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Codice Civile
Codice Penale

Responsabilità dei precettori ed insegnanti

La fattispecie in esame, trova riferimento normativo nel paradigma giuridico dettato dall’art. 2048 Codice Civile; in particolare il suo terzo comma, statuisce che: ” i precettori e coloro che insegnano un arte oppure un mestiere, sono responsabili del danno cagionato da fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la […]

Pubblicato il 09 December 2007 in Diritto Civile

La fattispecie in esame, trova riferimento normativo nel paradigma giuridico dettato dall’art. 2048 Codice Civile; in particolare il suo terzo comma, statuisce che: ” i precettori e coloro che insegnano un arte oppure un mestiere, sono responsabili del danno cagionato da fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza “. In ogni caso sono liberati da qualsivoglia responsabilità se dimostrano di non aver potuto impedire il fatto e l’evento lesivo. Da una analisi accurata della norma citata si evince come il legislatore, ha posto a carico di precettori ed insegnanti una presunzione di responsabilità, che può essere superata soltanto con la dimostrazione, a carico degli stessi di aver adottato, un comportamento in vigilando, diligente diretto ad evitare il fatto, ossia un comportamento di vigilanza adeguato alla singola circostanza. La responsabilità in parola, trova applicazione anche verso chi, pur non essendo precettore od insegnante, svolge comunque attività con fini educativi nei confronti di un minore; pertanto rientrano nella previsione della norma gli istituti e servizi di rieducazione di minorenni ed istituti diagnostici –terapeutici che svolgono attività di recupero per i minore in disagio sociale. Relativamente all’applicazione della responsabilità ex art. 2048 c.c., a carico dell’insegnante di scuola elementare, si annoverano una serie di interventi giurisprudenziali, che hanno concluso nella responsabilità dello stesso, per le lesioni riportate da un allievo, determinate dalla condotta colposa di un altro allievo, qualora, l’aula sia stata lasciata priva di sorveglianza, dopo che lo stesso abbia comunque preso in consegna l’intera classe. Nel caso in specie, si assiste altresì ad una responsabilità diretta riscontrabile in capo all’Amministrazione scolastica , in virtù dell’esistenza di un rapporto organico intercorrente tra lo stesso ed il personale addetto alla scuola, si ritiene, tuttavia, necessaria la dimostrazione che il fatto si sia verificato nel tempo in cui il minore è stato affidato alla scuola. La condotta colposa del personale scolastico ricorre anche nel caso in cui, il fatto lesivo all’incolumità dell’alunno, sia avvenuto al di fuori dell’orario di lezione. Infine, va rilevato che, in un eventuale giudizio per il risarcimento del danno sussiste altresì la legittimazione passiva del Ministero della Pubblica Istruzione, che si surroga al personale predetto per gli illeciti verificatosi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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