La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5705/2024, ha rigettato il ricorso di una società di scommesse estera, confermando la sua responsabilità solidale con il centro trasmissione dati (CTD) italiano per il pagamento dell'imposta unica scommesse relativa all'anno 2014. La Corte ha stabilito che la normativa non viola il diritto dell'Unione Europea, in quanto si applica a tutte le scommesse raccolte sul territorio italiano. Inoltre, ha chiarito che l'illegittimità costituzionale precedentemente dichiarata per la stessa norma riguarda solo i periodi d'imposta anteriori al 2011, poiché dal 2011 in poi le parti avevano la possibilità di adeguare i loro contratti per ripartire il carico fiscale.
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