Una contribuente è stata soggetta a un accertamento fiscale tramite redditometro per il possesso di alcuni cavalli, considerati indicatori di una capacità di spesa superiore al reddito dichiarato. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della contribuente, confermando che il redditometro istituisce una presunzione legale relativa. Di conseguenza, l'onere della prova spetta al contribuente, che deve dimostrare con prove documentali non solo di disporre di altre fonti di reddito (come aiuti familiari), ma anche che tali fondi siano stati specificamente utilizzati per sostenere le spese contestate. La Corte ha ritenuto insufficienti le prove fornite dalla ricorrente, confermando la legittimità dell'accertamento, seppur ridotto nell'importo dal giudice di merito.
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