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Sanctus

Il Santo, in lingua latina Sanctus o Tersanctus , è un canto dell’ordinario della Messa cattolica. Esso è parte integrante del prefazio, del quale costituisce la conclusione, prima dell’inizio della preghiera eucaristica; esso viene cantato o recitato ad alta voce dal sacerdote insieme al popolo sia nella forma ordinaria, sia in quella straordinaria. È usato in quasi tutti i riti delle liturgie cattoliche, ortodosse e in molte protestanti. Il Santo segue il carattere generale del prefazio, che è una preghiera di lode, con le parole dell'”inno dei serafini”, udito nel tempio di Gerusalemme dal profeta Isaia () nella visione inaugurale del suo ministero. La parte iniziale si riferisce anche nell’Apocalisse (). Questo canto è un invito rivolto alla Chiesa terrestre ad unirsi ai cori celesti nella lode al Signore. La prima parte del Sanctus è stata introdotto nella liturgia cattolica alla fine del IV secolo. Il testo della seconda parte, il Benedictus, è tratto dal Vangelo secondo Matteo (), nel contesto del racconto dell’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme la domenica delle palme. L’affermazione solenne della santità e trascendenza di Dio dell’universo è completata da questa affermazione al Cristo re che cita il salmo della messa del giorno di Pasqua (). Questa seconda parte è attestata nella Messa romana solo nel VII secolo. Il Santo è stato spesso musicato insieme alle altre parti della Messa.

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