La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 22268/2024, interviene sul tema dell'accertamento sintetico. Il caso riguarda una contribuente a cui era stata contestata una maggiore capacità contributiva per l'acquisto e la ristrutturazione di un immobile. La Corte ha stabilito che, per vincere la presunzione del Fisco, non è sufficiente dimostrare di aver ricevuto somme da terzi (nel caso di specie, i genitori), ma è necessario provare anche la 'durata' e la 'continuità' del possesso di tali somme fino al momento della spesa. Questo per escludere che il denaro sia stato utilizzato per altri scopi, rendendo l'accertamento sintetico legittimo.
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