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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Qualificazione del fatto come reato dal giudice civile
Il giudice civile può qualificare il fatto come reato, anche se sia intervenuto decreto di archiviazione in sede penale.
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Danno provocato da più soggetti, responsabilità solidale
Quando un medesimo danno è provocato da più soggetti, per inadempimenti di contratti diversi, intercorsi rispettivamente tra ciascuno di essi ed il danneggiato, sussistono tutte le condizioni necessarie perché i predetti soggetti siano corresponsabili in solido. 2055 c. c. costituisca un principio di carattere generale estensibile anche alla responsabilità contrattuale, quanto dai principi stessi che regolano il nesso di causalità ed il concorso di cause, tutte egualmente efficienti della produzione di un determinato danno, di cui l’art.
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Assegno bancario, non trasferibilità
La responsabilità della Banca negoziatrice per avere consentito, in violazione delle specifiche regole poste dall’art. 43 legge assegni (r.d. 21 dicembre 1933, n. 1736), l’incasso di un assegno bancario, di traenza o circolare, munito di clausola di non trasferibilità, a persona diversa dal beneficiario del titolo, ha nei confronti di tutti i soggetti nel cui […]
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Due successivi appelli avverso la medesima sentenza
Nel caso in cui la stessa parte abbia proposto, avverso la medesima sentenza, due successivi appelli, il primo dei quali inammissibile, senza tuttavia che, alla data di proposizione del secondo gravame, detta inammissibilità sia stata dichiarata, realizzandosi in tal caso l’effetto della consumazione dell’impugnazione, il termine per la proposizione della seconda impugnazione è quello breve, decorrente dalla notificazione della prima impugnazione.
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Determinazione del tasso di interesse usurario
644 c. p. , secondo il quale la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse collegate all’erogazione del credito, impone di considerare rilevanti, ai fini della determinazione della fattispecie di usura, tutti gli oneri che un utente sopporti in connessione con il suo uso del credito. Tra essi rientra indubbiamente la commissione di massimo scoperto, trattandosi di un costo indiscutibilmente collegato all’erogazione del credito, giacché ricorre tutte le volte in cui il cliente utilizza concretamente lo scoperto di conto corrente, e funge da corrispettivo per l’onere, a cui l’intermediario finanziario si sottopone, di procurarsi la necessaria provvista di liquidità e tenerla a disposizione del cliente.
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Usura, determinazione del tasso soglia
In tema di usura è manifestamente infondata l’eccezione di incostituzionalità del combinato disposto degli artt. sotto il profilo che le predette norme, nel rimettere la determinazione del tasso soglia, oltre il quale si configura uno degli elementi oggettivi del delitto di usura, ad organi amministrativi, determinerebbero una violazione del principio della riserva di legge in materia penale.
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Udienza preliminare, sentenza di non luogo a procedere
425, comma terzo, c. p. p. , per la quale il Giudice dell’udienza preliminare deve emettere sentenza di non luogo a procedere anche quando gli elementi acquisiti risultino insufficienti o contraddittori, è qualificata dall’ultima parte del suddetto comma terzo che impone tale decisione soltanto ove i predetti elementi siano comunque inidonei a sostenere l’accusa in giudizio.
