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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Licenziamento del lavoratore, impossessamento di beni aziendali
La Corte di Cassazione ha stabilito che la giusta causa di licenziamento può essere determinata dalla grave negazione degli elementi del rapporto di lavoro, specialmente dell'elemento essenziale della fiducia, indipendentemente dalla qualificazione penale dell'illecito.
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Separazione personale dei coniugi, unico episodio di percosse
In tema di separazione personale dei coniugi, la pronuncia di addebito richiesta da un coniuge per le violenze perpetrate dall'altro non è esclusa qualora risulti provato un unico episodio di percosse, trattandosi di comportamento idoneo, comunque, a sconvolgere definitivamente l'equilibrio relazionale della coppia, poiché lesivo della pari dignità di ogni persona.
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Socio infedele e responsabilità della società S.n.c.
La Corte d'Appello ha stabilito la responsabilità di una società di persone (S.n.c.) per le somme illecitamente raccolte da un socio amministratore a danno di investitori terzi. Sebbene la Corte abbia escluso la sussistenza di una 'rappresentanza apparente' a causa di evidenti anomalie nelle transazioni che avrebbero dovuto insospettire gli investitori, ha tuttavia fondato la condanna sul principio dell'ingiustificato arricchimento. È stato provato, infatti, che le somme frutto della truffa sono confluite sui conti correnti della società, la quale ne ha tratto un vantaggio economico diretto, ad esempio utilizzando i fondi per estinguere propri debiti. Di conseguenza, la società e gli altri soci sono stati condannati in solido a restituire le somme agli investitori.
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Trascrizione del contratto preliminare e suoi effetti
Gli effetti della trascrizione del contratto preliminare cessano e si considerano come mai prodotti se entro un anno dalla data convenuta tra le parti per la conclusione del contratto definitivo, e in ogni caso entro tre anni dalla trascrizione predetta, non sia eseguita la trascrizione del contratto definitivo.
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Responsabilità intermediario finanziario: quando paga?
Una sentenza della Corte d'Appello chiarisce i limiti della responsabilità dell'intermediario finanziario per le condotte illecite del promotore. Nel caso esaminato, la banca è stata assolta perché i risparmiatori non hanno provato il 'nesso di occasionalità necessaria' tra l'illecito e le mansioni del promotore. Decisivo è stato il fatto che parte delle somme fosse stata versata tramite assegni intestati a terzi, interrompendo così il legame di causalità con l'operato della banca.
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Accordo stipulato tra ex conviventi di fatto
In ipotesi di accordo stipulato tra ex conviventi di fatto, al momento della cessazione della convivenza, al fine di disciplinare sia profili relativi al mantenimento della prole sia questioni patrimoniali insorte nella coppia, è stato affermato che in tema di mantenimento dei figli nati da genitori non coniugati, anche un accordo negoziale intervenuto tra i genitori non coniugati e non conviventi, al fine di disciplinare le modalità di contribuzione degli stessi ai bisogni e necessità dei figli, è riconosciuto valido come espressione dell'autonomia privata e pienamente lecito nella materia, non essendovi necessità di un'omologazione o controllo giudiziale preventivo.
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Amministratore di una società di capitali e incompatibilità
Sussiste l’assoluta incompatibilità tra la qualità di lavoratore dipendente di una società di capitali e la carica di presidenza del consiglio di amministrazione o di amministratore unico della stessa, in quanto il cumulo nella stessa persona dei poteri di rappresentanza dell’ente sociale, di direzione, di controllo e di disciplina rende impossibile quella diversificazione delle parti del rapporto di lavoro e delle relative distinte attribuzioni che è necessaria perché sia riscontrabile l’essenziale ed indefettibile elemento della subordinazione, con conseguente indeducibilità dal reddito della società del relativo costo da lavoro dipendente.
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Compenso amministratore: quando è dovuto e perso
La Corte d'Appello ha esaminato il caso di un amministratore di società che chiedeva il pagamento del proprio compenso. La società si opponeva, avanzando una domanda riconvenzionale per prelievi ingiustificati. La Corte ha stabilito che il diritto al compenso amministratore, sebbene presunto, si prescrive in cinque anni. Inoltre, ha negato il compenso per il periodo non prescritto a causa del grave inadempimento dell'amministratore, che non aveva giustificato i prelievi. Di conseguenza, l'amministratore è stato condannato a restituire le somme prelevate, al netto di una piccola parte di compenso riconosciutagli per un breve periodo residuo.
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Confisca per equivalente nei confronti del legale rappresentante
Se è indubbio che la confisca possa essere disposta anche nei confronti di un soggetto che non ha conseguito alcun profitto e che, perciò, possa portare a un depauperamento netto del patrimonio di tale soggetto, nondimeno la stessa è pacificamente subordinata all'impossibilità di operare una confisca diretta nei confronti della società.
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Omologa concordato preventivo: il no del Tribunale
Una società ha richiesto l'omologa di un concordato preventivo in continuità aziendale nonostante il voto contrario di diverse classi di creditori. Il Tribunale di Torino ha respinto l'istanza, evidenziando due criticità insuperabili: la manifesta irrealizzabilità del piano economico-finanziario, basato su proiezioni smentite dai dati reali, e la violazione della regola della priorità assoluta (Absolute Priority Rule). La proposta, infatti, prevedeva la soddisfazione di creditori di rango inferiore prima di quelli privilegiati, contravvenendo a un principio cardine della procedura.
