La Corte di Cassazione, con la sentenza 35512/2024, ha stabilito che, in caso di reato continuato, il periodo di detenzione presofferto non può essere detratto dalla pena relativa a un reato commesso successivamente a tale detenzione. Il riconoscimento del reato continuato crea un'unità giuridica fittizia ai soli fini sanzionatori, ma non modifica la data di commissione di ciascun singolo reato, che rimane il riferimento temporale per l'applicazione dell'art. 657, comma 4, del codice di procedura penale.
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