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Le imposte dirette e indirette: breve distinzione

Per “imposta” si intende il prelievo di ricchezza da parte dello Stato caratterizzata da una serie di elementi costitutivi tale da indicarne le sue peculiari caratteristiche, quali: 1.esistenza di un fatto giuridico dal quale sorge l’obbligazione tributaria; 2.base imponibile: ossia il valore in base al quale si applica l’aliquota 3.aliquota ossia il tasso, espresso in […]

Pubblicato il 05 November 2007 in Diritto Tributario

Per “imposta” si intende il prelievo di ricchezza da parte dello Stato caratterizzata da una serie di elementi costitutivi tale da indicarne le sue peculiari caratteristiche, quali: 1.esistenza di un fatto giuridico dal quale sorge l’obbligazione tributaria; 2.base imponibile: ossia il valore in base al quale si applica l’aliquota 3.aliquota ossia il tasso, espresso in percentuale, che si applica alla base imponibile per calcolare il tributo; 4.soggetto attivo, lo Stato o Ente Pubblico che impone e riscuote i tributi; 5.soggetto passivo, identificabile sia nella persona fisica, singolo cittadino contribuente, sia nella persona giuridica; 6.reddito, ossia la ricchezza colpita dall’imposta; Nel nostro sistema tributario la ripartizione è tra: a)imposte dirette; b)imposte indirette. Per definizione sono “imposte dirette”, quelle calcolate in base al reddito annuo prodotto dal cittadino e, mediante la quale si determina la capacità contributiva dello stesso. Va versata ogni anno e la sua dichiarazione, riguardante l’ammontare delle entrate dell’anno precedente, va inoltrata all’ufficio provinciale delle imposte dirette. Il suo calcolo avviene in percentuale, crescente al crescere della ricchezza prodotta. L’intero reddito tassabile comprende sia le entrate, ma anche le spese sostenute nell’arco dell’anno, per le quali è previsto il sistema della detrazione. Le principale imposte dirette, che colpiscono la ricchezza o patrimonio sono: 1)IRPEF: Imposta Reddito Persone Fisiche; 2)IRPEG: Imposta Reddito Persone Giuridiche; 3)IRES: Imposta Reddito Società; 4)IRAP: Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Sono invece qualificabile “imposte indirette”, quelle corrisposte in base al consumo e alle prestazioni lavorative. Per meglio comprendere la sua essenza, nel momento in cui il cittadino acquista beni o usufruisce di servizi, il loro conto, comprende sia il costo del lavoro e in più un’imposta. Per questo meno avvertite dal contribuente ed elastiche e divisibili. Si ascrivono al novero di imposte indirette: 1)IVA: Imposta Valore Aggiunto; principale imposta diretta, è calcolata sulla base di percentuali fisse determinate dallo Stato; 2)ICI: Imposta Comunale sugli Immobili; 3)Imposta del registro; da erogare per la legale registrazione degli atti; 4)Accisa, imposta sulla fabbricazione e sul consumo 5)Imposta Ipotecaria e Catastale; 6)Imposta di Bollo, che si versano usando marche da bollo o carte bollate; 7)Imposta sulla pubblicità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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