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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Indennità sostitutiva prima del deposito della sentenza

In applicazione di tale principio deve ritenersi pienamente valida ed efficace l’opzione per l’indennità sostitutiva esercitata prima del deposito della sentenza che ha accertato l’illegittimità del licenziamento ed ha disposto la reintegrazione nel posto di lavoro.

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Affissione del codice disciplinare nel pubblico impiego privatizzato

7, primo comma, legge 300/1970 prescrive l’affissione in luogo visibile a tutti delle norme disciplinari vigenti all’interno dell’impresa e ha per scopo di rendere conoscibili a tutti i lavoratori non soltanto le singole fattispecie di illecito ma anche le relative sanzioni, in modo che ciascun lavoratore conosca non solo i comportamenti a cui è astretto ma anche le conseguenze delle violazioni, necessariamente proporzionate alla gravità di esse. 16 aprile 1994 n. 297 enumera le sanzioni disciplinati, distingue sia pure attraverso clausole generali le diverse fattispecie di illecito e disciplina il relativo procedimento.

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Documento indispensabile ai fini della decisione della causa

Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. Tale rigoroso sistema di preclusioni trova un contemperamento, ispirato alla ricerca della verità materiale, cui è doverosamente funzionalizzato il rito del lavoro, teso a garantire una tutela differenziata in ragione della natura dei diritti che nel giudizio devono trovare riconoscimento, nei poteri d’ufficio del giudice in materia di ammissione di nuovi mezzi di prova, ai sensi del citato art.

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Lavoratore, possibilità di essere adibito ad altre mansioni

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 24459 del 7 novembre 2006

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Obbligo di conservazione del posto del lavoratore assente

Ai fini dell’acquisizione del diritto alla qualifica superiore, di distinti periodi di reiterata assegnazione alle corrispondenti mansioni, l’art. Nel caso in esame, la vacanza del posto in organico del titolare dell’ufficio si è verificata solo con la cessazione del rapporto del soggetto destinato a tale posizione di lavoro; fino a tale momento, nonostante le precedenti assenze, è perdurato nei confronti del medesimo l’obbligo di conservazione del posto.

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Condizione risolutiva o sospensiva

Le parti, nella loro autonomia contrattuale, possono pattuire una condizione risolutiva o sospensiva nell’interesse esclusivo di uno soltanto dei contraenti. A tal fine occorre una espressa clausola contrattuale che ne disponga, o quantomeno, un insieme di elementi che siano idonei ad indurre il convincimento che si tratti di una condizione alla quale l’altra parte non abbia alcun interesse.

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Ordine di allontanamento del cittadino extracomunitario

Ed è certamente alla stregua degli stessi criteri che appare configurabile la esimente del giustificato motivo nella sussistenza di una condizione di oggettiva ed indiscutibile indisponibilità dei mezzi necessari e sufficienti per l’acquisto del titolo di viaggio per l’allontanamento dell’obbligato.

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Fattispecie di concorso in estorsione aggravata

La condotta di chi si adoperi nel proseguire una attività estorsiva, iniziata dal proprio padre, attualmente detenuto, configura la fattispecie di concorso in estorsione aggravata.

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Cittadino extracomunitario, domanda di regolarizzazione

Qualora il cittadino extracomunitario abbia presentato, tramite il suo datore di lavoro, istanza di regolarizzazione entro la data prescritta dalla legge (11. 2 del citato d. l. 195/2002 prevede il divieto di adozione di provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale, fino alla data di conclusione della relativa procedura, nei confronti di lavoratori che abbiano presentato, nel termine di legge, la domanda di regolarizzazione.

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Denuncia di danno temuto in regime di comunione condivisa

La deduzione del pericolo di danno alla salute assume rilievo caratterizzante ed esclusivo, ai fini dell’ammissibilità dell’istanza cautelare di danno temuto, nei casi in cui tale pericolo costituisca la conseguenza di una menomazione delle facoltà di godimento pieno ed esclusivo che ai sensi dell’art. L’appartenenza, in regime di comunione indivisa, della cosa, da cui proviene il pericolo, anche soggetti diversi dagli istanti, giustifica il ricorso all’azione cautela suddetta, nonostante questi ultimi siano contitolari della relativa proprietà, nei casi in cui la mancanza di accordo non consenta di poter ovviare alla denunciata situazione di pericolo.

