La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 33846/2019, ha stabilito un importante principio in materia di riclassamento catastale. L’Agenzia delle Entrate aveva impugnato una sentenza che annullava un avviso di riclassamento basato su una revisione generalizzata di una microzona comunale. La Corte ha rigettato il ricorso, affermando che l’obbligo di motivazione non può ritenersi soddisfatto con il mero riferimento allo scostamento statistico tra valori di mercato e valori catastali. È necessario, invece, che l’atto impositivo indichi in modo specifico e puntuale gli elementi concreti (come qualità del contesto urbano, caratteristiche dell’edificio, etc.) che hanno inciso sul nuovo classamento della singola unità immobiliare, al fine di garantire la piena trasparenza e il diritto di difesa del contribuente.
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