La Corte di Cassazione ha esaminato un caso relativo al pagamento di un assegno di notevole importo, emesso da un'azienda su un conto corrente che risultava già chiuso da mesi. La banca, dopo aver erroneamente effettuato il pagamento, ne ha chiesto la restituzione al beneficiario, qualificandolo come 'pagamento assegno conto estinto' e quindi indebito. La Corte d'Appello aveva dato ragione alla banca, e la Cassazione ha confermato la decisione, dichiarando inammissibile il ricorso del beneficiario. La motivazione centrale risiede nel fatto che la chiusura del conto fa venir meno la delega di pagamento, rendendo la successiva transazione priva di causa giuridica e obbligando alla restituzione della somma.
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