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Rapporti personali tra i coniugi di diversa cittadinanza

La sopravvenuta mancanza di una specifica norma che consenta l’individuazione del regime patrimoniale applicabile a coniugi di diversa nazionalità, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 254/66, impone anzitutto di verificare se le rispettive leggi nazionali dei coniugi sono suscettibili di un’applicazione cumulativa.

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Condanna al pagamento delle spese di lite

Il tasso di conversione della lira in Euro è stato, irrevocabilmente e senza possibilità di oscillazioni, fissato nel trattato istitutivo della moneta unica europea, per cui, la condanna al pagamento delle spese di lite espressa in lire, lungi dal comportare l’annullamento della sentenza, ne consente la semplice rettifica con il ricorso alla procedura prevista per la correzione degli errori materiali (artt.

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La violazione del regolamento di condominio

Cassazione Civile, Seconda Sezione, Sentenza n. 1405 del 23 gennaio 2007

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Assemblea condominiale, convocazione amministratore illegittimo

In tema di condominio di edifici, l’istituto della prorogatio imperii, che trova fondamento nella presunzione di conformità alla volontà dei condomini e nell’interesse del condominio alla continuità dell’amministratore, è applicabile in ogni caso in cui il condominio rimanga privato dell’opera dell’amministratore, e, pertanto, non solo nei casi di scadenza del termine di cui all’art. 66 c. c. , secondo comma, il quanto il potere di convocare l’assemblea, da tale norma attribuito a ciascun condomino, presuppone la mancanza dell’amministratore, che è ipotesi diversa da quella che si verifica nei casi di cessazione, per qualsivoglia causa, del mandato dell’amministratore o di illegittimità della sua nomina.

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Delibera condominiale di approvazione del bilancio preventivo

Devono, pertanto, ritenersi valide le deliberazioni assembleari con le quali si stabilisce che il bilancio preventivo per il nuovo esercizio sia conforme al preventivo o al consuntivo dell’esercizio precedente, risultando in tal modo determinate per relationem sia la somma complessivamente stanziata sia quella destinata alle singole voci, mentre la ripartizione fra i singoli condomini deriva automaticamente dall’applicazione delle tabelle millesimali.

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Relata di notificazione, difformità dall'originale

La difformità tra la relata di notificazione apposta sull’originale dell’atto e quella apposta sulla sua copia dell’atto stesso consegnata al destinatario assume rilievo solo in relazione alla mancanza della data dell’eseguita notifica nella copia e, nel caso in cui dalla notificazione decorra un termine perentorio entro il quale il destinatario deve esercitare determinati diritti, in quanto tale mancanza concreta una nullità insanabile che viene ad ostacolare l’esercizio dei diritti stessi.

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Azione revocatoria, prescrizione decorrenza

2903 c. c. , laddove stabilisce che l’azione revocatoria si prescrive in cinque anni dalla data dell’atto, deve essere interpretata (attraverso il coordinamento con la disposizione generale in tema di prescrizione, di cui all’art.

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Costituzione del fondo patrimoniale, azione revocatoria

La costituzione del fondo patrimoniale può essere dichiarata inefficace nei confronti dei creditori a mezzo di azione revocatoria ex. 170 c. c. ), restando più incerta o difficile la soddisfazione del credito, conseguentemente riducendo la garanzia generale spettante ai creditori sul patrimonio dei costituenti in violazione dell’art.

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Provvedimento di fermo amministrativo

86 del d. p. r. 29 settembre 1973, n. 602, emesso da una concessionaria della riscossione tributi, è un atto funzionale all’espropriazione forzata e, quindi, mezzo di realizzazione del credito dell’amministrazione, per cui la tutela giurisdizionale nei confronti dello stesso si deve realizzare dinanzi al giudice ordinario con le forme dell’opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi (art.

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Impresa individuale, obbligazione tributaria

L’obbligazione tributaria non fa capo, nel caso di impresa individuale, alla ditta (che è soltanto un elemento distintivo dell’impresa) bensì alla persona fisica dell’imprenditore. L’eventuale erroneità nell’indicazione della ditta può perciò comportare nullità dell’accertamento tributario solo in quanto da essa possa derivare incertezza assoluta riguardo alla individuazione della persona fisica dell’imprenditore, destinatario della pretesa tributaria, tenuto conto di ogni altro dato identificativo risultante dall’accertamento, quale, in primo luogo, il codice fiscale o il numero di partita IVA.

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