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Valutazione equitativa del danno
La valutazione equitativa del danno, in quanto inevitabilmente caratterizzata da un certo grado di approssimatività, è suscettibile di rilievi in sede di legittimità, sotto il profilo del vizio della motivazione, solo se difetti totalmente la giustificazione che quella situazione sorregge, o macroscopicamente si discosti dai dati di comune esperienza, o sia radicalmente contraddittoria. Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 12318 del 19 maggio 2010
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Invalidare la motivazione della sentenza impugnata
Per delineare il vizio indicato, occorre che i punti della controversia dedotti per invalidare la motivazione della sentenza impugnata con ricorso per cassazione, siano autonomamente dotati di una forza esplicativa o dimostrativa tale che la loro rappresentazione disarticoli l’intero ragionamento svolto dal giudicante o determini al suo interno radicali incompatibilità così da vanificare o da rendere manifestatamente incongrua o contraddittoria la motivazione. Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 12318 del 19 maggio 2010
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Il controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 12318 del 19 maggio 2010
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Azione revocatoria di atti a titolo gratuito
Per l’azione revocatoria di atti a titolo gratuito non occorre che il pregiudizio arrecato alle ragioni del creditore sia conosciuto, oltre che dal debitore, anche dal terzo beneficiario, il quale ha comunque acquisito un vantaggio senza un corrispondente sacrificio e ben può vedere il proprio interesse posposto a quello del creditore.
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Atti di disposizione, donazione remuneratoria, revoca
Anche la donazione remuneratoria rientra tra gli atti di disposizione del patrimonio del debitore, soggetti a revoca ai sensi dell’art.
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Estinzione del debito attraverso una datio in solutum
L’adempimento del debito scaduto, quando sia normale e cioè sia realizzato secondo i termini temporali e di prestazione d’oggetto prestabiliti, si presenta quale atto dovuto, cosicché lo stesso carattere obbligatorio assumono anche gli atti dispositivi del patrimonio del debitore legati da un rapporto di stretta ed indispensabile inerenza strumentale con quello di soddisfacimento del debito. […]
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Costituzione dell’usufrutto, modifica del patrimonio
La costituzione dell’usufrutto non ha il connotato della doverosità proprio dell’adempimento (c. d. atto dovuto o atto giuridico in senso stretto) – che giustificherebbe l’esclusione della revocatoria, ai sensi del terzo comma dell’art.
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Donazione in favore del coniuge affidatario
Una volta che in sede di separazione personale sia stato attribuito ad uno dei coniugi, tenendo conto dell’interesse dei figli, il diritto personale di godimento sulla casa familiare, la successiva costituzione per donazione, in favore del medesimo coniuge affidatario, del diritto di usufrutto vita natural durante sul medesimo immobile, compiuta dall’altro coniuge, costituisce un atto avente funzione dispositiva e contenuto patrimoniale, soggetto all’azione revocatoria ai sensi dell’art. Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 12045 del 17 maggio 2010
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Azione revocatoria, credito eventuale
Anche il credito eventuale, in veste di credito litigioso, è idoneo a determinare l’insorgere della qualità di creditore che abilita all’esperimento dell’azione revocatoria avverso l’atto di disposizione compiuto dal debitore. Nel giudizio ex art. 2901 c.c. è sufficiente al creditore procedente l’allegazione di un decreto ingiuntivo ottenuto nei confronti del preteso debitore per dimostrare la […]
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Socio amministratore, iscrizione gestione commercianti
In tal caso, la scelta dell’iscrizione nella gestione di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, o nella gestione degli esercenti attività commerciali, ai sensi dell’art.
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Definizione del concetto di format televisivo
In assenza di una definizione normativa del concetto di format, cioè della c. d. idea base di programma televisivo come modello da ripetere anche da altre emittenti o in altre occasioni, non può che farsi riferimento a quanto risulta dal bollettino ufficiale della SIAE n. 66 del 1994, p. 546, in ordine ad esso ai fini del deposito delle opere del’ingegno.
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Concetto giuridico di creatività nel diritto d’autore
Pur affermandosi che il concetto giuridico di creatività nel diritto d’autore è comunque soggettivo e prescinde da una assoluta novità e originalità dell’opera, ritenendosi tutelabile anche idee modeste e nozioni semplici, si è però sempre ritenuto necessario, per la tutelabilità del diritto d’autore, che tali idee possano essere colte nella loro individualità, quale oggetto di elaborazione personale di carattere creativo da parte dell’autore.
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Tutela delle opere dell’ingegno
Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 3817 del 17 febbraio 2010
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