LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

LexCED

Art. 235 c.c. - Disconoscimento di paternità

Art. 235 c.c. Articolo abrogato dall’art. 106, comma 1, lett. a), d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154. L’azione per il disconoscimento di paternità del figlio concepito durante il matrimonio è consentita solo nei casi seguenti: 1) se i coniugi non hanno coabitato nel periodo compreso fra il trecentesimo ed il centottantesimo giorno prima della nascita; […]

Continua »
Art. 236 c.c. - Atto di nascita e possesso di stato

Art. 236 c.c. La filiazione legittima si prova con l’atto di nascita iscritto nei registri dello stato civile. Basta, in mancanza di questo titolo, il possesso continuo dello stato di figlio legittimo. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –

Continua »
Art. 237 c.c. - Fatti costitutivi del possesso di stato

Art. 237 c.c. Il possesso di stato risulta da una serie di fatti che nel loro complesso valgano a dimostrare le relazioni di filiazione e di parentela fra una persona e la famiglia a cui essa pretende di appartenere. In ogni caso devono concorrere i seguenti fatti: – che il genitore abbia trattato la persona […]

Continua »
Art. 238 c.c. - Irreclamabilità di uno stato di figlio contrario a quello attribuito dall'atto di nascita

Art. 238 c.c. Salvo quanto disposto dagli articoli 128, 233, 234, 235 e 239, nessuno può reclamare uno stato contrario a quello che gli attribuiscono l’atto di nascita di figlio legittimo e il possesso di stato conforme all’atto stesso. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –

Continua »
Art. 239 c.c. - Reclamo dello stato di figlio

Art. 239 c.c. Qualora si tratti di supposizione di parto o di sostituzione di neonato, il figlio può reclamare uno stato diverso. L’azione di reclamo dello stato di figlio può essere esercitata anche da chi è nato nel matrimonio ma fu iscritto come figlio di ignoti, salvo che sia intervenuta sentenza di adozione. L’azione può […]

Continua »
Art. 240 c.c. - Contestazione dello stato di figlio

Art. 240 c.c. Lo stato di figlio può essere contestato nei casi di cui al primo e secondo comma dell’articolo 239. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –

Continua »
Art. 241 c.c. - Prova in giudizio

Art. 241 c.c. Quando mancano l’atto di nascita e il possesso di stato, la prova della filiazione può darsi in giudizio con ogni mezzo. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –

Continua »
Art. 242 c.c. - Principio di prova per iscritto

Art. 242 c.c. Articolo abrogato con d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –

Continua »
Art. 243 c.c. - Prova contraria

Art. 243 c.c. Articolo abrogato con d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –

Continua »
Art. 244 c.c. - Termini dell'azione di disconoscimento

Art. 244 c.c. L’azione di disconoscimento della paternità da parte della madre deve essere proposta nel termine di sei mesi dalla nascita del figlio ovvero dal giorno in cui è venuta a conoscenza dell’impotenza di generare del marito al tempo del concepimento. Il marito può disconoscere il figlio nel termine di un anno che decorre […]

Continua »
Art. 245 Sospensione del termine

Se la parte interessata a promuovere l’azione di disconoscimento della paternità si trova in stato di interdizione per infermità di mente, la decorrenza del termine indicato nell’articolo precedente è sospesa, nei suoi confronti, sino a che dura lo stato di interdizione. L’azione può tuttavia essere promossa dal tutore. Capo I – Della filiazione leggittima Sezione […]

Continua »
Art. 246 Trasmissibilità dell'azione

Se il titolare dell’azione di disconoscimento della paternità muore senza averla promossa, ma prima che ne sia decorso il termine, sono ammessi ad esercitarla in sua vece: 1) nel caso di morte del presunto padre o della madre, i discendenti e gli ascendenti; il nuovo termine decorre dalla morte del presunto padre o della madre, […]

Continua »
Art. 247 Legittimazione passiva

Il presunto padre, la madre ed il figlio sono litisconsorti necessari nel giudizio di disconoscimento. Se una delle parti è minore o interdetta, l’azione è proposta in contraddittorio con un curatore nominato dal giudice davanti al quale il giudizio deve essere promosso. Se una delle parti è un minore emancipato o un maggiore inabilitato, l’azione […]

Continua »
Art. 248 Legittimazione all'azione di contestazione della legittimità. Imprescrittibilità

L’azione per contestare la legittimità spetta a chi dall’atto di nascita del figlio risulti suo genitore e a chiunque vi abbia interesse. L’azione è imprescrittibile. Quando l’azione è proposta nei confronti di persone premorte o minori o altrimenti incapaci, si osservano le disposizioni dell’articolo precedente. Nel giudizio devono essere chiamati entrambi i genitori. Capo I […]

Continua »
Art. 249 Reclamo della legittimità

L’azione per reclamare lo stato legittimo spetta al figlio; ma, se egli non l’ha promossa ed è morto in età minore o nei cinque anni dopo aver raggiunto la maggiore età, può essere promossa dai discendenti di lui. Essa deve essere proposta contro entrambi i genitori, e, in loro mancanza, contro i loro eredi. L’azione […]

Continua »
Art. 250 Riconoscimento

Il figlio naturale può essere riconosciuto, nei modi previsti dall’articolo 254, dal padre e dalla madre, anche se già uniti in matrimonio con altra persona all’epoca del concepimento. Il riconoscimento può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente. Il riconoscimento del figlio che ha compiuto i sedici anni non produce effetto senza il suo assenso. Il riconoscimento […]

Continua »
Art. 251 Riconoscimento di figli incestuosi

I figli nati da persone, tra le quali esiste un vincolo di parentela anche soltanto naturale, in linea retta all’infinito o in linea collaterale nel secondo grado, ovvero un vincolo di affinità in linea retta, non possono essere riconosciuti dai loro genitori, salvo che questi al tempo del concepimento ignorassero il vincolo esistente tra di […]

Continua »
Art. 252 Affidamento del figlio naturale e suo inserimento nella famiglia legittima

Qualora il figlio naturale di uno dei coniugi sia riconosciuto durante il matrimonio il giudice, valutate le circostanze, decide in ordine all’affidamento del minore e adotta ogni altro provvedimento a tutela del suo interesse morale e materiale. L’eventuale inserimento del figlio naturale nella famiglia legittima di uno dei genitori può essere autorizzato dal giudice qualora […]

Continua »
Art. 253 Inammissibilità del riconoscimento

In nessun caso è ammesso un riconoscimento in contrasto con lo stato di figlio legittimo o legittimato in cui la persona si trova. Capo II – Della filiazione naturale e della legittimazione Sezione I – Della filiazione naturale § 1 – Del riconoscimento dei figli naturali

Continua »
Art. 254 Forma del riconoscimento

Il riconoscimento del figlio naturale è fatto nell’atto di nascita, oppure con una apposita dichiarazione, posteriore alla nascita o al concepimento, davanti ad un ufficiale dello stato civile o davanti al giudice tutelare o in un atto pubblico o in un testamento, qualunque sia la forma di questo. La domanda di legittimazione di un figlio […]

Continua »