I giudici di merito avevano dichiarato la nullità della clausola per indeterminatezza e per ‘immeritevolezza’, ritenendola troppo speculativa e sbilanciata. La Cassazione, pur confermando la nullità per indeterminatezza in altri casi, ha accolto il ricorso sul punto della meritevolezza. Ha stabilito che il giudizio di ‘immeritevolezza’ non deve basarsi sulla convenienza economica o sulla rischiosità della clausola, ma esclusivamente sullo scopo perseguito dalle parti, che è illecito solo se contrario ai principi fondamentali dell’ordinamento. La causa è stata rinviata alla Corte d’Appello per una nuova valutazione basata su questo principio.

Continua »
Licenziamento per giusta causa: la Cassazione conferma

La Corte di Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa di un vice titolare di filiale di banca. Il dipendente aveva autorizzato operazioni finanziarie ad alto rischio per centinaia di migliaia di euro, violando le procedure interne e gli obblighi di diligenza. La Corte ha stabilito che tale condotta ha irrimediabilmente leso il vincolo fiduciario, rendendo proporzionata la sanzione espulsiva, e ha ribadito di non poter riesaminare nel merito le valutazioni dei fatti compiute dai giudici dei gradi precedenti.

Continua »
Garanzia autonoma: quando il garante non può opporsi

Una banca ha richiesto l’ammissione di un credito verso una società fallita, derivante da una garanzia autonoma. I giudici di merito avevano negato parte della richiesta per mancata prova del credito sottostante. La Cassazione ha ribaltato la decisione, chiarendo che in una garanzia autonoma il creditore non deve provare il rapporto principale. L’unico limite è l’eccezione di dolo (exceptio doli), ovvero la prova di una richiesta fraudolenta da parte del creditore, che deve essere fornita dal garante.

Continua »
Deroga art 1957 c.c.: la clausola 'a richiesta'

La Corte di Cassazione ha stabilito che la clausola ‘a semplice richiesta’ in un contratto di fideiussione costituisce una valida deroga all’art. 1957 c.c. Di conseguenza, il creditore non è tenuto a iniziare un’azione giudiziaria entro sei mesi dalla scadenza del debito, essendo sufficiente una semplice richiesta scritta al garante per evitare la decadenza. La Corte ha rigettato il ricorso dei fideiussori, confermando la legittimità della richiesta di pagamento della banca.

Continua »
Cessione Crediti in Blocco: Prova e Opposizione

Un fideiussore si è opposto a un decreto ingiuntivo, contestando la titolarità del credito in capo alla società cessionaria. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha stabilito un principio fondamentale sulla cessione crediti in blocco: la sola pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale non è sufficiente a provare la titolarità del credito se il debitore contesta specificamente l’inclusione del proprio debito nell’operazione. La società cessionaria ha l’onere di fornire prova documentale che il singolo credito è stato effettivamente ceduto. La Corte ha quindi cassato la sentenza d’appello e rinviato la causa per un nuovo esame.

Continua »
Ricorso in Cassazione: i limiti all'interpretazione

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso riguardante l’interpretazione di contratti di fideiussione. Il ricorso in Cassazione non può riesaminare i fatti, ma solo verificare la corretta applicazione della legge. La Corte ha ribadito che l’interpretazione contrattuale è compito esclusivo del giudice di merito, se adeguatamente motivata.

Continua »
Fideiussione a prima richiesta: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 840/2025, ha rigettato il ricorso di una società contro la decisione della Corte d’Appello che liberava un garante. Il caso verteva sulla qualificazione di una garanzia come ‘fideiussione a prima richiesta’. La Cassazione ha stabilito che tale clausola non è sufficiente per qualificare il contratto come autonomo e inapplicare l’art. 1957 c.c. È necessaria un’analisi complessiva del contratto, che nel caso di specie ha confermato la natura di fideiussione e la conseguente liberazione del garante per inerzia del creditore.

Continua »
Onere della prova: fideiussione nulla senza il D.M.?

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un garante che chiedeva la nullità della propria fideiussione per violazione della normativa antitrust. La decisione si fonda sul mancato assolvimento dell’onere della prova: il garante non ha prodotto in giudizio il provvedimento sanzionatorio dell’Autorità Garante né ha indicato con precisione la sua collocazione negli atti processuali, violando il principio di specificità del ricorso.

Continua »