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Divieto di destinare unità immobiliari a bed and breakfast B&B
Le restrizioni alle facoltà inerenti al godimento della proprietà esclusiva contenute nel regolamento di condominio, volte a vietare lo svolgimento di determinate attività all'interno delle unità immobiliari esclusive, poiché costituiscono servitù reciproche, devono essere approvate o modificate mediante espressione di una volontà contrattuale, e quindi con il consenso di tutti i condomini, mentre la loro opponibilità ai terzi acquirenti, che non vi abbiano espressamente e consapevolmente aderito, rimane subordinata all'adempimento dell'onere di trascrizione del relativo peso.
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Responsabilità dei soci per il debito tributario della società estinta
Responsabilità dei soci limitatamente responsabili per il debito tributario della società estintasi per cancellazione dal registro delle imprese: la verifica del presupposto dell’avvenuta riscossione in base al bilancio finale di liquidazione, concernendo un elemento che deve essere dedotto nella fase di accertamento da indirizzarsi direttamente nei confronti dei soci, non può avere ingresso nel giudizio di impugnazione introdotto dalla società avverso l’avviso di accertamento ad essa originariamente notificato.
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Garanzia cessione quote: la sentenza della Corte
La Corte d'Appello di Roma ha esaminato un caso di garanzia nella cessione di quote societarie. Il venditore è stato condannato a risarcire l'acquirente a causa di una posta di bilancio ("rimanenze") rivelatasi inesigibile. La Corte ha rigettato l'appello, confermando che la garanzia sulla veridicità del patrimonio netto sociale è stata violata e che nuove eccezioni non possono essere sollevate per la prima volta in appello. La decisione sottolinea l'importanza della due diligence e la validità della garanzia cessione quote.
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Controlli tecnologici posti in essere dal datore di lavoro
In tema di cd. sistemi difensivi, sono consentiti i controlli anche tecnologici posti in essere dal datore di lavoro finalizzati alla tutela di beni estranei al rapporto di lavoro o ad evitare comportamenti illeciti, in presenza di un fondato sospetto circa la commissione di un illecito, sempre che il controllo riguardi dati acquisiti successivamente all'insorgere del sospetto.
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Bilancio inattendibile: onere della prova del debitore
Una società impugna la sentenza di liquidazione giudiziale presentando bilanci approvati tardivamente. La Corte d'Appello rigetta il reclamo, giudicando il bilancio inattendibile e inidoneo a provare la non fallibilità. La sentenza riafferma che l'onere della prova spetta al debitore, il quale deve fornire documentazione credibile e tempestiva per dimostrare di essere al di sotto delle soglie dimensionali previste dalla legge.
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La fusione per incorporazione estingue la società incorporata
La fusione per incorporazione estingue la società incorporata dalla data di cancellazione dal registro delle imprese ("cessano, infatti, per la società incorporata, la sede sociale, la denominazione, gli organi amministrativi e di controllo, il capitale nominale, le azioni o quote che lo rappresentano, e così via; in una parola, la primigenia organizzazione si dissolve e nessuna situazione soggettiva residua"); la fusione realizza una successione a titolo universale corrispondente alla successione mortis causa e produce gli effetti, tra loro interdipendenti, dell'estinzione della società incorporata e della contestuale sostituzione a questa, nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, della società incorporante, che rappresenta il nuovo centro di imputazione e di legittimazione dei rapporti giuridici già riguardanti i soggetti incorporati.
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Concorrenza sleale: quando il danno non è provato
Un'impresa di ristorazione ha citato in giudizio un concorrente per concorrenza sleale, accusandolo di aver avviato un'attività simile in un locale non idoneo e senza le dovute autorizzazioni. La Corte d'Appello, pur confermando l'esistenza della concorrenza sleale, ha respinto la richiesta di risarcimento danni. La decisione sottolinea che l'attore non è riuscito a fornire prove sufficienti e coerenti del danno economico subito né a dimostrare un nesso di causalità diretto tra l'attività illecita del concorrente e la propria diminuzione di fatturato.
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Revisione assegno divorzile, presenza di giustificati motivi
La revisione dell'assegno divorzile richiede la presenza di "giustificati motivi" e impone, prima di tutto, la verifica di una sopravvenuta, effettiva e significativa modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi sulla base di una valutazione comparativa delle rispettive situazioni reddituali e patrimoniali.
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Revocazione per ingratitudine della donazione immobiliare
In tema di revocazione per ingratitudine della donazione, la liceità di una relazione extraconiugale intrattenuta dal coniuge donatario non esime però dal dovere compiere una valutazione complessiva del comportamento tenuto onde apprezzare le modalità con le quali tale nuova relazione sia stata poi portata alla luce, considerando altresì anche le ulteriori condotte dalle quali possa ricavarsi un contegno irriguardoso nei confronti del donante, in avversione al sentimento di rispetto che deve invece connotare i rapporti tra donante e donatario.
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Consegna documenti sociali: obbligo ex amministratore
Un liquidatore di una S.r.l., rischiando il licenziamento dal proprio impiego pubblico per incompatibilità, ha citato in giudizio l'ex amministratrice (e sua ex consorte) per ottenere la documentazione societaria. Il Tribunale di Napoli ha rigettato la richiesta di nomina di un nuovo liquidatore, ritenendola inammissibile, ma ha accolto la domanda relativa alla consegna dei documenti sociali. L'ordinanza ha stabilito che sull'ex amministratrice grava un preciso obbligo di legge di consegnare tutta la documentazione, emettendo un ordine d'urgenza per prevenire il grave pregiudizio lavorativo del ricorrente.
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